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Discussione: Il più grande sopranista degli ultimi anni

  1. #121

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Si ma in effetti a parte il discorso estetico-musicale, lui è tecnicamente ineccepibile, si vede soprattutto in un paio di video didattico-promozionali della Rico. Inoltre, in quei video ha un suono che sarebbe estraniabilissimo dal genere che fa, al contrario della maggior parte di quelli che fanno smooth jazz, che hanno SEMPRE lo stesso suono stretto e poverissimo.
    Questo lo dico in tutta oggettivitÃ*, visto che la musica che fa Kenny G mi fa oltremodo schifo :D
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  2. #122

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    manfredonia (FG)
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    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    Fabbry non ti ho mai ascoltato al soprano ma sono certo per come suoni il tenore che tra te e Kenny G preferisco te.
    :D ciao fra
    Grazie, in ogni caso. Lo sto studiando per la veritÃ*. Il mio tormento è la qualitÃ* del suono: se riesco, provo a registrare qualcosa.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  3. #123

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Dubito che non avendo competenza e mezzi professionali sia raggiungibile una qualitÃ* di suono comparabile a quella di Kenny G.

    Tralasciando il discorso estetico/musicale come dice Giu-Zep... Kenny G suona molto bene, è intonatissimo, e se non fosse così vi garantisco che l'auto correzione del pitch che fanno i plug-in dei DAW si sente bene.
    Poi il suono è sempre ben gestito: è bello morbido e tondo... considerando che usa un Mark VI (strumento con un suono molto vibrante, direzionale e una proiezione da paura) e un Dukoff D (bocchino decisamente cattivo per qualsiasi taglio di strumento). :zizizi))

  4. #124

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    se si escludono i vari effetti in fase di registrazione rimane ben poco .
    è vero che con il tempo ha affinato le varie tecniche ma non di produzione del suono ma di registrazione ecc..
    in sostanza un suono relativamente intonato ma piccolo piccolo piccolo.
    non escludo che possa piacere ma per prenderlo come riferimento sarebbe necessario acquisire più che la sua tecnica di produzione di suono quella di manipolazione successiva.
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  5. #125

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Comunque, mi riferivo a questo video in particolare, dove potrete sentirlo praticamente non filtrato:

    http://www.youtube.com/watch?v=bkA_pxHaNZQ
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  6. #126

    Data Registrazione
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    manfredonia (FG)
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    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Questo è un suono molto bello:

    http://www.youtube.com/watch?v=Nbc7tLDQhYY

    ma mi sa che non è una scoperta che farÃ* notizia... :oops:
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  7. #127

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    .....ribadirlo non fa male :lol:
    Branford è un grande, e l'album in cui è quel pezzo (Royal Garden Blues) è bello dall'inizio alla fine...
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  8. #128

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Citazione Originariamente Scritto da fcoltrane
    ...in sostanza un suono relativamente intonato ma piccolo piccolo piccolo.fra
    Quoto fcoltrane: porta gli intervalli ascendenti in modo inconfondibile: se la prima delle dua note è un mf la seconda è sempre un pp.Il vibrato di diaframma che aggiunge sul pp ammazza quel che resta del volume.

    1. Malgrado questo e premesso che non mi piace, ritengo possa essere oggetto di critiche forse più per il genere che ha scelto (con il quale ha fatto, però, i milioni...) che per la preparazione musicale e strumentale.

    2. BRANFORD FOREVER.
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  9. #129

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    riferendomi a sx'o phone parlavi di steve lacy?
    la musica è l'espressione della nostra anima

  10. #130
    L'avatar di Sax O' Phone
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    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Bechet, Lacy e Coltrane sono dipartiti da questo piano dell'esistenza, purtroppo; in questo thread si cercava di capire chi fosse il musicista che si è dedicato al sax soprano e che ha raggiunto l'eccellenza di questo strumento particolare. La questione rimane aperta e forse è irrisolvibile, anche ammettendo che il livello dei sax-sopranisti che per altro è ora molto più diffuso, sia molto elevato...
    ::
    Who's the greatest band around,
    makes the cats jump up and down,
    who's the talk of rhythm town,
    five guy's named Moe, that's us!


    http://www.francescoragnifotografo.i...-Parampara.png

  11. #131

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Bah...a volte certi thread prendono una piega abbastanza singolare...forse, perchè a volte sono "sbagliati" i titoli... dire "il piu' grande sopranista degli ultimi anni" cosa vuol dire? Colui che è irraggiungibile per vette creative, per tecnica, per l'onorata carriera, per tutto ciò che ha suonato/suona, perchè è diventato un "modello vivente" per le giovani generazioni di strumentisti?
    A seconda del parametro che si adopera è possibile fare affermazioni verosimili, piu' o meno condivisibili, ma allo stesso tempo parziali, perchè poi interviene il gusto personale, la conoscenza, l'esperienza, la capacitÃ* di saper decodificare questo o quello stile e altre variabili...
    L'invito che rivolgo a tutti è lasciamo certi "assolutismi" ai velleitarismi di certi critici musicali e basiamoci sulla musica: insomma, offriamo esempi e giudizi che partano dalla musica e ad essa ritornino; anche in tal caso, non saremo d'accordo su
    tutto...ma credo che il confronto, in tal senso, possa essere piu' costruttivo e offrire spunti di approfondimento interessanti, in modo da non sfociare, sempre e comunque, in "stonature" e caciare di varia natura, superiori a quelle che talvolta si vogliono "rilevare" in alcuni strumentisti!

