Parte B

Nella musica contemporanea normalmente l'uso del vibrato viene indicato dall'autore che lo utilizza come una vera e propria "arma" espressiva.

Molti autori contemporanei scompongono le due componenti del vibrato (l'ampiezza e la frequenza) e le 2 modalitÃ* d'esecuzione (di aria e di intonazione/labbro) combinando in vario modo questi fattori. Normalmente tali scelte stilistiche vengono scritte in diversi modi sia con indicazioni verbali (ad esempio "vibrato ampio di altezza") che con simboli: ad esempio se si vorrÃ* un vibrato ampio e frequente si utilizzerÃ* una sinusoide piuttosto ampia con le rispettive onde molto ravvicinate. Alcuni autori "ritmizzano" il vibrato sovrapponendo alla nota da vibrare anche la "notazione" ritmica della velocitÃ* del vibrato.

Frequente anche la "transizione" progressiva tra i vari tipi di vibrato: ad esempio con una sinusoide poco ampia e con le onde non molto ravvicinate che va via via aumentando sia nella frequenza delle onde che nell'ampiezza si vuole indicare un vibrato poco accentuato e poco ampio che va via via diventando più ampio e frequente, e così via.