Dopo essermi arrovellato le meningi per settimane sull'opportunitÃ* di confrontare il mio tenore MK VI con un R1 Jazz, finalmente mi sono deciso, ho preso una giornata di ferie e mi sono recato in quel di Quarna Sotto dopo aver preso appuntamento con il titolare della Rampone & Cazzani, un disponibilissimo Claudio Zolla. Il salto d'altitudine tra il lago d'Orta, Omegna, e Quarna è netto, ci si arriva dopo una serie di curve a gomito, dopo 8 KM di salite, a 809 mt. L'aria di montagna si sente tutta nei polmoni, a me abituato a vivere nell'inquinata pianura padana. Aria pulita che calza a pennello con le purissime tecniche di costruzione della fantastica produzione di Zolla e famiglia; produzione d'eccellenza artigiana d'altri tempi ormai qusi scomparsa del tutto. Un angolo di paradiso per gli appassionati. Un angolo di storia che sembra d'incanto ricreato dalle abili mani degli artigiani quarnesi. Claudio è persona schietta e seria, molto gentile e diponibile. StarÃ* con me dalle 9,30 alle 15, senza interruzione neanche per un panino. Persone così capaci, piene di passione per il proprio lavoro, negli ultimi anni ne ho trovate davvero poche. Appena entrato in azienda Claudio mi ha fatto accomodare in un'ampia sala piena di strumenti nuovissimi, appena usciti dalla fabbrica (che si trova accanto) splendidi nella loro varietÃ*, dai tenori all'altello, ai nuovi soprani in rame, all'alessofono. Una gioia per gli occhi di un malato di saxite acuta.
Ma veniamo alle prove sax. Ovviamente ho portato con me il mio MK VI 154xxx del 1968 e i due becchi che alterno: un Ponzol Super 110 ed mio ultimo acquisto, un Florida No Usa 7. Provo subito un tenore argentato con collo argento con il Ponzol. Non mi dispiace ma suonando subito dopo il MK VI mi sembra più scuro, famigliare quest’ultimo.
Claudio mi fa provare altri modelli tra cui quelli con chiavi e campana dorata che suonano Emanuele Cisi e Daniele Scannapieco. Ottimi modelli, leggermente più scuri di quello in argento. In particolare mi colpisce un modello che appartiene a Scannapieco, in ditta per delle regolazioni, che Claudio mi fa eccezionalmente provare.
Fantastico !!!
Se fosse stato in vendita, l’avrei subito comprato, a costo di chissÃ* quali sacrifici…
Prova e riprova, non riuscivo a convincermi, perché il Florida non mi soddisfaceva appieno sul Selmer, al contrario del Ponzol e sugli R1 Jazz, per contro, Florida Ok e Ponzol meno performante. Nonostante il suono grosso ed avvolgente l’R1 Jazz non riusciva a convincermi al 100% rispetto al MK VI (a me piacciono i suoni scurissimi). A quel punto, quasi sfiniti dalle varie prove (ho provato per curiositÃ* anche due bellissimi soprani il primo in rame dal suono particolarmente caldo-eccezionale) oltre ad un SML e ad un Conn 10M entrambi con un suono davvero originale con due Soloist, Claudio ha variato alcuni chiver su due modelli che avevo suonato per primi argentati (il base degli R1). Ha inserito un chiver placcato oro.
Da lì sono cambiate molte cose. Con il Florida e questo abbinamento l’R1 Jazz ha espresso il timbro scuro che cercavo, abbinato alla potenza ed alla ricchezza timbrica della prove precedenti. Quello che mi ha molto colpito, oltre a quanto citato, la facilitÃ* di emissione di questi sax e la comoditÃ* della tastiera sotto le dita, molto ergonomica. I tasti poi, assomigliano molto a quelli dei Martin; sembra di aver sotto le dita una comoda bottoniera.
L’ho subito preso. Un sax così non lo si lascia a Quarna….
Prima di vendermelo Claudio ne ha compiuto la registrazione finale in fabbrica dove ho potuto ammirare come lavorano lui ed i suoi artigiani. E’ un’esperienza che consiglio a tutti di fare.
Non capita tutti i giorni di vedere la costruzione di sax completamente a mano dalle viti alla campana (ho scattato anche alcune foto), come si faceva 50 e più anni fa. Ma credo che il successo della Rampone-Zolla si possa condensare in poche parole.
Grande passione nel proprio lavoro. Ricerca sui materiali sommata all’esperienza costruttiva di generazioni di artigiani. Grande attenzione alle esigenze dei musicisti e collaborazione con gli stessi. Non per nulla sempre più professionisti italiani e stranieri si sono avvicinati o lo stanno facendo, alla serie R1 JAZZ; artisti del calibro di Emanuele Cisi (Claudio mi ha regalato il suo ultimo disco. E’ davvero bellissimo) Daniele Scannapieco, David Brutti, Bergonzi (che possiede 3 soprani) ecc.
Ma ditemi voi dove trovate uno come Zolla (anche lui malato di saxite e jazzite acuta) che vi costruisce un sax fatto a mano con le incisioni che desiderate e dalle qualitÃ* così sorprendenti, nel 2009 e ad 1 ora e mezza da Milano?
Il giorno dopo a casa l’ho suonato e risuonato. Mi sembra sia giÃ* migliorato ancora un pochino. E’ una bomba!! Deve diventare come quello di Scannapieco….e lo diventerÃ*.