Non è "cultura microfonista"... è questione di sapere come ottenere certe sonoritÃ* in determinate condizioni...

Io faccio 50/60 concerti all'anno, in diversi ambienti: teatri, auditorium, chiese, capannoni, all'aperto... Il suono "naturale" del sax è decisamente difficile da riprendere... per farlo hai bisogno di cose parecchio costose...
In sostanza, il suono del sax... in certe condizioni, non può essere soltanto curato "sul sax", ma va curato anche "esternamente al sax": non necessariamente tutti lo capiscono... quante volte ci è capitato di sentire un concerto jazz e alla fine del concerto: "bello ma che suono di merda"...

Io ho visto Lee Konitz rifiutare la "riamplificazione" per causa di service non all'altezza (fonici e materiale) (e non si sentiva il contrabbasso)...
Ho visto un concerto di Pharoah Sanders dove c'era un feedback ogni 43 secondi di media (e non c'era nemmeno un microfono a condensatore sul palco) e dove non si sentiva il contrabbasso...
Capisci che anche in certi casi... i professionisti si sbattono... poi sta a ognuno di noi, capire se è giusto!
Il tuo suono può essere bello o puoi percepirlo bello nel raggio di 2 metri... ma se a 20 metri è una merda, uno deve farlo notare!