scusate :oops: :oops: :oops:
comunque il suono del link segnalato da Emilio non mi entusiasma per niente :mha...: :mha...: :mha...:
scusate :oops: :oops: :oops:
comunque il suono del link segnalato da Emilio non mi entusiasma per niente :mha...: :mha...: :mha...:
Bah... uagliò... ditemi quello che volete, ma quel ferro da scarsi 3000 dollari placcato oro mi piacerebbe provarlo... con buona pace di quello da 11.000... :D
sarei curioso anche io .
anche per capire se è vero che vi sia una facilitazione nella produzione dei suoni sovracuti.
e se questa scelta costruttiva influenzi il suono ed in che modo.
:BHO:.
la mia esperienza di scettico sassofonista mi spinge a credere che fori in più non risolvono ma al contrario.....:BHO: .
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
In questo video ... il tizio che suona il sax ha una discreta padronanza dei sovracuti senza avere fori in più sullo strumento... :lol:
Ok le novitÃ*... ma l'importante è studiare... :zizizi))
Ascoltando il suono del sax di S.Godson mi è venuta voglia....................di tenere ben stretti i miei.Dal punto di vista sonoro non mi dice niente ,anzi trovo che abbia un suono molto freddo e legnoso.Per quanto riguarda la sua innovazione sul portavoce,La Selmer l'ha costruita da anni su certi suoi sax alto.Francamente tutti quei soldi li spenderei in altro modo,ma tutti i gusti sono da rispettare :saxxxx)))
Soprano Yamaha 675R - bocchino Aron Drake - Theo Wanne
Alto Conn chu berry 1928 gold bell silver plated- Martin the Martin- A.Drake
Tenore Buescher 400- Conn chu berry 1928 gold bell silver plated-Selmer MKVI - mouthpiece A.Drake metal
Baritono Conn chu berry come sopra- Buescher Big B - mouthpiece A.Drake
Ti ripeti, Tzadik: questo concetto (in sostegno del portavoce tradizionale) l'avevi giÃ* espresso e, mi pare, era stato acquisito. Veramente bravo, comunque, il sassofonista del tuo video. Non mi pare un jazzista, ma è sicuramente uno strumentista notevole.Originariamente Scritto da tzadik
Per quanto riguarda lo studio, nessuno ha messo in dubbio la sua importanza... Che altro hai detto, Tzadik? OK le novitÃ*? Ecco: su questo siamo perfettamente d'accordo. OK le novitÃ*. Se le novitÃ* arrivassero più spesso in questo paese, sarebbe più facile per tutti distinguere tra innovazioni effettive e bubbole.
Il Mark Russo del video è un "jazzista" o almeno ha quel background... poi avrÃ* scelto di fare il turnista...
il primo Mark Russo che viene fuori da Google invece è un altro sassofonista... ;)
Mark Russo, Tower of Power and Yellowjackets (per un pò, before Mintzer)
... esatto! :lol:
Oh, in sto' topic mi sembra di intervenire solo per fare il maestrino, tapino me.
Comunque dato che avete nominato uno dei miei miti vi correggo :)
Non lo trovate per primo su Google perche' il nome e' Mar"C" Russo con la c e non Mark con la k. e di sicuro io apprezzerei di piu' una sua masterclass sui sovracuti che un buco in piu' sul chiver :D
[*]Soprano[*]R&C R1Jazz/OG / Link TE 8*
[*]Alto[*]Selmer SA80 Serie I / Lebayle jazz 8
[*]Tenore[*]Selmer SA80 II / Drake ContemporaryII 8*
[*]Baritono[*]Grassi Prof2000 disc / Meyer 8
[*]Band[*]http://Facebook.com/Soul.Nassau
Ho la vaga impressione che non ti dispiaccia "fare il maestrino", Saxrooster... :D ... in ogni caso hai ragione in entrambi i casi: 1) sulla correzione dollaro/euro e 2) sul fatto che il MarC Russo va ricercato con la "C" e non col "K".
Confermo, comunque, che dal mio umile punto di vista il Marc Russo non può essere definito un jazzista, nel senso stretto del termine. E' un ottimo e capace strumentista, che all'occorrenza si dimena più che dignitosamente su tutti i generi. Probabilmente, se gli si fa eseguire "la mazurka di periferia" di Casadei, riesce a infilarci pure lÃ* dei sovracuti più che accettabili. Ma questo topic non è stato aperto per distinguere tra arte e tecnica. L'arte viene riferita in genere a pochi innovatori, portatori di nuovi "linguaggi sonori". Non mi pare che il Marc Russo appartenga a questa categoria: egli è un ottimo tecnico, capace di "infilarsi" un po' dappertutto, come sanno fare tutti quelli che hanno una sufficiente padronanza della musica in generale, della specifica tecnica strumentale in particolare, e che sono stati dotati di un certo talento di base da Madre Natura.
Perciò, Saxrooster, non mi pare che c'entri molto, in questo contesto, un discorso del tipo "piuttosto che un buco portavoce in più, mi vado a seguire un seminario del Marc Russo", perchè ti si potrebbe obbiettare: "e se con un buco portavoce in più un bimbetto di 10 anni riuscisse a prendere i sovracuti del Marc Russo con la stessa facilitÃ*?"...
