Non vedo perchè qualcuno si dovrebbe "ingrugnare", David. Le tue opinioni sono certamente ben ponderate e giustificate.

Dal mio modesto angolo visuale divergo per motivi che ho giÃ* spiegato nel post introduttivo a questa discussione, e che non starò a ripetere per non annoiare.

Avevo notato che relativamente al quesito 5), quello sulle finiture, tu attribuisci ad esse una valenza tecnica, ma ho dovuto tener conto che altri hanno, relativamente a questo aspetto, una visione più "emotiva".

Il recupero di metodi di produzione del passato in chiave moderna va certamente visto come una benemerenza di pochi piccoli produttori.

Non sono tuttavia convinto che i produttori "industrializzati" si limitino a copiare, almeno sugli strumenti di fascia medio/alta: vista la spietata concorrenza che c'è in questo, come in tanti altri settori, non credo che si possano permettere di trascurare la ricerca. Presumibilmente anche loro si daranno da fare nella realizzazione di prototipi: quando si sono persuasi che un determinato miglioramento è "industrializzabile" lo trasferiscono nella produzione di massa. Questo mi pare il quadro della situazione odierna.

E' chiaro che pure io sto esprimendo opinioni soggettive, ma fondate sull'osservazione prolungata dei cosiddetti "strumenti industriali".