Ho fatto ieri una lezione "di prova" con Sandro Satta, al St. Louis. Iniziero' le lezioni regolari ad ottobre, ma siccome questa estate avro' un po' di tempo da dedicare allo studio ho pensato fosse saggio fare una lezioni per impostare al meglio il lavoro estivo.
Mi sono presentato con il contralto (che BTW mi ha messo a posto - aveva una vite un po' sregolata) e... beh, ci siamo conosciuti, gli ho detto che ero autodidatta, che leggo un pochino, che un po' improvviso, che magari alcune cose le so fare ma me le devo studiare un attimo - non e' che prendo uno spartito e parto in quarta... Lui ha detto "beh, vediamo questo" e ha messo su Blue Bossa, brano molto facile che pero' io non conoscevo. Dopo 5 minuti di studio lo suonavamo insieme su una base Aebersold, poi mi ha fatto arpeggiare gli accordi (altri 5' di studio) poi mi ha fatto l'analisi armonica - ripeto che il brano e' molto facile - e ha detto "Ora improvvisiamo"... e dopo altri 5 minuti improvvisavamo insieme sempre sull'Aebersold alternando 4 misure per uno! Uno spettacolo! Un grande. :half:
Quasi sicuramente trovero' il tempo di fare un'altra lezione prima della chiusura (Luglio) ma questa volta con il soprano!
E veniamo ai consigli che mi ha dato, che riassumo qui.
Il Londeix e' buono ma e' orientato alla musica classica. Per chi vuole suonare Jazz ci sono scelte forse preferibili. Me ne ha anche detto uno ma non trovo il foglietto dove me lo ero scritto. La prossima volta che lo vedo glielo chiedo di nuovo.
Il solfeggio parlato serve ma non poi cosi' tanto, e' piu' proficuo leggere direttamente con lo strumento. Dice che ci sono musicisti che sanno leggere e suonare a prima vista ma che hanno difficolta' con il solfeggio parlato.
Invece mi ha consigliato di studiare solfeggio ritmico, ma non gli ho chiesto un consiglio su un testo specifico. Se qualcuno conosce qualcosa condivida!
Ha infine consigliato caldamente di lavorare con il "Patterns for Jazz" di Jerry Cocker (come peraltro suggerito da fcoltrane in altro 3D).