In fondo è la solita vecchia storia: prima che inventassero i "sincronizzatori", su tutte le automobili era necessario fare la "doppietta" per evitare la "grattata" nel cambio marcia. Oggi nessuno se ne frega più niente di imparare la "doppietta", perchè non c'è n'è più bisogno, dato che i "sincronizzatori" sono montati di serie su tutte le vetture.
Mi continuo a chiedere, a questo punto: il sax è uno strumento 1)ancora perfettibile o 2)ha giÃ* tutti i "sincronizzatori" al posto giusto? Se è buona la prima risposta, questo topic ha un senso. Se è buona la seconda, non vi annoierò più con discussioni di questo genere.
Non so se mi sono spiegato. In ogni caso, in questo ambito, la perizia tecnica nell'emissione dei sovracuti del Marc Russo o di suoi equivalenti (ce ne sono altri, in giro per il mondo) con le attuali configurazioni costruttive "standardizzate" dei saxofoni c'entra poco o niente.
Si tratta, più semplicemente, di chiedersi: il saxofono "di massa" è ancora uno strumento perfezionabile, o dopo gli anni '50 non è successo più niente, in sostanza, a parte il Fa# acuto sui tagli principali e l'eventuale Sol sul soprano?
Secondo me non è più possibile perfezionare la meccanica di un sax, se non su aspetti di minori, ad esempio per favorire lo smantaggio di aclune sue parti, ovviamente non sono un tecnico. Poi ho visto alcuni sax con chiavi aggiunte in funzione di eventuali trilli difficili, ma questo mi pare esuli dalla discussione.
Ok Emilio, magari con una chiave in più quel bambino riesce a prendere il sovracuto, ma non avrebbe sicuramente la padronanza del sax che si avrebbe dopo lo studio degli armonici, degli effetti, del suonare l'ottava alto (o bassa) senza portavoce (con portavoce) ecc..
Credo che l'idea di Saxrooster sia proprio questa....conta il manico...purtroppo (per quelli come me ahimè!!!)
sarÃ* mooooolto benestante suo padre :lol: :lol: :lol:Originariamente Scritto da New York nights
cmq, il sax ti può aiutrare fino a un certo punto, non penso che un buco ti farÃ* suonare come Marc Russo, o neanche come qualsiasi altro saxofonista, è inutile girarci intorno.... bisogna studiare :!: :!: :!: :!: :: :
: :
:
@emiliosansone:
Penso che il tuo esempio sui sincronizzatori non e' calzante in tutto:
non credo che il vecchio cambio piu' complesso da usare ti aiutasse a guidare meglio ( magari ti migliorava la coordinazione ma tanto vale giocare alla playstation ), mentre raggiungere il controllo sui sovracuti ( ed armonici ) comporta anche molti vantaggi a livello di emissione del suono e timbrica nel registro "standard" del sax.
Mi sono accorto di questo quando ricercavo questo controllo personalmente ( poi l'ho raggiunto parzialmente ma vabbe' e' sufficiente per quello che dovevo fare :) )
In sostanza, una chiave che facilita' l'emissione dei sovracuti la vedo come una buona cosa, ma in questa storia sui sovracuti non e' importante solo la meta ma anche il viaggio!
[*]Soprano[*]R&C R1Jazz/OG / Link TE 8*
[*]Alto[*]Selmer SA80 Serie I / Lebayle jazz 8
[*]Tenore[*]Selmer SA80 II / Drake ContemporaryII 8*
[*]Baritono[*]Grassi Prof2000 disc / Meyer 8
[*]Band[*]http://Facebook.com/Soul.Nassau
Ciao Emilio,Originariamente Scritto da emiliosansone
il sax NON può essere uno strumento perfetto, non lo è neppure il pianoforte da 200.000 euro...
Il motivo è quanto mai semplice, il sax ha una variabile che al suo interno ne contiene altre N, e cioè il bokkino.
La nostra emissione sarÃ* sempre diversa, variando con lo studio, l'umore, lo stato di salute, ecc. ecc.
Troppe variabili, non credi ??
Tempo addietro mi hanno spiegato che essendo il sax un tronco di cono avrÃ* SEMPRE degli sfasamenti (seppur piccoli e minimizzati) di intonazione...
Non credo che il sax subirÃ* "notevoli" stravolgimenti, probabilmente si lavorerÃ* sui materiali e sulla migliorabilitÃ* dell'ergonomia della meccanica...
Tutto il resto lo deve fare il musicista, e non è poco...
All'inizio del post ho citato l'imperfezione di un piano, ebbene da un documentario che tempo fa ho acquistato via internet, QUESTO per l'esattezza , un tecnico accordatore fa capire che un piano perfettamente accordato e "basta" non suona bene all'orecchio umano.
Cioè ci sono delle piccole particolaritÃ* che ogni tecnico apporta allo strumento in fase di lavorazione e che non possono cadere nella precisione acustica, pena un irrigidimento della resa sonora...![]()
Frank.
in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....
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