    Indubbiamente, in senso jazzistico, l'asse storico è quello della "Trimurti" Bechet-Lacy-Coltrane ovvero l'Imperatore, l'Eremita e il Carro Trionfante...
    Lo stile di Bechet è la trasposizione sul soprano dello stile trombettistico dell'epoca dixieland...
    Lacy, parte da Bechet, da giovane suona dixieland e poi di colpo si catapulta nelle animositÃ* del free con Cecil Taylor: il suo percorso artistico è uno dei piu' sghembi e singolari dell'intera storia del jazz...in modo pleonastico e anche un tantino conformista, si è portati a dire "è stato il piu' grande", ma forse ci si dimentica che per tanto tempo era solo...l'unico che suonava il soprano, nell'era post-bop, fino a quando il soprano non venne "adottato" da Coltrane, che in fondo aveva solo Lacy a cui riferirsi.
    Dinamicamente, l'identitÃ* del soprano acquista connotati diversi nelle 3 personalitÃ*:

    Bechet - io sono
    Lacy - io cerco
    Coltrane - io divento

    Quale identitÃ* possiede il soprano nei successivi strumentisti?
    L'ereditÃ* coltraniana risulta statisticamente preponderante perchè piu' facilmente assimilabile e riconoscibile, "pattern-izzabile" rispetto al mondo espressivo, controverso e emblematico di Lacy, caratterizzato principalmente da un inesausta ricerca timbrica piu' che fraseologica...metaforicamente, Coltrane suona quasi fosse un torrente in piena, Lacy osserva la sua immagine deformata nell'acqua, cercando "assetti prospettici"...
    Dei "coltraniani", Liebman è il "mare in tempesta", è l'onda rutilante che s'innalza ed imprevedibile nella virata...ma solo e soprattutto quando omaggia il Maestro, perchè sa suonare anche diversamente...inoltre, è l'unico che ricorda Bechet...in che senso? Nella vocalizzazione timbrica: è l'unico sopranista contemporaneo che ha "vocalizzato" il suo timbro strumentale...e questa è una caratteristica dei grandi del jazz, oggi, dimenticata o non piu' in voga...
    A chi dice che è stonato, chiedo: quando parlate, comunicate...usate un tono monocorde simile ad una voce robotica?
    La fraseologia jazz, al di lÃ* delle "prescrizioni ragioneristiche/accademiche" odierne, trae la sua linfa vitale dallo "slang", come era parlato dagli afro-americani...l'attacco, la pronuncia, il rilascio del suono segue le "inflessioni emotive"...

    Newsome è forse l'unica "appendice sopranistica" che ricorda la lezione di Lacy, annunciandola con nuovi contenuti...
    Mentre Butcher è la "cortocircuitazione" di tutte le inflessioni possibili...

    Sul filone Garbarek, Surman, Mc Candless...la bellezza sonoriale estetizzante è funzionale ad un'espressivitÃ* evocativa, ricerca vagheggiata di un mondo arcadico e sognante di miti immaginari...

    Shorter...ritengo apprezzabile e significativo il compositore-progettista piu' dello strumentista...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  12. #132
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    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Benissimo juggler! ;) Hai fatto una ricapitolazione essenziale, definitiva e che apprezzo e condivido totalmente. Nei miei tentativi di focalizzare l'argomento trattato qui, cercavo di mettere in risalto sia la contemporaneitÃ* del musicista come la sua dedizione al soprano che non la sua presunta grandezza; altrimenti staremo qui a discutere continuamente della trimurti sopranista che tu hai così ben delineato. Bechet, Lacy e Coltrane: siamo tutti d'accordo, ma non ci sono più. Chi altri ora rappresenta secondo il nostro giudizio un degno erede e rappresentante di questo singolare strumento?
    Trovo altrettanto condivisibili i tuoi giudizi su tutti i sopranisti citati, da Newsome a Liebman e Surman, da Garbarek a Shorter...
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  13. #133

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    tino tracanna
    Sax alto Grassi "Professional" (Made in Italy) in vendita: http://saxforum.it/forum/showthread.php?19933

  14. #134

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    *****... è ancora in giro!
    Sentivo proprio la scorsa settimana un disco di Franco D'Andrea dove c'era Tracanna al soprano...

  15. #135

    Re: Il più grande sopranista degli ultimi anni

    Sax'o ha scritto: "Chi altri ora rappresenta secondo il nostro giudizio un degno erede e rappresentante di questo singolare strumento?"

    Rimango dell'idea che Newsome e Butcher, siano ad un livello di eccellenza tale da avere ben pochi rivali, in grado di rivaleggiare con la loro meticolosa perizia nel controllo strumentale, per ragioni diverse, che ho in altri interventi e topic spiegato...
    Poi, possono piacere o meno...ma questo è un'altro discorso...conosco molta gente, anche fra musicisti, che non ama Lacy, ma ciò non comporta nulla, nè lede il suo inestimabile valore!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

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