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Discussione: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

  1. #121
    Visitatore

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Ragazzi,
    complimenti.
    Come fate a suonare con un 8*?
    Anche io da giovane avevo acquistato un Ottolink 9 in metallo ma, dopo averci suonato un po', mi sono accorto che suonarci due ore è diverso da una prova di venti minuti e lo rivendetti.
    Il problema del non riuscire a suonare piano, a mio, parere, problema che ho avuto quando usavo rapporti ingestibili, è dovuto al fatto che la mia emissione funzionava quando spingevo forte col diaframma ma, quando devi dosare con delicatezza, il controllo necessariamente viene meno e l'ancia inizia a bloccare la vibrazione. E' difficile spiegare una sensazione.
    Le Lavoz sono ance a mio parere ottime, usate dai migliori professionisti e, per il loro taglio unfiled, possono sembrare afone, se non controllate. Però se si usano bene danno un suono con più voce, suono più pastoso e con più spessore. Chiaro che questo va a discapito del suono, proiezione, a meno che non si sia tanto potenti da ottenere tutti e due. Il discorso dell'Ottolink con stella e senza stella: o più voce o più suono... O tutti e due per chi ci riesce.
    Mi viene in mente un esempio: sorseggiando un ottimo scotch ho avuto questa similitudine: se io bevo un bicchierino puro di questo sedici anni ricevo un sapore potente e scuro. Se, per avere un bicchierone di sapore senza morire, lo annacquo, ricevo sì tanto liquido ma il sapore scompare: stessa cosa: bocchino larghissimo tanta aria e poco suono compatto; bocchino leggermente più piccolo tanto suono gestibile e alone soffiato sì, ma con un nucleo centrale compatto e esistente.
    A meno che non si abbia un fegato tale da poter bere un bicchierone da 150 cc di scotch ripetibile più volte al giorno.
    In questo caso complimenti.
    Evitate colmunque l'allenamento allo scoth perché causa la cirrosi epatica.
    I dubbi di Frank e il ricorso al rifinitore mi confermano nella mia intenzione di acquistarlo solo dopo prova, anche per le misure che mi dite non sono precise.

  2. #122
    Visitatore

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Ragazzi, notate bene che la stringa, apparentemente ignorata,
    http://www.mouthpiecemuseum.com/Mouthpi ... oLink.html da me inserita, non so se sia quella di Wanne, alla quale comunque rimanda, ma mi sembra più completa e con notizie interessantissime.

  3. #123

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Citazione Originariamente Scritto da Giuseppe
    Ragazzi,
    complimenti.
    Come fate a suonare con un 8*?

    Questione di abitudine e ricerca sonora. Semplicemente si sceglie di andare in una direzione. non riuscirei mai a suonare un bocchino più chiuso di 7*.

    Le Lavoz sono ance a mio parere ottime, usate dai migliori professionisti e, per il loro taglio unfiled, possono sembrare afone, se non controllate. Però se si usano bene danno un suono con più voce, suono più pastoso e con più spessore. Chiaro che questo va a discapito del suono, proiezione, a meno che non si sia tanto potenti da ottenere tutti e due. Il discorso dell'Ottolink con stella e senza stella: o più voce o più suono... O tutti e due per chi ci riesce.

    Il fatto che vengano usate da molti professionisti non le fanno diventare ottime. In passato ho largamente usato le Lavoz (medium-soft) e più volte ho constatato che in una scatola, parecchie fossero inusabili, o da trattare prima di poter essere utilizzate...Se cerchi troverai un sacco di discussioni circa le ance.
    Credo che le Lavoz siano state ottime in passato, ma non ora. Personalmente mi sono rivolto a Rigotti, Francois Louis e Alexander Superial, decisamente meglio, non ne butti via una.


    Mi viene in mente un esempio: sorseggiando un ottimo scotch ho avuto questa similitudine: se io bevo un bicchierino puro di questo sedici anni ricevo un sapore potente e scuro. Se, per avere un bicchierone di sapore senza morire, lo annacquo, ricevo sì tanto liquido ma il sapore scompare: stessa cosa: bocchino larghissimo tanta aria e poco suono compatto; bocchino leggermente più piccolo tanto suono gestibile e alone soffiato sì, ma con un nucleo centrale compatto e esistente.

    Penso che non sia del tutto corretto...si può avere tanta compattezza anche con un apertura medio-grande (fino a 8), dipende da come gestisci il flusso d'aria (diaframma) e la laringe, nonchè dalla durezza dell'ancia utilizzata...
    E' vero il suono è un pò più compatto con una apertura medio-piccola, ma secondo me si perde qualche nuance nella dinamica. Poi personalmente mi piace un suono più aperto che mi permetta di spaziare dall'ultra soffiato alla Webster, fino al suono spinto e saturo.

