mi ritrovo completamente in ciò che dici.

"profonditÃ* armonica" in effetti è una buona definizione di "proiezione"; ho usato proiezione perchè l'ho trovato da altre parti e pensavo fosse uno standard

sui selmer e yanagisawa quoto in pieno (mio personale parere, senza offesa per nessuno):

ho suonato per alcuni anni un contralto yanagisawa 991 e è andato benissimo per imparare perchè meccanicamente era una favola e zero problemi di intonazione, ma appena cerchi di far uscire qualcosina in più lo strumento si siede; ottimi strumenti, ma "poco sassofonici" per intenderci (esclusa la serie in solid silver che è fantastica, ma costicchia)

selmer ho suonato serie II contralto e serie III tenore; meglio il serie II, il serie III fatica a reggere bocchini aperti come i guardala, diventa esile; mai provato mark VI nè SBA per principio (mi rifiuto di comperare uno strumento vecchio di 50 anni, mica è un violino)

r&c: una favola. ci metti quello che vuoi e suona sempre. devi abituarti un pò perchè non sono intonatissimi rispetto alle altre produzioni attuali sopra citate, ma ne vale veramente la pena

legatura: sto usando una "simil rovner" (non quella in dotazione), ma rispetto a una "selmer standard" non è che noti un abisso di differenze; giÃ* che sono in argomento: volevo provare la francois louis ultimate sul barone, che ne pensi?

"eccesso di proiezione": per pace familiare mi sono organizzato un locale che ho sistemato un pò acusticamente con pannelli fonoassorbenti, tappetoni ecc.: non dovrei avere importanti risonanze e per contro un discreto assorbimento acustico, quindi l'eccesso di proiezione è "reale"; comunque appena riesco provo lo studio in sala :lol: ; mi sa che vado a rischio di separazione ...

maurizio

PS: non è che mi sbattono fuori dal forum per "manifesto sforamento di topic"?