Citazione Originariamente Scritto da emiliosansone

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Ricordo, per esempio, che quando cominciarono ad apparire in Italia gli Yanagisawa costavano più o meno come i Grassi dell'epoca (anni '70), ma mi sembravano nettamente migliori (purtroppo) degli strumenti italici come forma, costruzione e prestazioni sonore. Successivamente, infatti, la Grassi è fallita e la Yanagisawa si è piazzata tra i cosiddetti "4 big".

Da queste parti hanno cominciato a comprare gli Yanagisawa solo dopo che il resto del mondo ha riconosciuto il valore tecnico ed espressivo di questi saxofoni che, ovviamente, al presente si piazzano su prezzi di mercato "professionali".

Mi sembra che noi Italici abbiamo pure il difetto contrario: quando una determinata marca entra nel "mainstream" si trova sempre una cospicua fetta di individui pronti ad affermare che "meglio di così non si può", anche al di lÃ* dei meriti effettivi di quello specifico prodotto.

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È un po' difficile valutare la differenza di qualitÃ* tra un Yanagisawa vecchio e un Yanagisawa nuovo... Puoi fare dei paragoni, ma bisogna tener conto che più vecchio è lo strumento più (anche ipoteticamente) è stato suonato.

Se i Trevor James sono strumenti che valgono... lo sapremo solo con il tempo!

Anche la Rampone&Cazzani che costruisce strumenti da sempre è un esempio da portare alla luce... i Rampone anche di 10 anni fa' non erano minimamente confrontabili con i loro strumenti di produzione odierna... considerazioni che vanno fatte tenendo conto che sono sempre stati prodotti in Italia: quindi la denominazione geografica del luogo di produzione ha senso fino a un certo punto.

Se una marca entra nel "mainstream" significa che propone un prodotto che piace a una certa fetta di mercato: se vuoi un suono Selmer di sicuro non prendi un Rampone... e viceversa!