che si goda tutti i benefici che si è meritato.
siano economici siano di altra natura.

Miles nel bene e nel male sceglieva i musicisti in base alla musica e al progetto che aveva in mente.(almeno questa è l'idea che mi sono fatto)
se ne fregava dei pregiudizi e dei manager. (al limite li cambiava ......i manager se rompevano troppo).
O Coleman nella vicenda che ho avuto modo di conoscere non è stato capace di mantenere le sue scelte artistiche privilegiando altro tipo di scelte che nulla hanno di artistico.
(nel senso che si è piegato al volere di manager e organizzatori).

in merito alle collaborazioni tra musicisti ho una idea un po' diversa.
non credo che il mondo musicale di Ornette sia un universo chiuso, al contrario credo che la musica sia prima di tutto comunicazione.
è chiaro che il più famoso sarÃ* anche il più ricercato , ma non vedo una collaborazione nel senso che il compositore sceglie la direzione e gli altri o la seguono o non se ne fa nulla.
più semplicemente ciascuno apporta il suo contributo e alle volte se tutto va bene si crea qualcosa di bello.
se mi si chiede chi buttare dalla finestra tra il percussionista ed il sassofonista , non ho alcun dubbio, ma non mi permetterei mai di ritenere l'uno meno musicista dell'altro.



per il resto concordo, anche se la coerenza la cerco non solo nella musica ma anche nelle scelte che stanno a monte...
ciao