    I dubbi di Frank e il ricorso al rifinitore mi confermano nella mia intenzione di acquistarlo solo dopo prova, anche per le misure che mi dite non sono precise.

    Credo che oggigiorno non ci si possa esimere dal far rifinire da qualcun altro i bocchini. Mi è capitata la stessa identica cosa col mio Barone Hollywood, costato un patrimonio, per non parlare dei Sugal... :muro((((
    Forse oggi gli unici pezzi industriali che fanno "qualche" eccezione alla regola sono i bocchini di Wanne e i JodyJazz.
    I miei timori riguardo ad Ottolink erano più che fondati...e poi non ci dimentichiamo che quando prendiamo un vecchio link, forse in passato ha subito innumerevoli micro aggiustamenti e reworks, fino a suonare stupendamente od orribilmente... ;)

    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

  4. #124

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Come fate a suonare con un 8*?
    In realt* io suono con imboccature di apertura 8 (.110), ho ordinato una 8* semplicemente perchè sembra appurato che questa serie (e molte imboccature di serie anche di altre marche) non rispecchi il valore indicato ma, in questo caso, qualcosa di meno.
    Io mi aspetto (spero) che mi arrivi qualcosa tra i .110 ed .112 .

    Concordo anche con i commenti di FrankRanieri.
    Tenore:
    SML Gold Medal 15.xxx
    Buescher 400 Top Hat & Cane 334.xxx

  5. #125
    Visitatore

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Ciao Frank, ti rispondo:
    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    Citazione Originariamente Scritto da Giuseppe
    Ragazzi,
    complimenti.
    Come fate a suonare con un 8*?

    Questione di abitudine e ricerca sonora. Semplicemente si sceglie di andare in una direzione. non riuscirei mai a suonare un bocchino più chiuso di 7*.
    Giuseppe: giusto, se per te va bene. Anche io quando ci riuscivo la pensavo come te.[/color]

    Le Lavoz sono ance a mio parere ottime, usate dai migliori professionisti e, per il loro taglio unfiled, possono sembrare afone, se non controllate. Però se si usano bene danno un suono con più voce, suono più pastoso e con più spessore. Chiaro che questo va a discapito del suono, proiezione, a meno che non si sia tanto potenti da ottenere tutti e due. Il discorso dell'Ottolink con stella e senza stella: o più voce o più suono... O tutti e due per chi ci riesce.

    Il fatto che vengano usate da molti professionisti non le fanno diventare ottime. In passato ho largamente usato le Lavoz (medium-soft) e più volte ho constatato che in una scatola, parecchie fossero inusabili, o da trattare prima di poter essere utilizzate...Se cerchi troverai un sacco di discussioni circa le ance.
    Credo che le Lavoz siano state ottime in passato, ma non ora. Personalmente mi sono rivolto a Rigotti, Francois Louis e Alexander Superial, decisamente meglio, non ne butti via una.

    Giuseppe: premetto che anche io in passato ho avuto problemi ad abbinare, col tenore, non con l'alto, le La Voz all'Ottolink in metallo. Sembrerebbe che quest'ultimo abbia incompatibilit* con le stesse nel tenore. Tra l'altro notai che, pur avendo le qualit* gi* descritte, per la mia impostazione e set up rispondevano meno bene, sia col tenore che con l'alto, nel si e si b basso di altre filed più brillanti tipo Rico Royal. Si parla di misure La Voz Medium e Rico R 2 e mezzo. Premesso questo penso che però, ciò, oltre alla differenza di taglio delle R R che trovo più brillanti, sia anche dovuto al fatto che una L V M corrisponda ad un 2 e tre quarti R R, più dura. Delle nuove L V M non so: nel riprendere a suonare dopo tanto ho usato le L V MS e non ho riscontrato particolari problemi: in tutta la mia carriera, se così si può chiamare, non ho mai buttato via un'ancia perché non suona; rimango sconcertato quando qualcuno mi dice che molte non suonano: trovo che molte sono più dure ma insistendo un po', magari, poi suonano meglio di altre. Forse per la mia filosofia: non addomesticare le ance al labbro - con rifiniture, assottigliamenti - ma abituare il labbro alle ance. Suonarele per un certo numero limitato di tempo e poi gettarle ancora buone, onde abituare il labbro ad usare un'ancia appena presa dalla scatola senza ance di riserva. Sinceramente, ho sentito professionisti usare le LVM su bocchino 125, appena montate dalla scatole e trarne fuori un suono bellissimo. Era in passato, è vero, ma le nuove provate non mi hanno dato problemi anche se preferisco, per quanto suddetto, il timbro più brillante delle R R, attualmente. Però ho di riserva anche le LVM, che hanno le qualit* descritte.
    Un'altra particolarit*, per chi le usa fino all'ultimo: ho sentito da fonte importante che le Rico, quando sono finite, ancora ci puoi suonare un po'; le LV quando sono morte sono morte. Era la stessa persona che me le consigliò la prima volta perché danno più voce. Il fatto che molti professionisti le usino forse non vuol dire che siano migliori ma forse potrebbe voler dire che, essendo probabilmente più esperti di noi, hanno capito meglio come, sapendole usare, se ne possa trarre qualcosa di meglio di altre. Mi riferisco a personaggi importanti. Tra l'altro nei maggiori negozi di Roma, non l'ultimo paesino, io non trovo che Rico, La V e Vandoren; tutte queste marche che citate dove le trovate?

