
Originariamente Scritto da
Giuseppe
Ragazzi,
complimenti.
Come fate a suonare con un 8*?
Questione di abitudine e ricerca sonora. Semplicemente si sceglie di andare in una direzione. non riuscirei mai a suonare un bocchino più chiuso di 7*.
Giuseppe: giusto, se per te va bene. Anche io quando ci riuscivo la pensavo come te.[/color]
Le Lavoz sono ance a mio parere ottime, usate dai migliori professionisti e, per il loro taglio unfiled, possono sembrare afone, se non controllate. Però se si usano bene danno un suono con più voce, suono più pastoso e con più spessore. Chiaro che questo va a discapito del suono, proiezione, a meno che non si sia tanto potenti da ottenere tutti e due. Il discorso dell'Ottolink con stella e senza stella: o più voce o più suono... O tutti e due per chi ci riesce.
Il fatto che vengano usate da molti professionisti non le fanno diventare ottime. In passato ho largamente usato le Lavoz (medium-soft) e più volte ho constatato che in una scatola, parecchie fossero inusabili, o da trattare prima di poter essere utilizzate...Se cerchi troverai un sacco di discussioni circa le ance.
Credo che le Lavoz siano state ottime in passato, ma non ora. Personalmente mi sono rivolto a Rigotti, Francois Louis e Alexander Superial, decisamente meglio, non ne butti via una.
Giuseppe: premetto che anche io in passato ho avuto problemi ad abbinare, col tenore, non con l'alto, le La Voz all'Ottolink in metallo. Sembrerebbe che quest'ultimo abbia incompatibilit* con le stesse nel tenore. Tra l'altro notai che, pur avendo le qualit* gi* descritte, per la mia impostazione e set up rispondevano meno bene, sia col tenore che con l'alto, nel si e si b basso di altre filed più brillanti tipo Rico Royal. Si parla di misure La Voz Medium e Rico R 2 e mezzo. Premesso questo penso che però, ciò, oltre alla differenza di taglio delle R R che trovo più brillanti, sia anche dovuto al fatto che una L V M corrisponda ad un 2 e tre quarti R R, più dura. Delle nuove L V M non so: nel riprendere a suonare dopo tanto ho usato le L V MS e non ho riscontrato particolari problemi: in tutta la mia carriera, se così si può chiamare, non ho mai buttato via un'ancia perché non suona; rimango sconcertato quando qualcuno mi dice che molte non suonano: trovo che molte sono più dure ma insistendo un po', magari, poi suonano meglio di altre. Forse per la mia filosofia: non addomesticare le ance al labbro - con rifiniture, assottigliamenti - ma abituare il labbro alle ance. Suonarele per un certo numero limitato di tempo e poi gettarle ancora buone, onde abituare il labbro ad usare un'ancia appena presa dalla scatola senza ance di riserva. Sinceramente, ho sentito professionisti usare le LVM su bocchino 125, appena montate dalla scatole e trarne fuori un suono bellissimo. Era in passato, è vero, ma le nuove provate non mi hanno dato problemi anche se preferisco, per quanto suddetto, il timbro più brillante delle R R, attualmente. Però ho di riserva anche le LVM, che hanno le qualit* descritte.
Un'altra particolarit*, per chi le usa fino all'ultimo: ho sentito da fonte importante che le Rico, quando sono finite, ancora ci puoi suonare un po'; le LV quando sono morte sono morte. Era la stessa persona che me le consigliò la prima volta perché danno più voce. Il fatto che molti professionisti le usino forse non vuol dire che siano migliori ma forse potrebbe voler dire che, essendo probabilmente più esperti di noi, hanno capito meglio come, sapendole usare, se ne possa trarre qualcosa di meglio di altre. Mi riferisco a personaggi importanti. Tra l'altro nei maggiori negozi di Roma, non l'ultimo paesino, io non trovo che Rico, La V e Vandoren; tutte queste marche che citate dove le trovate?
Mi viene in mente un esempio: sorseggiando un ottimo scotch ho avuto questa similitudine: se io bevo un bicchierino puro di questo sedici anni ricevo un sapore potente e scuro. Se, per avere un bicchierone di sapore senza morire, lo annacquo, ricevo sì tanto liquido ma il sapore scompare: stessa cosa: bocchino larghissimo tanta aria e poco suono compatto; bocchino leggermente più piccolo tanto suono gestibile e alone soffiato sì, ma con un nucleo centrale compatto e esistente.
Penso che non sia del tutto corretto...si può avere tanta compattezza anche con un apertura medio-grande (fino a 8), dipende da come gestisci il flusso d'aria (diaframma) e la laringe, nonchè dalla durezza dell'ancia utilizzata...
E' vero il suono è un pò più compatto con una apertura medio-piccola, ma secondo me si perde qualche nuance nella dinamica. Poi personalmente mi piace un suono più aperto che mi permetta di spaziare dall'ultra soffiato alla Webster, fino al suono spinto e saturo.
Giuseppe: hai ragione, lo avevo premesso: se uno è tanto forte da gestire il flusso d'aria in maniera da suonare per ore con un bocchino simile, facendolo vibrare come se fosse più piccolo, ottiene qualcosa di migliore. Però, parlo per esperienza, questo porta ad una emissione basata sulla potenza immediata che porta poi difficolt* nel gestire il suono pianissimo, perché essendo portato a strasuonare, quando poi si deve suonare piano, se non ci si tiene in costante allenamento, si trovano problemi che portano allo spegnimento del suono. E' come un sollevatore di pesi che alzi 150 K a strappo: alzarli al rallentatore non è la stessa cosa. La stessa differenza tra un centometrista e un maratoneta. Possono essere utili note lunghe suonate cosi: partire piano, aumentare gradualmente il volume e poi ritornare al piano fino alla fine. Però sembra che Dexter Gordon, dal suono potentissimo che ami tu e anche io per le sfumature di soffiato, usasse Rico 3 e Ottolink 5 5* per poi passare a 6 6*, su un articolo ho letto un 7 riscontrato da un riparatore. Quindi non è necessario, a mio parere, esagerare, per ottenere buoni risultati.
I dubbi di Frank e il ricorso al rifinitore mi confermano nella mia intenzione di acquistarlo solo dopo prova, anche per le misure che mi dite non sono precise.
Credo che oggigiorno non ci si possa esimere dal far rifinire da qualcun altro i bocchini. Mi è capitata la stessa identica cosa col mio Barone Hollywood, costato un patrimonio, per non parlare dei Sugal... :muro((((
Forse oggi gli unici pezzi industriali che fanno "qualche" eccezione alla regola sono i bocchini di Wanne e i JodyJazz.
I miei timori riguardo ad Ottolink erano più che fondati...e poi non ci dimentichiamo che quando prendiamo un vecchio link, forse in passato ha subito innumerevoli micro aggiustamenti e reworks, fino a suonare stupendamente od orribilmente... ;)