Ma nessuno dice che studiare e conoscere i classici non serve. Visto che si è portato l'esempio del liceo classico, ditemi una cosa. Chi è che oggi scrive come Alighieri o come Boccaccio. Dopo che hai fatto latino o greco, che ti sei pappato le versioni di greco di Platone o in latino di Virgilio (per pernderne uno facile) ma chi è che poi oggi scrive come loro? Nessuno al liceo classico ti dice "adesso scrivi come Foscolo o Pirandello o Quasimodo". E meno male perchè sarebbe un'assurditÃ*. Perchè allora al Conservatorio chiedono questa assurditÃ*? All'esame di maturitÃ* avevamo scritto la traduzione della versione di greco all'interno del rotolo della carta igienica nel bagno. Ma lo puoi fare con la prova scritta di italiano? NO. Lì o sei in grado o sei fregato e se scrivi come Alighieri o ti prendono per pazzo o ti danno 4 e ti mandano a casa. Io l'esame di maturitÃ* classica l'ho fatto nel 1980 ma "buttavo fuoco", ho scritto le cose più estreme i concetti più dissacranti e alla fine mi hanno capito e rispettato e mi hanno anche promosso con il massimo dei voti. Ma perchè questo non è possibile ottenerlo in un Conservatorio. Perchè oggi in voi giovani vedo questo "osservare le regole" rispettare i canoni del passato in maniera così remissiva. La scuola vista così è come un imbuto dal quale ingoiate tutto per non fare uscire niente. Dove sta al Conservatorio il momento in cui tu esprimi te stesso, in cui esprimi in musica un tuo concetto un tuo modo di vivere e vedere le cose, un tuo modo di suonare? Ma se te lo vietano pure. E perchè questa cosa la devo fare "tra amici" lontano dal Conservatorio. Io invece è prorpio lì che voglio un insegnante che mi sappia consigliare e avviare verso la ricerca di una mia espressivitÃ*. Ma vi sembra giusto questo modo di insegnare musica in Italia?