Pur essendo un principiante ed un parvenu nel mondo della musica, la discussione mi ha molto incuriosito e vorrei condividere il mio pensiero: Quando mi approcciai al sassofono, ovviamente volli il sax tenore, adorando St John Coltrane.
Quando però feci conoscenza del mio maestro -sopranista provetto- dovetti per forza di cose cominciare col contralto, essendo questo lo strumento adatto per il conservatorioo. Io non avevo mai avuto modo di apprezzare il contralto, e se devo dirla tutta, non mi è simpaticissimo nemmeno ora che sto piano piano acquistando dimistichezza con lo strumento, però piano piano si è costruito un rapporto di amore intenso tra me ed il mio strumento. Lui mi capisce, lui legge i contorni della mia anima, quando sono triste e rifiuto il mondo lui sa sempre cosa dirmi.
Il suo vero difetto è la mancanza di una dimensione sua propria, perlomeno in come la percepisco io: quando lo suono mi pare di non dare né un'atmosfera allegra, né un'atmosfera sensuale ad alcuno dei brani che suono, persino in quelli facili facili di rock o beat. Sebbene abbia questi difetti io non lo permuterei per nessuna cosa al mondo con un altro strumento, perché in fondo è lui che mi sta corteggiando e sta cercando di trovarsi un amico, è lui che dÃ* il suono alla mia anima, è lui colui il quale conosce meglio i miei gusti musicali e come amo trasformare tutto in ambient.
Per cui posso dire di capire un po' la crisi del contraltista e di essere felice perché c'è chi condivide il bisogno di suonare più strumenti e quindi mi sento meno solo, sebbene ho precorso di molto i tempi, desiderando giÃ* ora dopo soli tre mesi di provare altro.
Spero di non essere stato troppo offtopic.