Grafton :saputelloOriginariamente Scritto da mario
Grafton :saputelloOriginariamente Scritto da mario
Alto Sax: Selmer SBA 43xxx\Selmer Soloist C*\Vandoren 3
O.K. Il Nous concordo perfettamente con te (ho un po' esagerato nelle mie affermazioni) ma è solo per tenere "tesa" la corda :ghigno: mi ricorre troppo spesso questa storia del suono freddo e impersonale e francamente non la capisco perchè la Yamaha ne è sicuramente a conoscenza della cosa (ci mancherebbe altro) e con tutti i mezzi a sua disposizione tecnologici ed economici vuoi che non risolva il problema? Forse il problema non c'è.
Se mi dai un tuo parere mi fa piacere.
ciao
Mario :BHO:
Ringrazio per la correzioneOriginariamente Scritto da eugene
a buon rendere :lol:
ciao
Azz... sono arrivato tardi per il mercatino, è giÃ* stato venduto stamattina.Originariamente Scritto da SalVac85
Grazie
Mario
Se leggi bene ho scritto che la caratteristica dell'impersonalitÃ* io l'ho rilevata negli strumenti di livello inferiore all'82, ovvero negli strumenti che fanno della facilitÃ* di emissione e di intonazione i loro punti di forza..nel 275 la motivazione è semplicissima : al dilettante interessa fino ad un certo punto avere un suono caldo, interessano di più l'intonazione e la meccanica e in questo lo Yamaha è imbattibile (facilita la vita allo studente come pochi altri strumenti).Originariamente Scritto da mario
Nel 62 il suono non è male, intendiamoci : è pur sempre un professionale..però trattandosi di un professionale entry level che fa del prezzo uno dei suoi punti di forza non abbiamo una lastra o una tamponatura come il fratello maggiore (il Custom).
Come molti prima di me hanno scritto, non è possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca...economicitÃ*, intonazione, emissione, suono tutti insieme è difficile averli ;)
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
Concordo con l'impossibilitÃ* della moglie...... ma non sul resto ,a mio vedere la meccanica
se giÃ* è buona nei modelli economici siamo a posto, la tamponatura altro punto focale o tiene o non tiene, perciò potrÃ* durare meno ma non pregiudicare il suono, rimane la lastra e la sua composizione ...io più in la non so andare ma voglio dire , con tutti gli strumenti a basso prezzo che troviamo sul mercato possibile che solo il yamaha abbia il suono freddo? Anche yamaha se vuole può trovare lastre a basso costo con suono caldo, oppure tutti i basso costo hanno il suono freddo ,o vogliamo parlare di esigenze di mercato e lasciamo stare il suono freddo . Premetto che io non ho mai avuto Yamaha e non sono un rivenditore,cerco solamente di farmi una ragione di queste affermazioni tutto quì.:BHO:
Beh no, solo che gli altri strumenti hanno difetti peggiori del suono freddo :lol:Originariamente Scritto da mario
Non ho capito perchè ti scaldi, per me siete liberissimi di comprare quello che volete :ghigno:Originariamente Scritto da mario
Hai chiesto tu opinioni, potevi dire che volevi solo opinioni favorevoli e mi sarei astenuto dal dire la mia ;)
Comunque sia, una lastra più è spessa e più costa.
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
Mi devo scaldare perchè è giÃ* freddo il suono :lol: cmq il prezzo della lastra è quello che influisce di meno ma per il resto ti do ragione se volevo giudizi favorevoli dovevo specificarlo.
Ciao :ghigno:
Parecchio tempo fa fui costretto a sciropparmi un certo numero di articoli scientifici del fisico americano A.H. Benade, uno che sulla fisica acustica la sapeva lunga, dato che dedicò quasi tutta la sua vita professionale a ricerche sui "woodwinds". Se ben ricordo costui, a seguito di una monumentale serie di esperimenti basati sulla rilevazione degli "spettri sonori", affermò in sostanza che l'influenza del materiale sul timbro di uno strumento a fiato cilindrico o conico a fori longitudinali è trascurabile. Occhio, ragazzi: stiamo parlando di rilevazioni oggettive, non di sensazioni auricolari. Il timbro di uno strumento pare che dipenda essenzialmente dalla sua forma e dalla sua accuratezza di costruzione.
Le pareti di uno strumento a fiato, secondo Benade, si comportano in sostanza come un corpo rigido, non vibrante. Ma anche volendo ammettere che non sia precisamente così, non possiamo dire che i ricercatori universitari sono dei cretini. Pertanto, tagliando la testa al toro, vogliamo dire che il materiale influenza il timbro per un 2%? Facciamo un 5%? Non di più, però. Simili percentuali di variazione (e anche di più) sono facilmente raggiungibili sostituendo, per esempio, bocchino e/o ancia.
