Beh, tzadik, esattamente così come la chiave di tenore per il sax tenore non rappresenta le note "reali" in quanto ad altezza, visto che il tenore suona un'ottava sotto le note reali, mentre il soprano corrisponde anche in termini di altezza. Ma qui si tratta di sottigliezze, più adeguate a chi deve scrivere le parti per un'orchestra che al nocciolo della questione.
Dire che "con la chiave di violino" si ha una diteggiatura uguale per tutti i sax è vero, ma in quanto a diteggiatura è vero anche se si impara leggendo la chiave di la chiave di tenore o quella di basso (secondo quale sax si suona) e sarebbe vero se per assurdo volessimo imparare leggendo qualunque altra chiave. In ogni caso sarÃ* differente il "nome" della nota letta e suonata che potrÃ* essere diverso dalla nota reale, cosa che succede sempre imparando la chiave di violino o imparando la chiave di tenore e poi leggendo con un contralto o uguale alla stessa, cosa che accade se imparo a leggere in chiave di tenore per il tenore o soprano o in chiave di basso per gli strumenti in Eb (prescindendo ovviamente dall'altezza).
Il discorso della differenza di armatura in chiave è ovviamente anch'esso reale, ma non mi è mai sembrato un problema, neanche quando ero agli inizi. Anzi, è stato -se possibile- un'aiuto per comprendere molto più semplicemente le tonalitÃ*, le scale, ed i "ragionamenti" da fare secondo il tipo di strumento.
Ho sempre "immaginato" la tastiera del sax come se fosse una per pianoforte, dove per il tenore la scala di "Do" è in realtÃ* quella di Bb, quindi con B e E bemolli e per l'alto come se fosse quella di Eb, con B, E e A bemolli. Quindi le alterazioni secondo le tonalitÃ* vengono di conseguenza. Non mi pare complicato.