Pensate che un mio amico percussionista ha conosciuto un dj francese di 23 anni, con cui lavorerÃ*, che per una serata in discoteca a Catania si beccherÃ* da solo €4.000!!!
Ragazzi, è la legge del mercato.
In disaccordo? Io no. Ma occorrerebbero dei correttivi, perché, se è giusto, forse, che un giovane dj si becca €4000, non mi sembra giusto che chi fa cultura si deve fare un deretano così.
O sbaglio?
Io sono per un sistema di mercato in cui alcuni settori restano o in mano pubblica o finanziati con denaro pubblico.
Non so oggi, ma fino a pochi anni fa l'Orchestra Nazionale di Jazz in Francia riceveva sovvenzioni statali che una qualsiasi orchestra di jazz non oserebbe neppure immaginare in Italia.
Ciò vuol dire che l'Orchestra Nazionale di Jazz in Francia non partecipa più in toto al gioco del mercato.
Questo, Re Minore, per dirti che un sistema migliore esiste giÃ*.
Non ho mai pensato nè scritto che si possa concepire una legge che vieti ai musicisti di suonare gratis. Anzi, proprio nel messaggio inviato ieri ho scritto: "Ognuno faccia quello che vuole". La mia, piuttosto, è un'esortazione: SVEGLIATEVI! Perché, come anche tu affermi: "... se nessuno suonasse gratis, per forza di cose i musicisti verrebbero pagati". Ciò migliorerebbe senz'altro le cose, in quanto anche i datori di lavoro, dai gestori dei locali alle istituzioni, sarebbero costretti a prenderne atto. Naturalmente, se sei un dilettante potrai richiedere una retribuzione minore rispetto alla retribuzione richiesta da un professionista.
Inoltre, non si viene pagati perché si è studiato tanto e si sono spesi tanti soldi, ma perché il servizio reso da chi ha studiato tanto e ha speso tanti soldi per studiare - che si tratti di un matematico o un musicista - è, mediamente, migliore. Quì la questione è tutt'altra e cioè che tale servizio, offerto da chi ha studiato tanto e ha speso tanti soldi, non è riconosciuto nel suo valore effettivo, come ormai normalmente succede ogni qual volta si tratti di un prodotto culturale (prescindendo dalle storture dei finanziamenti agli enti lirici, ma si aprirebbe un tema enciclopedico).