    Mi viene in mente un esempio: sorseggiando un ottimo scotch ho avuto questa similitudine: se io bevo un bicchierino puro di questo sedici anni ricevo un sapore potente e scuro. Se, per avere un bicchierone di sapore senza morire, lo annacquo, ricevo sì tanto liquido ma il sapore scompare: stessa cosa: bocchino larghissimo tanta aria e poco suono compatto; bocchino leggermente più piccolo tanto suono gestibile e alone soffiato sì, ma con un nucleo centrale compatto e esistente.

    Penso che non sia del tutto corretto...si può avere tanta compattezza anche con un apertura medio-grande (fino a 8), dipende da come gestisci il flusso d'aria (diaframma) e la laringe, nonchè dalla durezza dell'ancia utilizzata...
    E' vero il suono è un pò più compatto con una apertura medio-piccola, ma secondo me si perde qualche nuance nella dinamica. Poi personalmente mi piace un suono più aperto che mi permetta di spaziare dall'ultra soffiato alla Webster, fino al suono spinto e saturo.

    Giuseppe: hai ragione, lo avevo premesso: se uno è tanto forte da gestire il flusso d'aria in maniera da suonare per ore con un bocchino simile, facendolo vibrare come se fosse più piccolo, ottiene qualcosa di migliore. Però, parlo per esperienza, questo porta ad una emissione basata sulla potenza immediata che porta poi difficolt* nel gestire il suono pianissimo, perché essendo portato a strasuonare, quando poi si deve suonare piano, se non ci si tiene in costante allenamento, si trovano problemi che portano allo spegnimento del suono. E' come un sollevatore di pesi che alzi 150 K a strappo: alzarli al rallentatore non è la stessa cosa. La stessa differenza tra un centometrista e un maratoneta. Possono essere utili note lunghe suonate cosi: partire piano, aumentare gradualmente il volume e poi ritornare al piano fino alla fine. Però sembra che Dexter Gordon, dal suono potentissimo che ami tu e anche io per le sfumature di soffiato, usasse Rico 3 e Ottolink 5 5* per poi passare a 6 6*, su un articolo ho letto un 7 riscontrato da un riparatore. Quindi non è necessario, a mio parere, esagerare, per ottenere buoni risultati.

    I dubbi di Frank e il ricorso al rifinitore mi confermano nella mia intenzione di acquistarlo solo dopo prova, anche per le misure che mi dite non sono precise.

    Credo che oggigiorno non ci si possa esimere dal far rifinire da qualcun altro i bocchini. Mi è capitata la stessa identica cosa col mio Barone Hollywood, costato un patrimonio, per non parlare dei Sugal... :muro((((
    Forse oggi gli unici pezzi industriali che fanno "qualche" eccezione alla regola sono i bocchini di Wanne e i JodyJazz.
    I miei timori riguardo ad Ottolink erano più che fondati...e poi non ci dimentichiamo che quando prendiamo un vecchio link, forse in passato ha subito innumerevoli micro aggiustamenti e reworks, fino a suonare stupendamente od orribilmente... ;)

