Citazione Originariamente Scritto da Nous

Quando si può usare un vibrato? Quando NON si può usare? In quale situazione si può usare il vibrato "de panza" (diaframmatico) piuttosto che quello di bocca?

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L'applicazione del vibrato è suscettibile di molti fattori estetici: primo fra tutti lo stile musicale che si sta suonando. Anche il periodo storico in cui ci si trova (oggi si tende a vibrare diversamente dai tempi di marcel Mule ad esempio) e il gusto personale la fanno da padroni.
Per quel che riguarda la musica classica e le varie derive novecentesche, si vibra principalmente di labbro anche se tendenzialmente io preferisco vibrare mixando i due tipi di vibrato poichè il vibrato di labbro se enfatizzato porta all'effetto "vibrato pecorino" che può andar bene se si suona liscio ma non per il concertino da camera di Ibert ad esempio. Ecco alcune direttive:

-si vibrano i suoni lunghi, il battere (la cosiddetta partenza tetica), i suoni che cadono sui movimenti forti della battuta (nel 4/4 ad esempio il 1° e il 3° movimento), le cadenze maschili; nelle cadenze femminili si vibra la prima nota (la cosiddetta appoggiatura) per poi tenere ferma la risoluzione. Si possono inoltre enfatizzare con il vibrato le tensioni armoniche così come i suoni "importanti" della tonalitÃ*. Di conseguenza prima di affrontare un qualsivoglia brano musicale occorrerebbe avere un'infarinatura di armonia in modo tale da individuare le varie tensioni/distensioni armoniche.

-NON si vibrano i passaggi rapidi (semicrome), il levare (la cosiddetta partenza in anacrusi), la seconda nota (la risoluzione) nelle cadenze femminili, quando si suonano parti di accompagnamento e di importanza secondaria.

Ovviamente poi a seconda del gusto personale tali "regole" potrebbero avere delle eccezioni. E' buona norma ascoltare grandi interpreti classici ma NON sassofonisti in quanto in molte registrazioni anche quelle abbastanza celebri si fa un uso piuttosto sconsiderato di tale tecnica. Ascoltare grandi violinisti e violoncellisti principalmente (io ad esempio mi ispiro molto a David Oistrakh) i quali afforntano il discorso del vibrato in modo estremamente completo e articolato.

Altre annotazioni:

-in una sezione di sax si può utilizzare un vibrato lento e non molto ampio per "fondere" meglio i suoni della sezione. In questo modo anche l'intonazione fra i vari strumenti risulterÃ* facilitata.
-si può variare l'ampiezza e la frequenza del vibrato per ottenere degli effetti più o meno drammatici e sottolineare dei punti in modo maggiore. Tutto ciò fa parte del gusto personale e della capacitÃ* di un interprete di capire e di diffondere il messaggio del compositore.