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Discussione: Che ne pensate delle scale?...

  1. #61

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    ... Non consiste nel suonare tutto linearmente ma introducendo note di approccio, note di passaggio ecc ecc. (sarebbe troppo complicato spiegarlo qui...).
    Ma un accennino, ino ino, Frank... la cosa m'intriga... potrebbe essere una soluzione per me.
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  2. #62

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da docmax
    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    ... Non consiste nel suonare tutto linearmente ma introducendo note di approccio, note di passaggio ecc ecc. (sarebbe troppo complicato spiegarlo qui...).
    Ma un accennino, ino ino, Frank... la cosa m'intriga... potrebbe essere una soluzione per me.
    Note di approccio:

    Se suoni una triade (es Do maggiore = DO - MI - SOL) puoi "approcciare" le note dell'accordo facendole precedere da

    a) la nota che si trova un semitono sotto a quella dell'accordo (anche se non è presente nella scala relativa)

    esempi

    1 - SI DO MI SOL
    2- DO MIb MI SOL
    3- DO MI SOLb SOL
    4- SI DO MIb MI SOL
    5- SI DO MI SOb SOL

    ecc.

    b) la nota che si trova un tono sopra quella dell'accordo

    esempi

    1 - RE DO MI SOL
    2- DO FA# MI SOL
    3 - DO MI LA SOL
    4 - RE DO FA# MI SOL

    ecc.

    c) la nota che si trova un semitono sotto e la nota che si trova un tono sopra quella dell'accordo

    esempi

    1 - SI RE DO MI SOL
    2- DO MIb Fa# MI SOL
    3- DO MI FA# LA SOL
    3 - SI RE DO MIb FA# MI SOL

    ecc.

    d) la nota che si trova un tono sopra e la nota che si trova un semitono sotto quella dell'accordo

    esempi

    RE SI DO MI SOL

    DO FA# MIb MI SOL

    DO MI LA FA# SOL

    RE SI DO FA# MIb MI SOL

    ecc.

    Ce ne sono altre con cromatismi vari, ma qui si chiedeva solo un accenno, quindi :alè!!)
    Tenore Selmer Mark VI
    Alto Cannonball Big Bell Stone Series
    Soprano Yamaha YSS 675
    Wind Control. Yamaha WX5

    My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
    Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/

  3. #63

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    perdonate l'ignoranza e/o la banalitÃ* del mio intervento, ma questo tipo di 'abbellimenti' mi pare li usasse anche Parker nel suo fraseggio, non è così?
    Contralto Borgani Jubilee Madreperla Argento
    Becco: OL STM 4* - King Equa tru - Rico 3
    Soprano Jupiter 547
    Becco: Van V16 S6 An. Rig.med 2,5 - Rico R.2

  4. #64
    Moderatore L'avatar di Isaak76
    Data Registrazione
    Jun 2008
    Località
    Monza e Brianza
    Messaggi
    10,660

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Mat
    Note di approccio:
    Acciaccature, appoggiature, mordenti? intendete questi abbellimenti?
    Soprano: Yamaha Yss-475II
    Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
    Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
    Vandoren V5 T35 & V16 T7
    WBS M2 7
    Tenore: Grassi Professional '86
    Otto Link STM 6*
    WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)

    La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
    Charlie Parker

  5. #65

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da Isaak76
    Citazione Originariamente Scritto da Mad Mat
    Note di approccio:
    Acciaccature, appoggiature, mordenti? intendete questi abbellimenti?
    No! Ritmicamente le usi come vuoi.

    Quando si parla di "note di approccio" ci si riferisce al fatto che le stesse vengono usate, non per la loro funzione armonica "verticale", quanto piuttosto per la relazione "orizzontale" che hanno rispetto alle note bersaglio.
    In altre parole queste note "funzionano" come tensioni, non perchè abbiano un certo rapporto verticale con l'accordo dell'accompagnamento, quanto piuttosto perchè la tensione che creano si risolve attraverso la melodia, che nel suo aspetto "orizzontale" si dirige verso una nota bersaglio, consonante rispetto all'accordo dell'accompagnamento.
    Tenore Selmer Mark VI
    Alto Cannonball Big Bell Stone Series
    Soprano Yamaha YSS 675
    Wind Control. Yamaha WX5

    My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
    Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/

  6. #66

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da just
    perdonate l'ignoranza e/o la banalitÃ* del mio intervento, ma questo tipo di 'abbellimenti' mi pare li usasse anche Parker nel suo fraseggio, non è così?
    Si e non solo. Anche gli artisti swing le usavano estensivamente.
    Tenore Selmer Mark VI
    Alto Cannonball Big Bell Stone Series
    Soprano Yamaha YSS 675
    Wind Control. Yamaha WX5

    My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
    Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/

  7. #67
    Visitatore

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    forse,emilio,sarebbe più corretto esporre il tuo pensiero così:

    chiunque può suonare dal grindcore metal al liscio il sax,il problema è farlo bene,e per questo è "umano" avere a che fare con uno stile solo...
    Beh, Ctrl, diciamo che possiamo mettere la faccenda pure in questi termini, ma con qualche "distinguo", che vado ad esplicitare:

    Passare dal classico al jazz o viceversa sul sassofono equivale ad aspettarsi che una cantante come la Maria Callas si metta ad eseguire improvvisazioni "scat" in stile Ella Fitzgerald o, al contrario, che una simil-Fitzgerald mostri di saper eseguire "La Traviata" esattamente come faceva la Callas. Sono due situazioni che mi sembrano piuttosto improbabili. O no?

