Ciao a tutti!
Come avevo anticipato in un precedente post volevo segnalarvi qualche novitÃ* presente al musik messe a francoforte, fiera mondiale degli strumenti musicali!
In questi giorni pensavo come buttare giù qualcosa di sintetico e immediato senza perdermi troppo in descrizioni, prove etc... quindi pensavo ti fare un po' a blocchi, e se qualcuno vuole qualche info specifica cercherò di essere presente nei prossimi giorni sul forum per rispondere.
Nota: queste sono mie considerazioni personali e non solo, eravamo in 3 sassofonisti a provare tutti gli strumenti citati, tra cui un mio amico professionista che ha suonato anche in qualche contesto europeo, un altro ragazzo che suona regolarmente in varie formazioni ed io che suono da ormai 15 anni e mi occupo di recording studio, molte considerazioni nascono da un confronto a tre.
Oriente: Taiwan, Cina, Vietnam e Corea quest'anno hanno portato in fiera molti strumenti di cui alcuni sorprendenti per qualitÃ*, timbro, tono, intonazione e meccanica. I migliori in assoluto sono i Taiwanesi, forti di un'esperienza di ormai 60 anni producono strumenti di qualitÃ* eccelsa, strumenti professionali sotto tutti gli aspetti. Parlando con i costruttori si è appreso che sono una dozzina le aziende che costruiscono e non sempre sono le stesse che assemblano. Assemblare non vuol solo dire mettere insieme campana e fusto ma anche scegliere le molle, i tamponi etc...
I migliori in assoluto sono i Paul Mauriat (anche se quest'anno avevano solo un paio di strumenti eccezionali fuori quota), i Cannonball, i System54, e appena sotto i Chateau.
Dei Mauriat in particolare hanno "spaccato" un baritono slaccato e verniciato lucido il PMB-3000UL con un suono immenso e profondo attacco veloce, corpo su ogni nota e una meccanica veloce e precisa. Tra gli alti il migliore in assoluto è risultato il PMXA-67RX, suono sempre grosso, tanto volume e soprattutto una meccanica veramente naturale, tutto lo strumento si suona senza sentirne il peso, senza dover porre attenzione sulle chiavi per trovare la giusta posizione. La finitura è un piacere per gli occhi e ogni dettagli è curato alla perfezione. L'ho provato con i neck Serie VI, su questo modello il serie VI è il neck standard. I Cannonball sono delle macchine da guerra, solidi e dal suono centrato e preciso, difficile sbagliare con uno strumento del genere. Abbiamo provato in particolare l'hot spur, il modello Gerald Albright e il vintage. Ogni strumento ha un suono tutto suo, il primo è moderno come sonoritÃ*, il secondo è sempre moderno ma con una punta di aggressivitÃ* e un'espressione superiore, canta che è una meraviglia, il vintage è decisamente più scuro senza però perdere quella precisione e ricchezza di armonici che accomuna tutti e tre. Personalmente ho il modello alto slaccato da ormai un anno e posso dire di essere molto soddisfatto dell'acquisto, è molto più pronto del mio MKVI, il suono è molto diverso, inoltre il cannonball viene con 2 neck di cui uno con il foro sotto, questo comporta una minima maggiore resistenza e un suono più rotondo su tutto il registro, soprattutto 2° ottava e altissimo. I System'54 sono un po' la novitÃ*, quest'anno gli abbiamo fracassato le p. a forza di provare i 2 baritoni che aveva, uno finito vintage ed uno bare brass (senza laccatura) il secondo vince per attacco e suono interessante, più ricco di armonici. Il vintage era un po' più fermo, nel senso il suono diventava interessante dopo aver raggiunto un po' di volume. Ritornando al primo lo avrei portato subito a casa, il prezzo era ottimo, sui 3000 dopo un po' di trattativa. Rispetto al baritono Mauriat il volume era forse minore ma come ricchezza timbrica siamo lì, non so il costo del Mauriat ma direi che sia decisamente superiore! La Chateau fa ottimi strumenti, abbiamo portato a casa un baritono nero con finiture oro ad un prezzo interessantissimo (trattativa all'ultimo minuto).
Ho lasciato fuori la Maxtone ma anche lei è cresciuta, ho suonato per 20 minuti un tenore sempre bare brass con immensa soddisfazione, ottima risposta e ottimo suono, suono corposo su tutto il registro.
