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Discussione: Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

  1. #1

    Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

    Ciao a tutti,
    vorrei chiedere cosa ne pensate dei due sassofonisti del "Titolo", e anche un consiglio su quali loro
    brani ascoltare.
    Grazie

  2. #2

    Re: Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

    Steve Coleman è uno straordinario musicista, forse uno dei pochi "innovatori" degli ultimi venticinque anni. Qui troverai parecchie cose da scaricare. Purtroppo (per voi!!!!) si riferisce soltanto al primo periodo dell'artista (una decina di anni), quello che per comodità definsco Funk e al secondo alla ricerca dell'essenza del ritmo afro/cubano, poi il periodo ....... ALT !!!! meglio iniziare, dall'inizio ..... dopodichè si è fatto man mano più "ostico", ma per iniziare la sua conoscenza è già tanto, circa una ventina di dischi gratis .... dischi fino alla fine degli anni 90 ...... ti ci vorra del tempo per assimilare tanta roba, poliritmie, sfasameti ritmici, BASTA !!!! Inizia da World Expansion (1986) il suo terzo disco ..un disco che mi sconvolse ...... parliamiamo di 25 anniu fa ......
    Prima di scaricare al seguente limk, passa alla sezione What is M-Base? giusto per capire di che cosa si parla ..... dopodichè Desperate Move ... prima traccia di World Expansion ........ mi raccomando orecchie aperte (ocio al basso ...) ..... !!!!!!!!
    http://www.m-base.com/download.html

  3. #3

    Re: Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

    ascoltati anche il primo disco, motherland pulse, più "jazz" e più lontano sicuramente dall'estetica che l'ha reso famoso ma secondo me straordinario.
    un altro disco che per me è stato seminale è curves of life, un live pazzesco davvero, metà anni 90, in cui ha raggiunto secondo me il picco del suo periodo "funk". Bellissimo anche triplicate, disco a nome di dave holland, in trio con coleman e jack de johnette. Poi fantastici davvero, ma la musica è cambiata parecchio, gli ultimi due lavori, the mancy of sound e harvesting semblances and affinities, in cui ha superato certe "pesantezze" di alcuni dischi precedenti ed ha portato a livelli stratosferici il gruppo con cui lavora da qualche anno a questa parte.
    Alto Buescher The New Aristocrat/Conn Chu Berry
    Lakey 5*3+Vandoren ZZ 2.5/Forestone 4
    Baritono R&C R1 Jazz
    Pillinger "R" 8*+Vandoren ZZ 3/Forestone 4

    clarinetto basso Leblanc
    clarinetto contralto Noblet
    flauto traverso Jupiter DeMedici

  4. #4

    Re: Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

    Visto che Ropie mi stimola ..... :ghigno: aggiungo:
    Geri Allen Open On All Sides In The Middle (altro disco che mi cambiò profondamentamente, credo sia introvabile)
    Poi l'esperiienza Strata Institute, ovvero Cipher Syntax e Transmigration.
    e poi Greg Osby Man Talk for Moderns, Vol.X, ai quali vanno aggiunti tutti i lavoro con Dave Holland (altra mia grande passione) Extensions, Triplicate, The Razors Edge, Seeds of Time e Jumpin In.
    Chiudo segnalando un'altro bellissimo disco, questo più convenzionale, Marvin Smitty Smith Keeper of the Drums, dove suona tra gli altri un grande e sottovalutato sassofonista, Ralph Moore ..... buon ascolto .....

  5. #5

    Re: Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

    Grazie mille delle "dritte" che mi avete fornito, siete fantastici!
    Ma di Michel Portal non mi dite proprio niente?

  6. #6

    Re: Michel Portal e Steve Coleman, cosa ne pensate?

    Sono musicisti stratosferici entrambi. Poi il gradimento personale va un po' a seconda dei propri gusti e sensibilità musicali. Personalmente li ascolto tutti e due e mi piacciono anche se mi trovo più in sintonia con altri sassofonisti.
    Di Coleman ti hanno già detto tanto quindi mi limito a Portal: io ho delle registrazioni in duo con Galliano (fisarmonica), sia in trio che con un gruppo più ampio. Come linguaggio sassofonistico lo trovo più "facile" da ascoltare rispetto a Coleman e per quanto riguarda il genere Portal è sicuramente meno "innovatore" di Coleman e spazia un po' ovunque, dal bebop al jazz-rock all'elettronica anche se il suo stile rimane riconoscibile aldilà del singolo contesto.
    Comunque con Portal (e anche con Coleman) vai abbastanza sul sicuro: difficile imbroccare il disco osceno.
    Soprano:
    Yamaha YSS 475 (012275)
    Becco: Vandoren V16 S6
    Ance: Marca Jazz n. 3

    Contralto:
    Grassi Professional (57737)
    Becco: Selmer S80 E
    Ance: Vandoren Java 2,5

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