Quanto sopra esposto è confermato, a titolo di documentazione sintetica, da questo articoletto relativo al flauto dolce, ma estensibile a tutti gli strumenti a fori:
http://dblog.flautodolce.it/2009/02/iv- ... 5809560000
Come vedete, c'è un costruttore di flauti che si è subito "inalberato". Alla fine, però, anche lui è costretto ad ammettere che l'influenza del materiale è "secondaria".
Mi scuso con i Moderatori per questo OT. In compenso ho evitato di aprire una di quelle solite discussioni "faziose" e non molto utili, perchè poco serene. Se lo ritengono, possono tranquillamente cancellare questo post.
In meccanica "corpo rigido" ha un significato... "non vibrante" ha un altro significato.
Io non so che esperimenti ha fatto il tipo... ma lo strumento quando ci soffi dentro: vibra! Che poi siano vibrazioni a frequenze che noi non percepiamo è un altro discorso...
Il discorso sul materiale è sempre quello: è la "massa" e la disposizione delle fibre all'interno della "massa" che hanno influenza sul suono... Quando consideri una "massa" ti viene anche da considerare la densitÃ*...
Sai che in un materiale più denso le "vibrazioni" (...) si diffondo più velocemente e viceversa.
Sinceramente non so quanti anni fa' questo A. H. Benade ha fatto i suoi esperimenti... comunque non sono convinto che i suoi esperimenti non siano validi.
C'è da dire che la lastra di uno strumento a fiato (ottone o legno che sia) è stratificati!
Diciamo che in con il tempo le dislocazioni all'interno della lastra metallica con il tempo tendono a spostarsi e distribursi in un "modo" "energeticamente" più stabile.
Da ricorda che generalmente, limitatamente ai materiali impiegati per le lastre: quando la densitÃ* sale (per esempio da ottone ad argento massiccio) la "resistenza meccanica" diminuisce... l'argento massiccio non è tenero ma non è resistente come l'ottone (l'oro è un'altro buon esempio)... Quindi bisogna inspessire la lastra per non incorrere in deformazioni.
Il discorso è complicato perchè esistono anche leghe più dense e molto più "resistenti meccanicamente" però in quel caso c'è il rischio che diventino poco lavorabili: prova immaginare un sax con la lastra in inox: come la lavori!?
Studio abbastanza inutile, l'aveva giÃ* affermato l'inventore del sax ;)Originariamente Scritto da emiliosansone
Io personalmente ritengo che la lastra, dato che vibra, influenza il sono dato che produce onde sonore che si sovrappongono tra loro. Ovviamente, è la mia opinione e l'unica prova che ho è che suonando 4 o 5 strumenti diversi con lo stesso setup ottengo 4 o 5 timbri diversi.
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
Qui si parlava della scelta tra due modelli di sax, segnatamente Yas 23 e Yas 275...cerchiamo di tornare On...
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
Accolgo volentieri l'invito di MBB. Anche perchè vedo che è giÃ* partita un nuova "crociata". Per caritÃ*, gente: piantiamola qua! Aggiungo solo che "l'uomo dagli studi inutili" ha pubblicato per circa 40 anni sul "Journal of the Acoustical Society of America". Ha elaborato vari e complessi procedimenti matematici sul dimensionamento dei sistemi vibranti (non solo strumenti a fiato) e sullo studio delle relative perturbazioni, ed è stato attivo fino alla sua morte, avvenuta nell'87. Alcuni lavori sono stati pubblicati postumi. Per chi si volesse informare più in dettaglio, ecco un riassunto delle fatiche di questo "inutile":
http://ccrma.stanford.edu/marl/Benade/
Tornando in topic,
Mario: c'è un annuncio su barattomusicale.com, riguardante un YAS 62 dichiarato usato per solo 3 mesi, a 900 euro trattabili. Vedi se ti può interessare. Purtroppo non è un 62S.
Tzadik: ti faccio umilmente osservare che in Meccanica si attribuisce la denominazione di "corpo rigido" a un oggetto indeformabile. Se un oggetto è per definizione indeformabile non può avere neppure deformazioni elastiche. Se non può deformarsi elasticamente, mi spieghi come diavolo fa a vibrare? E' evidente, perciò, che un "corpo rigido" è anche "non vibrante".Originariamente Scritto da tzadik
Ok, Moderatori: la pianto sul serio. Vi prometto che non interverrò più su questo argomento. (Però è un peccato... un così bel forum sul quale si accendono così spesso inutili risse per futili motivi...)
Visto che ti piace la fisica, ti consiglio : http://it.wikipedia.org/wiki/Ernst_Chladni da cui cito :
Chiudo anche io l'OT e pure la discussione."Per piastre dello stesso materiale, della stessa forma e che producono le stesse figure di Chladni, le frequenze di vibrazione sono direttamente proporzionali al loro spessore e inversamente proporzionali alle loro superfici".
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)