Bah... io dico la mia se avrete la pazienza di leggere!
La globalizzazione ha fatto anche questo... danni e vantaggi.
I vantaggi erano quelli relativi all'importante ricavo che aziende come Yahama avevano. Oggi sappiano tutti che per costruire un sax non ci vogliono tutti quei soldi che chiede la Yamaha o la Selmer..., Ma sono qualitativamente migliori di quelli cinesi?... Migliori per cosa? Per qualitÃ* dei materiali? Tra poco non più... Migliori per qualitÃ* della manodopera?... Oramai non più... (tra l'altro vengono costruiti in cina)... Allora migliori per cosa? Restano ancora i migliori sicuramente per una serie di dettagli costruttivi, che piano piano scompariranno, anche perchè queste "vecchie" aziende hanno macchinari un po' datati per i quali i costi di manutenzione sono alle stelle.
La tendenza a livello planetario, e non solo per gli strumenti musicali, sarÃ* quella di una specie di compromesso, almeno per le aziende industriali, (non parlo delle artigianali che rimarrano tali e continueranno ad avere costi elevatissimi che si tradurrano in prezzi finali di vendita alti, solo per fare una tendenza direi inutile). Le aziende "cinesi" alzeranno il livello qualitativo dei materiali e specializzeranno di più la manodopera, aumentando leggermente il prezzo.... la Yamaha e le altre non potendo stare a guardare faranno altrettanto... ottimizzeranno la logistica di produzione evitando passaggi inutili e costosi, diminuiranno un po' la qualitÃ* dei materiali (senza darne la percezione ai più) e riposizioneranno i prezzi entro un limite ragionevole rispetto ai cugini cinesi (10/15%).
Quanto pensate potrÃ* durare il fatto che borse o abiti firmati prodotti nei paesi dell'est o in cina per poche decine di euro vengono poi venduti a prezzi allucinanti spacciati per made in Italy? Stessa sorte per Yahama!