La differenza maggiore è percepibile dal sassofonista meno sensibile (o meno esperto) è dovuta più al materiale che alla forma.

I risuonatori in plastica sono molto più alti.

La questione suono è legata al fatto che dentro il corpo dello strumento c'è un'onda sonora (sferica) che si propaga fino a quando c'è flusso sufficiente a trasportarla (diciamo) "intatta" (= diteggiatura).
Il metallo riflette meglio della plastica... e di conseguenza lo strumento acquisisce maggiore reattività.

A livello timbrico cambia poco e niente... cambiano diverse cose a livello di attacco e sustain.

Altra cosa (fondamentale su alcuni tipi di strumenti): un risuonatore "sottile" permette regolazioni più precise e meno ostruzione... quindi questo contribuisce a rendere lo strumento più spontaneo.
Questo è un effetto marginale... ma su strumenti "ostici" montare risuonatori in plastica renderebbe complicata la messa a punto (vedi Conn, Buescher... King).

I risuonatori in plastica sono più spessi per una questione di costruzione: troppo sottili sarebbero fragili e visto che per la messa a punto serve calore (risuonatori troppo sottili) rischierebbero di deformarsi.


C'è chi adora i risuonatori in plastica perchè il fatto che la plastica assorba più suono permette a quel suono "assorbito" di propagarsi sulla meccanica, sotto le dita senti più vibrazione.
C'è chi adora i risuonatori in metallo (con che specifiche, di che forma?) perchè la maggiore efficienza comunque ti permette più libertà e un sensibile aumento della dinamica (o dualmente... ti rende più facile la gestione delle dinamiche) e ti permette di limitare disomogeneità di suono.


Su strumenti un po' primitivi, come può essere un vecchio Grassi Professional... sono discorsi che lasciano il tempo che trovano.


Ma su vecchi Selmer, vecchi Conn... la rincorsa per riportare lo strumento in condizioni tali da renderlo il più vicino possibile a come era all'origini dei tempi può scatenare guerre di religione non prive di vittime (di solito a rimetterci sono gli strumenti...).


Se vuoi più armonici (cioè che per ogni nota, l'intensità (dB) dei singoli armonici sià maggiore e che la distribuzione delle intesità sia anche più uniforme) generalmente servono tamponi meno porosi possibile e risuonatori più larghi possibile... in metallo.
Se vuoi un suono più scuro... ti servono tamponi molto porosi... eventualmente senza risuonatori (come spesso succedeva sui Grassi).
Tamponi senza risuonatori penalizzano sopratutto il registro alto e altissimo dello strumento (sia a livello timbrico, si a livello di emissione).
Tamponi molto porosi generano resistanza e durano di meno.