    Giuseppe: Ritengo che tutte le storie di refacing siano un po' un'esagerazione; io dal 77 ad oggi non ho mai conosciuto un professionista che lo facesse fare.
    Una precisazione: mi ha mostrato, poco tempo fa, un professionista di Roma che usa i bocchini Vandoren, su un T8 in ebanite, che la Vandoren mette un piccolo logo sui bocchini che indica l'operaio che lo ha fatto e diverso da persona a persona. Lui ha constatato, tra l'altro che, provandoli, ha riscontrato che suonano bene quelli con lo stesso logo. Lo si può vedere sul bordo del buco del bocchino che si infila nel cheaver. Mi dice che la Vandoren presta particolare attenzione e cura nella precisione di costruzione. Io comunque non mi sento attratto dai Vandoren e non ne ho mai provati.
    Un'ultimo appello: dato che i difetti che hai riscontrato nel tuo bocchino sono gli stessi che ho riscontrato nel mio Meyer acquistato un anno fa - la Meyer è stata incorporata da Babbitt - punta storta, binari divergenti e altre anomalie, ritengo che ci sia un operaio della Babbitt che non sappia bene quel che fa. Propongo quindi, onde poter tornare ad avere bocchini decenti, una raccolta firme con petizione a Babbitt: "Babbitt, licenzia Joe l'orbo".
    Scherzo, naturalmente.
    :lol:

  6. #126

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Citazione Originariamente Scritto da Giuseppe
    poco tempo fa, un professionista di Roma che usa i bocchini Vandoren, su un T8 in ebanite, che la Vandoren mette un piccolo logo sui bocchini che indica l'operaio che lo ha fatto e diverso da persona a persona. Lui ha constatato, tra l'altro che, provandoli, ha riscontrato che suonano bene quelli con lo stesso logo.
    quale sarebbe il logo?

  7. #127

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Sui V16... c'è una piccola lettera stampata sul bordo dello shank... stampata prima di "protrudere" il bocchino...
    Personalmente nemmeno i Vandoren V16 sono fatti così bene... ne avevo uno per soprano... fatto aprire: i binari erano messi non benissimo e l'apertura effettiva non corrispondeva all'apertura dichiarata...

    Io penso che esclusi alcuni bocchini oltre i 300€... tutti gli altri sono da perfezionari...

    La non precisa costruzione per quanto riguarda l'assetto (binari, tavola, ciglio) in parole povere aumenta la resistenza... o meglio l'effetto di questo è che la resistenza è maggiore di quella che dovrebbe essere se il bocchino fosse "perfetto"... quindi non è automatico che a tanti vada bene il bocchino con la resistenza che ha gi*... certo è che con un bocchini perfezionato: 1) funzionano più tipi di ance... 2) si riescono a usare ance più dure (gradualmente più dure)... con tutti i vantaggi che ne conseguono.
    Cioè, per ottenere la stessa resistenza si può lavorare sulle ance...

    Certo è che su un Ottolink che ha un binario a 0,110" e uno a 0,115" è naturale che funzionino meglio le ance meno consistenti (vedi canna Rico: Rico, LaVoz... etc etc).

  8. #128

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Sui V16... c'è una piccola lettera stampata sul bordo dello shank... stampata prima di "protrudere" il bocchino...
    anche sui V5?

  9. #129

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Non ne ho idea... sul V16 c'era l'incisione di una lettera... dubito che fosse fatta dall'operaio... penso solo un modo per ordinare i vari pezzi semifiniti.

  10. #130

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Nel collo del mio c'è un piccolissimo disegnino, tipo due rombi con un lato sovrapposto
    :BHO:

  11. #131

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Nel mio c'era una parte di "G"...

  12. #132

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Nel mio c'era una parte di "G"...
    sull collo?quando lo hai comprato?

  13. #133

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Dietro... sul bordino del collo...

  14. #134

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik
    Dietro... sul bordino del collo...
    anche il mio

  15. #135
    Visitatore

    Re: Otto Link Tone Master vintage series. Finalmente arrivato!!

    Ciao Frank,
    intanto preciso che avevo dimenticato un professionista che, contrariamente a quanto da me affermato, ultimamente mi ha detto di aver ricorso ad un refacing per un bocchino anni '50 con evidente precedente rifacimento e difetto; ora gli funziona.
    Per il logo, situato dove ti ho detto, non ho prestato molta attenzione in quanto era molto piccolo: mi sembrava un simbolo o una lettera inscritta in un quadrato di forse un mm. e mezzo di lato.
    La persona mi ha detto che, non so se lo abbia letto su uno dei nuumerosi cataloghi che conserva, compreso quello Vandoren, o se glielo abbiano spiegato, è relativo all'operaio che ha fatto il pezzo. Altre immaginifiche interpretazioni sono gratuite se non dimostrate, come lo è quella dell'operaio, che però appare più logica. Fatto sta che il sassofonista, provando i bocchini, trova migliori quelli con lo stesso logo.

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