Quest'anno non era presente la Just-Music, purtroppo, direi strumenti molto interessanti a livello di system'54 e Mauriat con un prezzo ancora più contenuto (almeno per i prezzi che ricordo dall'anno scorso).
Una nota particolare va alla linea intermediate della Paul Mauriat, la Sonicson. Gli strumenti presenti in fiera erano tutti ottimi (a parte un soprano un po' trascurato), purtroppo ci abbiamo passato solo una mezz'oretta ma sicuramente meritavano più attenzione. Il ragazzo che gestiva lo stand era americano ma risiedeva a Taiwan e si occupava del testing degli strumenti in fabbrica, in breve ci ha parlato dei Sonicson NON come una linea "inferiore" ma più come una linea parallela per entrare nel mercato studenti, quindi meno costosi. Ho personalmente preso un contatto con questo ragazzo in quanto mi ha accennato alla possibilitÃ* di farsi spedire qualche Sonicson (e forse qualche Mauriat) direttamente dalla fabbrica dove escono, ho provato un alto e tenore Black Coffe e un silver molto interessanti e soprattutto un alto e tenore con una finitura improbabile (allegherò foto) ma dal suono strepitoso. Tra l'altro un ragazzo mi ha prestato (prima lavato) il suo jody jazz classic, con spoiler e senza, ottimo bocchino!!!
Dalla Cina si è visto un notevole incremento della qualitÃ* degli strumenti ad un prezzo sempre molto basso, vi segnalo giusto un paio di produttori che si sono differenziati: J & J Beijing oustanding Jing Jing (buoni strumenti sui 200 euro) unica pecca poca ricchezza armonica ma timbro decente e dotati di buona espressivitÃ*, decisamente meglio dei famosi DixonDeluxe con cui ho iniziato a suonare io 15 anni fa, per non parlare del prezzo. In particolare gli alti erano ben finiti e i vari modelli presentavano timbri differenti simili alle copie a cui si ispiravano (selmer, yamaha etc...). Un'altra marca molto buona è la Grand Prix, appena visto il nome siamo passati avanti poi al secondo giro ho voluto darci una soffiata e ho scoperto avere una buona vibrazione. Buoni anche i Cadeson, suono un po' magro ma decisamente un lusso per chi inizia, anche loro curati nei dettagli. Ottimi i Mercury di cui ho preso un baritono, praticamente una copia di un selmer ma con il doppio braccio sul C - B - Bb e A. Il bocchino in dotazione suona ma è molto stretto, lo strumento suona e risponde bene, è intonato e ha un buon suono da baritono, devo portarlo a fare mettere a posto e devo dotarlo di una buona imboccatura ma l'affare è stato fatto, 650 euro dopo due giorni di trattative e una palpatina amichevole alla ragazza dello stand ;-)
In generale le aziende cinesi realizzano ottime copie, quelli che proprio sono scarsi hanno un suono afono, ogni nota è sparata, non esiste controllo sullo strumento, altri invece hanno meccaniche poco curate, molle un po' dure e un po' lente e soprattutto registrati poco bene. Loro comunque sono molto orgogliosi del loro lavoro, alcuni raccontano che ogni anno migliorano la linea di produzione e che nel loro paese ogni anno moltissimi ragazzi si avvicinano al sax, insomma ci credono e secondo me tra qualche anno arrivano!!!
Il miglior strumento?
Abbiamo passato un po' di tempo con Mr Inderbinen e i suoi sax, in particolare l'alto. Il papÃ* costruttore di questi sax è svizzero, è un signore dall'aspetto giovanile, occhi azzurrissimi, abbronzato e sempre con la battuta pronta, è stato piacevole parlare e scambiare due chiacchere, vi dico i punti salienti: produce circa una 20 di sax all'anno, la lista di attesa è di 18 mesi, il prezzo va dai 6700 dell'alto a salire per il tenore (non ricordo esattamente). Lo si va a prendere da lui in svizzera (almeno per noi italiani) e te lo può finire di registrare presso di lui secondo le tue esigenze. Inderbinen esegue anche lavori di restauro su vecchi vintage pregiati e su chiver, volendo si può anche prenotare e andare una giornata intera presso il suo studio per eseguire la modifica o riparazione, non abbiamo chiesto la tariffa oraria!
