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Discussione: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

  1. #31

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    ed infatti non vi è alcun problema solo una diversitÃ* di vedute.
    nel cercare questi requisiti minimi intendevo solo ribadire che tutto dipende da cosa si ritiene preminente.

    ritengo poi che alcuni argomenti siano tenuti in pochissima considerazione (anche tra professionisti affermati).

    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  2. #32
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    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Vorrei ricordarvi che i punti sui quali si sta discutendo non sono finalizzati al solo neofita, ma anche a coloro che hanno una certa esperienza, anzi il discorso è proprio improntato sulle capacitÃ* percettive nel giudicare un Sax a primo acchito, quindi non ricamate troppo su discorsi ovvi, è logico che un neofita debba farsi aiutare da qualcuno con più esperienza, nessuno nasce "imparato"!

    Quando presi il mio primo Sax l'unico Metodo che mi prefissai fu quello di eseguire un bella scaletta, che il timbro di voce mi piacesse e la meccanica fosse confortevole, il tutto sotto l'occhio attento del mio Maestro.
    Ora, se dovessi ritornare indietro, sicuramente riprenderei lo stesso strumento, ma avrei un'occhio di riguardo all'Intonazione (che all'epoca non sapevo manco cosa fosse), alla fluiditÃ*, silenziositÃ* ed ergonomicitÃ* delle chiavi (cosa che in parte giÃ* feci) e cosa più importante provare più modelli di Sax assieme (anche questo giÃ* feci, ma sarebbe utile provare strumenti di Medio, alto e altissimo livello), questo aiuta molto a capire l'effettiva qualitÃ* dei materiali, certo occorre un'occhio molto attento, ma d'altronde la scrupolositÃ* e la meticolositÃ* in certe scelte è d'obbligo.
    Soprano: Yamaha Yss-475II
    Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
    Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
    Vandoren V5 T35 & V16 T7
    WBS M2 7
    Tenore: Grassi Professional '86
    Otto Link STM 6*
    WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)

    La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
    Charlie Parker

  3. #33
    Visitatore

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    reqisito minimo =
    - un bel riparatore/artigiano, con almeno 10 anni di esperinza nell'ambito saxofonistico, con almeno un corso di fomazione per ogni marca di sax,
    - un sax,
    - un manuale del piccolo chimico;

    e vi faccio vedere io che esce dal sxofono...le fiamme!!!!
    :yeah!) :lol: :lol: :saxxxx)))

  4. #34
    Visitatore

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Citazione Originariamente Scritto da salsax
    ma voi pensate sul serio che un principiante che deve comprare un sax senza averne mai visto e tenuto in mano uno , sia in grado di valutare i requisiti che voi dite ????
    questi li può apprezzare un sassofonista dopo anni di studio e a quel punto non gli servirÃ* certo un sax cinese.
    a questo punto dò ragione al Nous ,
    perdonami emilio , ma ci sarÃ* un motivo perchè i professionisti preferiscono spendere parecchi soldi per selmer , yanagisawa , r&c , yamaha.... , e non suoneranno mai in un concerto con trevor , comet , indocinovietnamsax .... :saputello
    Caro Salsax: non dubitavo che avresti dato ragione al Nous (chiedo scusa ai Moderatori per questa battuta). Ti faccio solo rilevare, ancora una volta, ma è l'ultima, che in questa discussione mi sono riferito al piano fisico-tecnico dello strumento generico, e non a una marca particolare. L'artista, comunque, è in grado di cavare buoni suoni anche da uno strumento mediocre. A me è capitato di ascoltare dei saxofonisti ambulanti (in Francia) che suonavano benissimo con strumenti sconosciuti e rabberciati. Viceversa mi ricordo di un baritonista (sempre in Francia) che sfoggiava un Selmer nuovissimo ma faceva solo finta di suonare. In pratica sto dicendo che non è lo strumento a fare il musicista, ma è esattamente il contrario. Ma non è questo l'oggetto del topic.

