Infatti non ho detto che sia un cattivo negozio: dico soltanto che offre una visione estremamente parziale sul panorama attuale che è molto variegato e che oltre le marche che fanno "trend" ci sono tantissime marche altrettanto valide. Siamo sempre da capo: chi specula vuole inculcare al mondo (soprattutto al mondo accademico) l'idea che esista un'unica soluzione, un'unico setup, un unico modo di suonare, quando invece la scelta di uno strumento è un fatto personale e varia da individuo a individuo: magari a me suona bene il manico di una scopa made in indonesia mentre un altro preferisce un vintage.Originariamente Scritto da Aktis_Sax
Inoltre, se posso esprimere un parere personale, mi sta molto sulle scatole il fatto che daminelli, come molti altri negozi, eviti a piè pari le marche italiane che a mio parere sono molto competitive, quasi snobbandole come fossero prodotti di serie b: ovviamente è una loro scelta ma io sono libero di criticarla.