Ma come suonano? Bene, anzi benissimo, l'alto canta che è una meraviglia, suona da solo, la meccanica è all'altezza di tutto lo strumento è ben simile alle ottime meccaniche taiwanesi, azzardo, sembra il meglio tra la meccanica dell'ottimo yamaha custom all'ottimo sax taiwanese. Nonostante l'aspetto vintage il suono è moderno ma con la ricchezza armonica di un vecchio sax. Questo sax non è un MKVI, oserei dire che sia l'evoluzione. Faccio un breve paragone per rendere l'idea, il MKVI ha un ricchezza di armoniche notevole ma queste non sono allineate e da qui deriva il suo classico sound, nell'Inderbinen avviene l'allineamento, la centratura, chiunque ha provato il sax ha tirato fuori il suo suono, ognuno aveva la propria voce e secondo me questo è l'aspetto più interessante di tutta la faccenda! Vale 6700 euro e 1 anno e mezzo di attesa? Se sei un professionista direi proprio di sì, diversamente lascerei stare! Personalmente se li avessi in più da buttare potrei anche pensarci ma sarebbe una voglia, non avrebbe senso. Comunque a mio avvio lo strumento è veramente immenso, tra i vari costruiti a mano è sicuramente il meglio finito e come sonoritÃ* è decisamente un passo avanti, è divertente suonarlo, ogni registro risponde immediatamente, non esiste una nota "dura" o che suona meno!
Tralascio volutamente le marche che tutti possiamo provare: yamaha, selmer buffet, yanagisawa, Keilwerth, R&C, jupiter etc...
Ah, ho provato Wisemann, Antigua, Venus etc... nella media, per chi inizia proverei anche altro, se qualcuno importasse i Sonicson sarebbe come per un neo patentato girare in Golf anziché in Panda (tutto il rispetto per i pandisti).
Una nota: Borgani, gli strumenti sono esteticamente belli e suonano bene, forse non personalissimi ma meritano l'attenzione!
R&C aveva dei soprani nuovi, almeno che non ho ancora visto in giro, uno con il corpo bronzo e chiavi silver, molto bello e uno corpo silver opaco e chiavi in oro, bello pure quello! Bello l'altello, c'era un bravo sassofonista americano a provarlo, bello strumento. A mio avviso mi permetto di dire che le finiture posso essere migliori e che la meccanica può essere migliorata ma non vorrei fare polemiche visto che in molti lo suonano con estrema soddisfazione, per esempio le meccaniche taiwanesi a mio avviso sono più fluide e pronte.
In conclusione: gli strumenti taiwanesi fanno un po' da padrone per il loro eccezionale rapporto qualitÃ*/prezzo, Paul Mauriat in particolare fa un po' il grosso, il loro rappresentante taiwanese con cui ogni anno parliamo si interessa molto ai pareri del pubblico che prova i suoi sax e sta puntando ad un marketing aggressivo alzando i prezzi e sfruttando endorsement +o- famosi, però ha dalla sua la qualitÃ* che su alcuni modelli è veramente eccelsa. I Cannonball prendono piede, ho sentito diversi dire di averne uno in casa,
Gli italiani dicono la loro e sentivo commenti entusiasti anche da musicisti stranieri, piace molto il fatto una piccola azienda italiana come la R&C produca strumenti professionali!
La Selmer a mio avviso è sovraprezzata, gli strumenti suonano e hanno fatto la storia ma se qualcuno vuole un sax professionale con un suono diverso può tranquillamente guardarsi in giro e non rimpiangere il marchio francese risparmiando pure un millino!
Keilwerth va benissimo, bel timbro, in particolare sul tenore silver opaco con chiavi oro (e bocchino Jody Jazz DV, musicista Abraham Burton), suono grossissimo, volume mai sguaiato, peccato per il prezzo!
Consiglio di venire a Francoforte a chiunque sia amante del sax, minimo consiglio 2 giorni e con 200 euro circa si fa viaggio, vitto, alloggio e ingresso fiera, quindi tutto alla portata, se poi uno ha dell'extra al sabato gli espositori vendono gli strumenti i quali si possono prenotare dal primo giorno di fiera, gli affari non mancano!!!
Qui ho selezionato alcune foto che possono interessare, ci sono i sax citati e qualche scorcio di fiera!
http://www.digitallcube.com/musikmesse2009/
Scusate il post lungo, spero sia apprezzato!
Ciao > Mancio