    Visto che hai citato marche attualmente esistenti sul mercato, tieni presente che se tutti la pensassero come te non ci sarebbe al presente alcun professionista disposto ad esibirsi con Yamaha, Yanagisawa, ecc. Questi marchi si sono affermati perchè "l'umanitÃ* suonante" ha gradualmente riconosciuto che quegli strumenti valgono qualche cosa. Continuo a non capire, comunque, perchè alcuni individui siano così restii ad accettare le novitÃ*. Altra cosa che non capisco è il perchè su forum pacifici e distensivi come questo qualcuno senta il bisogno di porsi su posizioni "integraliste".

    Il progresso si basa sulla novitÃ*, Salsax. Se vengono fuori nuovi produttori di saxofoni decenti in qualsiasi parte del mondo conosciuto, per quanto mi riguarda mi rallegro. A me piace lo strumento, non il "tifo" verso una determinata marca, Salsax, che tu ci creda o no. Se trovo un Selmer che suona divinamente, sono contento. Se si tratta invece di un prodotto italico o cinese che risponde altrettanto bene, me ne rallegro ugualmente.

    Mi spiace solo di essere costretto a discorsi "pesanti", contrariamente alle mie abitudini. Come ho giÃ* detto, sono un individuo pacifico e giocherellone.

  5. #35

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Sono onorato dal fatto di essere citato ogni due risposte :lol:

    Tornando in topic, non esistono requisiti minimi comuni a strumenti per "dilettanti" (intesi non in senso dispregiativo, ma solo come persone che non suonano frequentemente) e per professionisti.
    L'insistere alla ricerca di parametri di valutazione comuni a tutti porta a dire che è richiesta una buona meccanica, una buona intonazione, una comoda emissione, un bel suono...e poi? Il buono è un fattore soggettivo, non esiste un buono assoluto (al massimo si può definire un ottimo) ma un buono PER ME. E' come il concetto di infinito in Fisica, che non è assoluto come in matematica ma si traduce in un "tanto grande quanto basta" (a fare quello per cui mi serve).

    Facendo l'esempio sulla meccanica è evidente come nel caso di strumento con finalitÃ* non professionali probabilmente si cerca una meccanica comoda e non fragile che resista a carichi di lavoro minimi mentre nel caso di strumento professionale quello che si vuole è una meccanica che reagisca adeguatamente sotto stress e che regga carichi di lavoro anche notevoli.

    Concretamente, la prova di emiliosansone sulla meccanica è secondo me (perdonatemi se ho l'ardire) il requisito minimo per un sax non professionale, mentre se io dovessi comprare un sax professionale farei altre prove..ad esempio qualche scala maggiore/minore con le diverse articolazioni, qualche esercizio di meccanica (il terzo degli Etudes Variées per esempio è una buona prova, secondo me), la parte discendente del primo esercizio del Detachè sul finale impegna sensibilmente la meccanica e può essere una prova interessante.

    Come diceve fcoltrane l'emissione spesso è inversamente proporzionale al suono (la lastra ha un peso), non è un caso se tutte le persone che passano da uno Yamaha 275 ad altro modello superiore hanno subito problemi di emissione.
    Anche qui, quindi , l'emissione è un requisito per un sax da studio dato che quel tipo di sax deve facilitare la vita a chi iniziando ha giÃ* fin troppi problemi.

    L'intonazione è un requisito, ma per un professionista l'intonazione può essere corretta (in alcuni casi si tratta di problemi di impostazione, per i casi patologici ci sono alcune posizioni correttive, per esempio se il Re grave è calante basta correggerlo con la chiave del Do# (sempre grave) mentre se a calare è il Do acuto basta premere la chiave 4 (quella del Fa)) mentre per un dilettante poco abituato al controllo del suono e con diaframma poco allenato la richiesta è quella di uno strumento sostanzialmente "auto-intonato". Ancora quindi un professionista potrebbe preferire un sassofono con un timbro bellissimo e con intonazione difficile piuttosto che un sassofono "perfettamente intonato" (è impossibile) ma con suono freddo e neutro.

