Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
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Detto da bassista (lo suono un giorno si e l'altro pure...): i sax bassi di IW sono pessimi. Non credevo nemmeno che quelle ciofeche arrivassero a costare 15.000 dollari! A mio parere quello che fa IW è assolutamente contrario alla mia idea di sperimantazione: prendono un sax blasonato (nel caso del basso, il mitico buescher True Tone), lo copiano e ci applicano una meccanica pseudo-moderna (che va fuori registro ogni 15 minuti in media!). Questa non è innovazione, questo è plagio! Considerato poi che un buescher vero costa attorno ai 6.000 dollari e suona in modo assolutamente incomparabile ed è anche bello robusto...
Al tempo, David...

Non essendo un bassista, non sono in grado di contestare le tue affermazioni, ma mi pare che ci sia stato un equivoco:

La ciofeca alla quale ti riferisci dovrebbe essere questa:
http://www.internationalwoodwind.com/inv06basssax.htm
che viene commercializzata a un prezzo ufficiale di 11.000 dollari.

Io invece mi riferivo a quest'altro, sempre della IW:
http://www.internationalwoodwind.com/inv06basssax2.htm
proposto a 15.000 dollari ufficiali e "scopiazzato", a quanto mi pare di vedere, dal Selmer SAII.

Non so se pure quest'ultimo secondo te sia una ciofeca, ma nell'ipotesi che questo strumento sia migliore del suo parente "più vintage" c'è da considerare che sulla carta si dovrebbero risparmiare un bel pacco di soldi rispetto al Selmer.

Per quanto riguarda i tubax, da quanto riferisci, si può anche supporre che quel progetto al momento non è ulteriormente migliorabile, se i suoi limiti timbrici derivano dal canneggio "esile". O lo si accetta così com'è, o si opta per il tradizionale contrabbasso.

Per quanto riguarda più in generale la ricerca, la mia modesta opinione è che non c'è niente di male a copiare. Tutti coloro che intendono proporre al mercato dei prodotti giÃ* esistenti risparmiano tempo e denaro se partono da risultati positivi giÃ* conclamati. Nessun imprenditore parte più dal classico "foglio di carta bianca", a meno che non si tratti di un nuovo oggetto non ancora esistente. L'importante è che poi non ci si "culli sugli allori" e si continui a migliorare, se possibile, il prodotto costantemente. Come d'altra parte hai affermato anche tu.