Due album che parlan da sè: se Miles dalla sua ha Kind of Blue e altri capolavori, Coltrane ha sicuramente fatto altrettanto scalpore con questi due.
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Giant Steps è l'album in cui Coltrane affronta la nuova epoca del jazz modale, di cui l' omonimo brano è la massima espressione, insieme (a mio parere) Naima; i cambi armonici sono frequenti, come vuole lo stile e la complessitÃ* è sconcertante; non posso dire molto altro perchè le mie conoscenze dell' armonia sono molto limitate :oops: . All' interno dell' album troviamo anche il celeberrimo brano-solo "Countdown": brano solo proprio perchè esso è composto da un intro di batteria e poi dal solo supersonico di 'trane. Spiral e Mr. P.C. non sono altrettanto entusiasmanti come le prime tre, ma vale la pena comunque ascoltarle.
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A Love Supreme è un viaggio introspettivo che Coltrane compie dopo un lungo tempo di silenzio musicale: difatti lo stesso titolo dell' album è una sorta di omaggio al Signore che gli ha dato l' illuminazione per comporlo. Nondimeno, le tracce al suo interno, quattro per la precisione, possono essere ascoltate in chiave sinottica, ossia facente parte ciascuna di una composizione unica. Tecnicamente non sono a livello di Giant Steps o di altri album del genere, ma rappresentano di fatto una tappa fondamentale dell' evoluzione coltreniana.
P.S Mi scuso per la scarsezza dei commenti, ma parlare adeguatamente di album del genere, siano di Miles Davis, di Coltrane o di Parker, non è facile e lo è ancora di meno evitare errori madornali; io posso solo dire di aver ascoltato con attenzione i suddetti componimenti, ma non posso dire di conoscere tanto bene la musica e la sua teoria per approfondire.
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