Aggiungo qualche altra informazione utile a chi per puro caso (come è stato per me) dovesse "imbattersi" in qualche sax alto Selmer USA Omega o mod. 162. Per il tenore Omega, il modello è 164 e parte dal numero di serie 823XXX, fino a superare il milione: esisteva fino a un mese fa, una pagina web molto essenziale, ma finemente documentata a livello fotografico, creata da questo misterioso signore inglese, residente negli USA (che ho contattato con e-mail) dove evidenziava gli Omega di livello professionale con quelli successivi di scarsa qualitÃ*; la stranezza è che quella pagina web non esiste piu' e pur rispondendomi in modo estremamente cordiale e puntuale non ha voluto offrire le sue generalitÃ* rimanendo nell'anonimato...boh!
L'idea che mi sono fatto è che tale misterioso gentiluomo avesse un qualche ruolo aziendale o qualcosa di simile...traduco, a beneficio di tutti, ciò che mi ha comunicato tramite e-mail:
"A partire dalla fine degli anni '70 ed i primi anni '80, la Selmer USA è riuscita a creare dei saxofoni di livello professionale (solo alti e tenori): sono stati degli ottimi strumenti in grado di rivaleggiare con i piu' conosciuti e blasonati Selmer Paris.
L'intenzione era quella di creare un sax con un suono piu' tipicamente americano e per il mercato americano (non sono mai stati esportati in Europa; infatti, io l'ho acquistato da un privato che non suonava il sax e che gli era stato regalato); lo stile si ispirava spudoratamente al MK6 (deve essersi trattato solo di ispirazione...perchè il risultato finale, come potete notare dalle foto è piu' simile al SA II...nell'Omega, il canneggio è piu' largo, la lastra piu' spessa e complessivamente un po' piu' pesante del SA II come del MK6...dal punto di vista sonoriale, un suono prontissimo, caldo e armonicamente ricco).
La maggior parte dei modelli, se non tutti, non possiede nè l'incisione Omega, nè quella Mod. 162 (o 164 per i tenori), ma sono marcati solo come Selmer USA: negli States, venivano venduti come Selmer USA Mod. Professional; l'elemento distintivo era la piena e suggestiva incisione della campana.
Fino a qualche anno fa, si trovavano sul mercato dell'usato a circa 600$; qualche mese fa, ho notato su eBay, qualche pezzo venduto fra i 1000 e 2000$: è probabile che tale tendenza continui (boh...se lo dice lui!)
Questi sax sono come piccole gemme dimenticate, oramai sconosciuti ai piu', perchè la produzione Omega/162 ha avuto una brevissima durata (per riassetti aziendali, la produzione e l'assemblaggio dei sax fu spostato a Taiwan e la Selmer USA continuò a dedicarsi alla produzione solo di clarinetti e flauti di livello intermedio).
La sua evoluzione è stata l'AS 100, ma i cambiamenti costruttivi e l'abbassamento della qualitÃ* dei materiali non ha permesso di avere piu' il livello degli Omega precedenti; ancor peggio, la serie successiva l'AS110...
Gli Omega di valore non hanno avuto l'amore e il consenso che avrebbero meritato perchè non c'è mai stata una campagna pubblicitaria degna di questo nome: da Parigi, vennero degli ordini perentori (non ha specificato quali...si può supporre che una succursale non può entrare in competizione con l'azienda madre, in termini di prestigio...)
Parigi aveva una lunga storia di strumenti prestigiosi di livello mondiale, la Selmer USA è stata una avventura affascinante, ma troppo breve! La ringrazio per avermi contattato e valorizzi il suo strumento!"
Al di lÃ* della strana enigmaticitÃ* del personaggio, mi son chiesto...ma in quante altre aziende produttrici di strumenti è accaduto qualcosa di simile? Per molti versi, è simile alla vicenda della B&S tedesca che non produce + sax (chissÃ* perchè...) eppure la strada intrapresa lasciava ben sperare...
Cinesi e gran parte del sud-est asiatico, oramai fanno di tutto...male? Migliorano ogni giorno di piu' e a velocitÃ* supersonica...meno di 10 anni fa, parlare di R&C significava parlare di strumenti di livello bandistico o poco piu': ora hanno ordini internazionali...tutto cambia, niente è eterno...veritÃ* e realtÃ* non coincidono mai...provare, provare, provare...
il mercato è una chimera e noi siamo i polli da ingannare/spennare...rimane la ns. sensorialitÃ*: non ci stanno distruggendo anche quella?