il do diesis lo aggiungo per il re basso, viene più crescente e "aperto"..per il centrale aggiungere il re acuto è una buona soluzione anche se "pericolosa", la usava anche Coltrane e mi sembra Garbarek..
il do diesis lo aggiungo per il re basso, viene più crescente e "aperto"..per il centrale aggiungere il re acuto è una buona soluzione anche se "pericolosa", la usava anche Coltrane e mi sembra Garbarek..
Tenore Grassi Ammaccato '77
Tenore Conn Transitional '34
Tenore Grassi Wonderful '81
Otto Link STM Usa 7*, Otto Link STM 105 Floridizzato da Paolo Porta, Rigotti 3 Strong
Alto Grassi '76, Otto Link HR 7*, Rigotti 2 strong
Soprano Grassi Prestige Bimbo '82 Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong
Ciao,
Anche io avevo lo stesso problema, prova a fare in modo che la chiave del DO "basso" a riposo si allontani un pò dal foro. Questo lo ottieni svitando leggermente il tamponcino verde sotto il castello, dove appoggia la chiave quando la lasci andare.
Io ho risolto il problema.
Fammi sapere. ;)
Forse potrebbe dipendere anche dal portavoce sul corpo... che quando fai il D rimane aperto: anche per quella chiave (il portavoce sul fusto) funziona come per le altre: più è alta più il suono esce facilmente e il pitch tende a crescere...
Poi la chiave non dovrebbe saltellare: quindi la chiave di ritorno sul G dovrebbe essere spessorata giusta e non devo esserci giochi tra il perno che aziona il portavoce e la meccanica che aziona il portavoce sul chiver (altrimenti potrebbe saltellare quando fai qualche passaggio tra G e A).
Personalmente sul Serie II non ho mai avuto note "morte"... però ho sempre usato setup piuttosto estremi (quindi pressione abbastanza elevata nello strumento)...![]()
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