    In generale, il requisito minimo per uno strumento non professionale è che non complichi la vita a chi lo suona mentre il requisito minimo per uno strumento professionale è che assecondi completamente chi lo suona.
    In comune queste categorie hanno sostanzialmente solo la forma.

    In merito al fatto che grandissimi sassofonisti suonino anche con lattine di coca-cola, la cosa è sicuramente vera ma la lattina di coca-cola non li asseconda bensì li limita..per questo in concerto i grandi nomi useranno sempre grandi strumenti.

    Aggiungo una cosa che secondo me è importante, ovvero che non si può scegliere uno strumento musicale senza giudicarne il suono...inoltre non so se ci sono venditori che lascerebbero un mese uno strumento in prova, ma io quando devo scegliere uno strumento lo porto a casa almeno una settimana per verificare se corrisponde alle mie esigenze (e anche se prendo uno strumento per un allievo, di solito qualche tempo in prova lo tengo prima di decidere di farglielo tenere).
    Ovviamente dipende dal tipo di rapporto che si ha col proprio fidato spacciatore di strumenti musicali.
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  6. #36

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Mi arrendo!
    Ho una certa eta' devo risparmiare energie, mi stanco presto
    ::
    Walter
    Ten: Yamaha YTS-62 tamponi custom - 8link STM 7 reworked by Mandrake- Vandoren V16

    Alto:: Conn Ladyqualcosa + Yamaha xC+ Vandoren 2,5

    Yamaha WX5+VL70+PatchmanTurbo

  7. #37

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    ragionamento serio , competente , preciso e senza polemiche :bravo:
    ineccepibile , straquoto Nous :half:
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  8. #38

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Citazione Originariamente Scritto da Mandrake
    Mi arrendo!
    Ho una certa eta' devo risparmiare energie, mi stanco presto
    ::
    Walter
    :lol: :lol: :lol:
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  9. #39
    Moderatore L'avatar di Isaak76
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    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Citazione Originariamente Scritto da Mandrake
    Mi arrendo!
    Ho una certa eta' devo risparmiare energie, mi stanco presto
    Lo credo! dopo la pedalata di ieri sera!!!
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    Charlie Parker

  10. #40
    Visitatore

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Invidio Mandrake, che si può "arrendere". Io non mi posso permettere questo lusso, dato che ho aperto il topic, non immaginando di scatenare una nuova "guerra di religione". Ribadisco comunque, visto che non sembra abbastanza chiaro, che non sono in conflitto con nessuno. Mi limito a esprimere opinioni soggettive, nella speranza che siano utili a qualcuno.

    Moderatori: provo a rappacificarmi col Nous, visto che qua sopra ha prodotto un intervento articolato e non provocatorio, che evito di citare per motivi di spazio. Affermo, inoltre, che la sottostante risposta non ha alcun intento provocatorio, anche se così dovesse sembrare a qualcuno. Mi sto limitatando ad esternare le mie personali persuasioni. (Minkia! E' veramente difficile comunicare e spiegarsi, negli ultimi tempi! Sembra di camminare continuamente sulle uova! :D :D :D )

    Spettabile Nous:

    Tutto quello che dici è più o meno corretto, ma ancora una volta non ci siamo capiti. Io mi sono riferito a requisiti in prima battuta sicuramente condivisibili da tutti: professionisti, dilettanti e neofiti. Non ho ancora conosciuto un professionista che si "diverta" a "ingrugnarsi" più del dovuto o a usare posizioni alternative per correggere intonazione ed emissione. Tieni presente che mi sto riferendo a strumenti nuovi, non a saxofoni vintage. Anche un virtuoso, di questi tempi, deve avere un motivo del tutto particolare e molto specifico per acquistare uno strumento NUOVO con difetti di intonazione, di emissione e di meccanica. Sono passati da parecchio i tempi del Sidney Bechet, che secondo alcuni era costretto a usare il "vibrato nervoso" per nascondere difetti di intonazione del suo soprano. Se anche così fosse, tuttavia, ti stai riferendo a una situazione del tutto particolare e certamente non condivisa dalla maggior parte dei professionisti, a meno che non si tratti di un masochista o di un "endorser" pagato appositamente per fare pubblicitÃ* a un determinato marchio: ho la netta impressione che la costruzione dei saxofoni si sia notevolmente evoluta negli ultimi 10 - 15 anni.

