Buonasera.
Posto qui una questione, in attesa di porre la stessa domanda all'insegnante...
Mi è stato spiegato che si deve applicare la respirazione diaframmatica, per ottenere un migliore controllo sull'emissione dell'aria e allo stesso tempo per avere una maggiore "riserva" d'aria nei polmoni.
Esercitandomi a casa ho notato che, a differenza di quanto consigliato, inspirando col diaframma accumulo una quantitÃ* d'aria inferiore a quanto riesca ad accumulare con la respirazione toracia.
Ho fatto questa prova, tentate pure voi:
espirando dalla bocca, mi sono svuotato completamente d'aria i polmoni, incavando un po' la pancia. Ho poi inspirato, cercando di gonfiare la pancia e rimanendo fermo con le spalle ed il torace. Arrivato al massimo accumulo d'aria, mi sono fermato e ho provato ad aggiungere aria alla riserva, inspirando toracicamente (cioè alzando spalle e parte superiore dell'addome). Bene, con stupore ho notato che nei polmoni c'entrava ancora aria!
A questo punto ho tratto due ipotesi:
1. effettuo in maniera scorretta la respirazione diaframmatica
2. la respirazione diaframmatica porta un accumulo d'aria nei polmoni inferiore a quella toracica
Un'altra cosa che ho notato: con la respirazione diaframmatica, quando suono (suono.. diciamo che emetto strombazzi), rimango facilmente in apnea! :\\:
Dite la vostra!