    Se invece partiamo dall'ipotesi di un jazzista moderno sufficientemente "acculturato", allora dobbiamo presumere di trovarci in presenza di 1) un "alfabetizzato" musicale; 2) un buon "compositore istantaneo", altrimenti detto improvvisatore. 3) un individuo capace di controllare perfettamente la "componente ritmica", e quindi di far battere all'ascoltatore le manine e i piedini istintivamente.

    Costui, sempre in linea teorica, dovrebbe avere facilissimo accesso a molte frammentazioni "pseudo-jazzistiche" della musica moderna e contemporanea.

    Un esempio lampante delle trasmigrazioni tra il jazz e le sue "propaggini" è rappresentato dal Miles Davis, che negli ultimi 20 anni di attivitÃ* sperimentò varie possibilitÃ* alternative, ivi compresa la cosiddetta musica elettronica.

    Il discorso è ancora lungo, ma mi fermo qua per non annoiarvi.

    Per quanto riguarda le scale, ho dato un'occhiatina tempo fa al "Lydian Chromatic Concept Of Tonal Organization" del George Russell. E' duro da digerire, ma se volete c'è da divertirsi, ragazzi.

    Comunque, secondo me aveva ragione il grande Charlie Parker quando affermava: "Impara tutto quello che puoi sulla musica e sul tuo strumento. Poi dimentica tutto e suona come ti pare". Un concetto estremamente jazzistico... :D

  8. #68

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Mat
    Citazione Originariamente Scritto da just
    perdonate l'ignoranza e/o la banalitÃ* del mio intervento, ma questo tipo di 'abbellimenti' mi pare li usasse anche Parker nel suo fraseggio, non è così?
    Si e non solo. Anche gli artisti swing le usavano estensivamente.
    B Harris è conosciuto (oltre ad essere uno strordinario pianista ) per aver provato a codificare con una serie di regole il linguaggio bebop.
    quindi non ti sei sbagliato per nulla.
    come dice Mad Mat anche gli artisti swing attingono dalla stessa fonte.
    una quantitÃ* di musicisti straordinari sono stati suoi allievi o hanno appreso qualcosa dal suo sistema di regole.
    posso dire di averlo ascoltato durante un seminario ed è in grado non solo di cogliere alcune sfumature nel fraseggio ad esempio di Monk o di Powel ma anche di suonarle.
    per i sassofonisti è utilissimo se si desidera acquisire nozioni di teoria o tecniche di improvvisazione bebop, un po meno se si desidera acquisire una tecnica strumentale e di fraseggio.
    il suo metodo lo si trova in commercio e non solo.....
    ciao fra
    ps . credo di aver inserito parecchio tempo fa le regole cardine del suo sistema per l'utilizzo del cromatismo ora le cerco nel forum.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  9. #69

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    Ciao Clarsax!
    Io credo che le scale possono essere anche una banalizzazione del sistema musical-occidentale, ma dalle mie parti si dice che "le balle stanno in poco posto..." quindi se vuoi suonare bene, ed esprimere quello che hai dentro le scale sono un "mezzo tecnico" per arrivare a qualcosa.
    Per il workout io suono:
    - Scale maggiori e dominanti;
    - Scale minori melodiche e minori armoniche;
    - Scale esatonali (due...);
    - Scale diminuite.
    Il problema non è quante scale si fanno ma COME le si studiano...
    ...Non consiste nel suonare tutto linearmente ma introducendo note di approccio, note di passaggio ecc ecc. (sarebbe troppo complicato spiegarlo qui...).
    Poi per caritÃ* sarÃ* ultra codificato, standard, bebop, quellochetipare (scritto apposta così...)
    Ma che ci vuoi fare, a me piace...sarò uno che suonerÃ* mainstream e bebop per sempre forse, ma credo sia meglio che fare tanti giri di parole e fare i simil-critici musicali che suonano poco e niente...
    Frank.
    Bingo!! (secondo me!) :alè!!)
    Come le si studiano, secondo me l'approccio più tradizionale senza offesa lo trovo superato e sono propenso anch'io per il modo che hai accennato, è un metodo che ti prepara meglio alla costruzione delle frasi
    Quanto al Mainstream lascia perdere, questi sono discorsi di comodo e lasciano il tempo che trovano
    Ti sei "preso le tue responsabilitÃ*" riguardo alle scale che studi
    Per qanto mi riguarda, trovo abbastanza utili quelle contenute (e poi naturalmente sviluppate) nel volume degli studi modali della Berklee e, per quanto riguarda il regno delle pentatoniche, il volumetto di Ricker, specialmente lo sviluppo cosiddetto "inside" to "outside"
    Naturalmente la pentatonica in questione è quella più usata in ambito jazzistico e cioè C D E G A (pag 164 del Thesaurus)

  10. #70

    Data Registrazione
    May 2008
    Località
    Bologna, nella bassa però...
    Messaggi
    1,555

    Re: Che ne pensate delle scale?...

    Grande Mad!
    Non avrei saputo spiegare meglio la metodica "a grandi linee" di Barry. :yeah!)

    @ Doc: se ti va cerchiamo di fare un incontro-scontro-delucidativo-musical-mangereccio dove ti posso spiegare nel dettaglio il mio workout nonchè le prime fasi del metodo di Harris.
    Fai conto che dal 10 agosto sono in ferie... se ci sono dei concerti a Fano o nei tuoi dintorni ci si può vedere... ;)
    Frank.
    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

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