    Detto ciò, affermo che ultimamente è possibile reperire sul mercato strumenti che simultaneamente non complicano la vita al suonatore e rispondono a determinati requisiti acustici. In termini ancora più "spicci", sono convinto che uno strumento NUOVO (non vintage), se ben costruito, può accontentare tutti, specie se lo si correda di un setup (bocchino, ancia) adeguato al suonatore. La tenuta nel tempo non appartiene a questo topic, anche e soprattutto perchè è condizionata da molti fattori non facilmente quantificabili a priori, a partire dal come viene trattato lo strumento.

    E' altrettanto evidente che il professionista tenderÃ* a esibirsi con strumenti "a la page" o "vintage", ma questo è un altro paio di maniche. Se si volesse seguire questo parametro, tutti quelli che vanno ad acquistare una nuova auto dovrebbero riferirsi ai veicoli utilizzati dai rappresentanti di commercio. Ma come per le auto, dato che il saxofono è ormai molto popolare, il mercato prevalente di questo strumento è notevolmente più esteso rispetto al settore professionale. Non stiamo parlando del fagotto o dell'oficleide.

    Per quanto riguarda la meccanica è mia opinione, paradossalmente, che essa dovrebbe essere più "robusta" su uno strumento per neofiti rispetto a quella destinata ai professionisti: Il neofita, infatti, è tendenzialmente più "rigido" e preme sui tasti più del dovuto. Ma il neofita, in genere, vuole spendere poco perchè non ha chiara percezione del suo futuro "strumentale", mentre la robustezza costruttiva costa.

    In ultima analisi, Nous, confermo (con o senza guerre di religione in atto), i tre requisiti minimi giÃ* dichiarati, visto che non ne sono stati proposti di alternativi, in sostanza.

    Per quanto riguarda gli esercizi, attualmente sto praticando quelli del Ramon Ricker, i "Patterns for Jazz" di Jerry Coker e altri, e gli "Advanced Jazz Conception for Saxophone" del Niehaus. Occasionalmente, mi ripasso qualcuno dei "Vingt.Cinq Exercises Journaliers" del Mule. La meccanica dei saxofoni tenore e contralto che sto attualmente utilizzando regge molto bene a questo tipo di stress, Nous.

    Non ti offendere e prendila come una battuta: spero che il tuo "spacciatore" di strumenti musicali non coincida col mio. Non vorrei acquistare strumenti che sono stati provati per una settimana da vari individui, in attesa dell'acquisto, e poi rifiutati. Comprerei praticamente uno strumento usato pagandolo per nuovo.

    Ad ogni modo ribadisco che tutta la faccenda, a mio umile avviso, è più semplice di come la si vuol dipingere: bastano pochi minuti di prova, a uno "scafato", per capire cosa può fornire uno strumento. Sempre senza offesa, Nous: ognuno ha i suoi parametri di valutazione.

  11. #41

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    Anche un virtuoso, di questi tempi, deve avere un motivo del tutto particolare e molto specifico per acquistare uno strumento NUOVO con difetti di intonazione, di emissione e di meccanica.
    In effetti, non ho scritto da nessuna parte che uno debba comprare uno strumento che difetta in queste cose..ho solo scritto che sono parametri non oggettivi dato che variano da persona a persona ;)
    Comunque sia io che fcoltrane abbiamo indicato che il timbro e la voce sono parametri..qualcuno ha suggerito il peso, non mi sembra male come osservazione. Io personalmente verifico anche la qualitÃ* dei componenti, lo vedi senza suonarlo se uno strumento ha materiali scadenti (plastica invece di feltri, molle da 10 centesimi alla tonnellata, ...).

