qualcuno del forum conosce questo testo ?
ciao fra
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ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
si avevo letto su questo forum di Trane.
e mi ero espresso in proposito.
(E' noto che il Musicista utilizzasse tutti i metodi che trovava in commercio....)
quello che non capisco è se questo testo nasce per sassofono o per altro strumento.
ciascun esercizio non prevede pause.
quello che mi chiedo è: un musicista classico utilizza setup particolarmente semplici per suonare ciascun esercizio con una unica emissione.
o lo scompone in frasi a proprio piacimento?
(senza compromessi con il suono)
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
No Fra, qui non stiamo parlando di un metodo convenzionale dove l'autore chiede espressamente che l'esercizio sia svolto in questo o in quell'altro modo. Affrontare un esercizio di questo testo con un unica emissione significa (oltre ad avere una capacità* polmonare da far rabbrividire un apneista) essere una cosa sola...un notarolo.
Se ci si concentra sulle note si finisce per dare attenzione solo a quelle ed è proprio la direzione opposta a quella segnata da Rascher, che lascia lo studente (lui dice "...the intelligent student") libero di eseguire gli esercizi a proprio piacimento. Questo nella convinzione che per uno studente, solitamente l'esercizio tecnico altro non è che un qualcosa compreso tra un inizio e una fine.
Rascher invece punta a stimolare lo studente, suggerisce alcune possibili intepretazioni, ma lascia libero lo studente di esprimere la propria creatività e il proprio gusto, non a caso non inserisce nè le misure, nè le alterazioni in chiave, in modo da lasciare la massima libertà all'esecutore "intelligente".
Non a caso afferma alla fine che per lo studente "...to be a musician is his goal, not an acrobat with fingers".
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
ed infatti io e l' inglese non andiamo daccordo :lol: .
credevo (considerando Rasher un autore classico) che il testo andasse eseguito come era scritto.( ed infatti ero molto perplesso).
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
si può trovare in commercio?
Tenore:R&C R1 Jazz AGU
Spectruoso 280; ultimate ligature, cap e ance 3,5 FL
Soprano dritto: R&C R1 Jazz Solid Bronze SB
Jody Jazz HR 7*, ultimate ligature, cap e ance 3 FL
http://www.myspace.com/jacopoalbinimusic
I 158 studi sono un testo favoloso quanto indispensabile. E' un pò l'Hanon del sassofonista. Mi spiego: il metodo è concepito per affrontare passaggi difficili soprattutto su arpeggi-scale complessi (diminuiti e semidiminuiti e molto altro ovviamente).
Gli esercizi inoltre non vanno praticati secondo il modello nel quale sono presentati, ovvirosia con una successione di crome senza pause, bensì vanno praticati utilizzando i 34 modelli ritmici esposti all'inizio i quali a loro volta vanno combinati con le 10 articolazioni proposte dall'autore. Ogni studio quindi può venire moltiplicato per un'infinità di varianti ritmiche e di articolazione.
Inutile dire che i benefici che se ne possono trarre sono davvero notevoli: uguaglianza e pulizia nella diteggiatura, flessibilità ritmica e di articolazione, omogeneità* del suono etc...
Per quel che riguarda le respirazioni, essendo un metodo di tecnica "pura" l'autore non prevede respiri in quanto, quando se ne avrà necessità, si potrà respirare liberamente prendendo un respiro su uno o 2 quarti di pausa. Inoltre, una volta che si sarà acquisita una buona tecnica e una buona omogeneità* di suono si potrà passare allo studio di respirazioni brevi che non interrompano il flusso ritmico dei suddetti esercizi.
Il suddetto può essere un completamento dello uno studio giornaliero delle scale maggiori e minori e degli arpeggi.
Dimenticavo: il metronomo è d'obbligo
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
ciao a tutti,
e' un po che non faccio visita al sito sono stata via per lavoro ma adesso...devo assolutamente riprendere a suonare seriamente.
grande, anche io lo vorrei chi me lo passa?
Sappiamo bene che le vie di muli e torrenti sono infinite ma ovviamente non sono legali.
Si trova in commerico ad un prezzo decisamente popolare: 158 Saxophone Exercices - Sigurd M. Rascher .
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
Ciao ho comprato ieri il testo in questione e penso che mi arrivi tra una decina di giorni....psero da solo di capirci qualcosa.....
dal 1 al 22 accordi diminuiti (4 note)
dal 27 al 44 aumentati. (4 note)
dal 49 al 88 settima.
dal 89 al 98 minori settima bemolle quinta.
dal 109 al 118 minori sesta .
dal 119 sino al 128 minore settima bemolle quinta.
ps . ne manca uno
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
E' una settimana che studio il metodo, per adesso sono al secondo esercizio e devo dire che è veramente tosto...richiede molta concentrazione e calma ma alla fine di ogni sessione di studio (che per me non dura più di un ora......rischio l'esaurimento) ti senti di aver qualcosa in più.
Domanda agli esperti del forum: le alterazioni (diesis e bemolli) visto che non sono indicati in chiave vanno eseguiti solo qualdo indicati nella partitura?
li suonerai così come sono scritti.
l'orecchio ti sarÃ* d'aiuto ed infatti suonando intervalli di accordi incontrerai sempre gli stessi.
se qualcosa cambia vuol dire che stai leggendo male. :lol:
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Grazie mille, infatti te ne accorgi subito quando sbagli qualche nota.....mi sto appasionando a questo metodo!!!!
A seconda di come lo si affronta può diventare una tortura cinese (quindi abbandonato dopo poco), un valido metodo per lo scioglimento delle articolazioni "difficili" (applicazione con costanza e varietÃ*) o un eterno manuale/vadevecum per arpeggi e saliscendi di sorta nonchè compagno fedele per anni e anni e anni e anni e anni e anni e anni e anni e ann...
Da sottintendere che il mio non è un aut-aut ma un vel-vel! Per l'appunto per me è ognuna di queste cose! Indispensabile però consiglio è essere costanti nell'esercizio, vari nell'esecuzione (anche nella scelta degli esercizi, prendete pure dei numeri a caso nel volume se avete abbastanza coraggio voglia di applicarvi, tanto la velocitÃ* all'inizio non è il fattore fondamentale) e soprattutto flessibili nell'uso stesso del metodo...
Non veneratelo come il Corano, ma nemmeno schivatelo e trascuratelo come l'autobiografia di Kennygì; non buttatevici solo perchè avete sentito che Coltrane ci passava le giornate: non vi farÃ* diventare Coltrane; alla fine è solo un metodo come tanti altri, ma tra gli altri ha qualche marcia di utilizzo in più! Solo che per ingranarla l'unico fattore utile è il saxofonista stesso! ;)
Ah, sì, è stato scritto per saxofono giÃ* premeditatamente, essendo stato Rascher un noto esponente del saxofono Classico (nonchè uno stronzone che faceva cinque ottave con un contralto! :lol: ), però direi che data la versatilitÃ* intrinseca è applicabile a qualunque strumento si voglia.
Bella storia.
Alto Grassi Prestige
STM 8* met, Rico 8
LaVoz Hard-issime, Rico 4
Tenore Selmer Mark VI '73 DELAC
Rag ER-1 7*, Dukoff M6 *115 rework(?)
V16 5, Rico d'ogni tipo 4
°Smokin' sax all life long just leaves you bad cough and a mad Blues thirst...°
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