Bene, New York, cercherò di essere più esplicito.

In realtÃ* non voglio dire niente di particolarmente complicato. Secondo me (e se non è così dimostratemi il contrario) esistono molte operazioni, nella fabbricazione di un saxofono o di un qualsiasi altro strumento, che hanno bisogno di attrezzature e/o macchinari specifici per essere eseguite.

Esempio: quando si devono "tirar fuori" i fori, livellare i caminetti, stampare le curve, realizzare le minuterie meccaniche scomposte (piattelli, colonnette, aste, chiavi, eccetera) non lo si può fare "a mano". E anche ammesso che si potesse non lo fa nessuno, altrimenti un saxofono costerebbe non 4.000 ma 400.000 euro, con risultati finali che potrebbero anche essere molto deludenti.

In tal senso ho più volte dichiarato in questa "antipatica" discussione che secondo me il saxofono "hand made" non può esistere, dato che generalmente con l'espressione "hand made" ci si riferisce a prodotti finiti realizzati esclusivamente con l'impiego di utensili manuali.

Per voi non è così? Benissimo. Ne prendo atto. Definite allora i parametri "minimi" che possono far entrare uno strumento nell'Olimpo degli "hand made": fusto e campana battuti a mano? Saldatura e assemblaggio esclusivamente manuali? Aggiustaggio manuale finale della tamponatura e della tastiera su richiesta del cliente?

Dice: ma a che serve tutta questa manfrina? Beh... ovvìa... ad evitare, per esempio, che qualche produttore "furbo" non faccia lievitare indebitamente il costo dei suoi prodotti piazzandoci sopra l'etichetta "hand made" anche solo per aver graffiato la campana col nome del proprietario... :D

Nota Bene: Non mi sto riferendo a nessun fabbricante in particolare.