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    Per quanto riguarda gli esercizi, attualmente [CUT]
    Non intendevo fare a gara a chi fa più esercizi o chi ne fa di più difficili, era un esempio banale per dire che io la scala cromatica non la userei da sola per testare la meccanica :zizizi))

    Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone
    spero che il tuo "spacciatore" di strumenti musicali non coincida col mio. Non vorrei acquistare strumenti che sono stati provati per una settimana da vari individui, in attesa dell'acquisto, e poi rifiutati. Comprerei praticamente uno strumento usato pagandolo per nuovo.
    Tranquillo, normalmente uno strumento che mi piace lo porto a casa per ulteriore prova ma non lo rendo mai :lol:
    Una sola volta ho cambiato idea, ma l'ho cambiata il giorno dopo e non dopo una settimana (ed era comunque un usato) :ghigno: Se invece non mi piace, inutile portarmi il peso fino a casa ;)
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  12. #42

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Anch'io mi arrendo!!! Quando un discorso dura più di 2 milioni di parole alla mia etÃ* fatico troppo... In ogni caso ognuno resta fisso nel suo modo di pensare.
    SOPRANO SEMICURVO R&C R1 Jazz
    Bari 6*, Vandoren 3
    Tenore R&C R1
    Jody Jazz 6*, Rico 3
    Akai EWI 4000s +modulo Yamaha Motif XS Rack
    + Yamaha VL70m con Turbo Patchman

  13. #43
    Visitatore

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Rilassati, Lanjazz: per quanto mi riguarda ho terminato. Perchè dici "alla tua etÃ*"? E' pressochè impossibile che tu sia più vecchio di me.

    Oops... sono OT. Chiudo, chiudo, Lanjazz!

  14. #44

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    Sono sincero se dico che questo Forum mi ha aiutato davvero tanto nella mia esperienza di sassofonaio... trucchetti, info, scorciatoie.... Come non buttare i soldi... e ho trovato imboccature e altro usati per poter provare senza comprare ogni volta cose nuove... Ma una cosa è certa, la diatriba sulle marche e sui requisiti di uno strumento non verranno mai risolte... Questo perchè ognuno vive l'arte a modo suo.. giusto? sbagliato? Questo è il bello dell'arte.. la sperimentazione e lo studio proprio... Io probabilmente non diventerò mai un bravo musicista, perchè se volete uccidermi mi dovete costringere a studiare con metodo.... io prendo il sax e suono e mentre suono faccio scale arpeggi e tutto il resto.. ed è questo suonare che mi costringe a suonare ogni santo giorno...pena l'appassimento della mia anima.. Per questo mi lascio innervosire da lezioni o pareri che non possono essere altro che personali. Uno che inizia DEVE comprare un buon strumento, poi, solo con l'esperienza troverÃ* il SUO strumento che magari avrÃ* una meccanica schifosa ma per lui sarÃ* come un figlio, con tutti i difetti, ma un figlio. A quel punto tirerÃ* fuori il meglio di se.
    Questo è il mio umile, off topic parere.
    SOPRANO SEMICURVO R&C R1 Jazz
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  15. #45

    Re: Requisiti minimi per un buon sax (no vintage).

    quoto quanto detto da Lanjazz :D , aggiungo che le discussioni accese come in questo caso sono comunque utilissime perchè danno comuque a chi non li ha nuovi spunti di riflessione.
    si parla di requisiti minimi e si può avere una idea da quello che ciascuno scrive sull'idea che sta alla base .
    e quindi ci sarÃ* chi predilige la meccanica o la facilitÃ* di emissione o determinate caratteristiche tecniche costruttive , chi riterrÃ* significativo e preminente il suono in tutti i suoi aspetti ecc..
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

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