Quando si hanno problemi d'attacco (soprattutto nei gravi), significa che c'è un disequilibrio tra la colonna d'aria e il cosiddetto colpo di lingua. Se ad esempio, come credo che si verifichi nel tuo caso, l'aria e non è pronta ad entrare nel becco a grande velocitÃ* subito dopo i colpo di lingua si possono verificare attacchi duri (slap, accenti etc...) o il tipico effetto "sfiatato".
Per evitare ciò ci sono degli esercizi che si concentrano sulla meccanica di attacco del suono. Il colpo di lingua è solamente una "metafora" per spiegare con parole semplici il fatto che l'azione della lingua sull'ancia non è altro che ua sorta di "valvola" o "rubinetto" che permette o onibisce il flusso di aria.
Ecco un preliminare per capire il meccanismo d'attacco:
-scegliere una nota dell'estensione media facile da attaccare (un Fa col portavoce);
-respirare profondamente e mandare l'aria in "compressione" mediante i muscoli addominali (e di conseguenza il diaframma);
-contemporaneamente a ciò chiudere con la punta della lingua l'ancia in modo che il foro di ingresso dell'aria sia completamente chiuso;
-si ha così una situazione di equilibrio nella quale l'aria è pronta ad entrare nel bocchino e a mandare in vibrazione l'ancia ma non può in quanto la lingua chiude questa sorta di valvola;
-mantenendo l'aria in compressione, liberare l'ancia (mandando la lingua verso il basso come si farebbe per il colpo di longua tradizionale);
-se l'aria è stata mantenuta in compressione l'attacco risulterÃ* netto e chiaro, senza slap o accenti;
-riportare il suddetto esercizio su tutta l'estensione.
Ecco un altro esercizio da praticare giornalmente dopo che si saranno ottenuti dei buoni risultati col precedente:
-per fare questo esercizio è richiesto l'uso del metronomo posizionato a una velocitÃ* di 76 alla semiminima;
-suonare una nota (ad es.: Do) di 2 quarti secondo la modalitÃ* sopra descritta;
-al terine dei 2 quarti chiudere con la lingua l'ancia e mantenere l'aria in compressione per 2 quarti di pausa;
-nei 2 quarti di pausa NON respirare (nemmeno col naso, occhio!!) e mantenere sempre l'aria compressa mediante gli addominali;
-al termine della pausa di 2 quarti riattaccare il suono secondo le modalitÃ* espresse sopra su una nuova nota della scala (ad es.: RE);
-ripetere su tutta l'estensione dello strumento;
Questi 2 sempici esercizi ti assicureranno una corretta comprensione delle meccaniche di attacco e tenuta del suono.
Spero di essere stato chiaro anche se la parola scritta non aiuta la chiarezza.
A presto,
David