ciao amici!!!volevo segnalarvi questo articolo è interessante
http://www.freemasons-freemasonry.com/g ... icale.html
buona lettura :D-: :D-:
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buona lettura :D-: :D-:
Che coincidenza, proprio ieri siamo andati con la banda al Castello di Torrechiara in gita...e la guida ci ha detto che tutta la struttura del castello è costruita sulla base delle teorie contenute nell'interessantissimo articolo che hai linkato.
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
quando leggo tali articoli mi viene da piangere: il tentativo di voler ricondurre tutto a teorie matematiche, il voler capire e giustificare ogni cosa, sia essa una sensazione sia un fenomeno fisico (qualcuno sicuramente dirÃ* che sono la stessa cosa) mi ha sempre dato alquanto fastidio (.... e sono laureato in fisica!), sia che a dirlo fosse Hegel o Platone con le sfere celesti!
Teniamoci la musica così come è, stupendoci ogni volta delle sensazioni che provoca in noi, senza preoccuparci delle reazioni tra i neuroni o delle relazioni matematiche che intercorrono tra variabili non meglio identificate od identificabili!
D'altronde quando siamo davanti ad un'opera d'arte non ci interessa la chimica dei colori o la struttura molecolare del marmo o la colla usata dal liutaio!!!!!
Perchè scusa? Che male c'è nel rappresentare la realtÃ* attraverso modelli matematici?Originariamente Scritto da ugo911
(certo che sono proprio fissato...)
Perché così togli il gusto. la musica, per me, è bella anche perché è misteriora.
a volte è meglio essere ignoranti, però amare la vita, che conoscere tutto e non aver voglia di vivere.
mi risponderete che così non c'é progresso. a cosa serve il progresso? gli uomini sono sempre più tristi, più disperati. corrono verso cose materiali tutta la vita.
lasciateci almeno la musica, non spiegatela, non paragonatela, non cercate relazioni! che ci affascini con la sua misteriosa bellezza
esatto: quando ad esempio fu composto over the rainbow, l'autore di sicuro non pensava agli effetti ottici della diffrazione della luce: certo in una aula universitaria il fenomeno dell'arcobaleno avrÃ* una sua spiegazione scientifica (peraltro tutt'altro che semplice) ma non certo in una calda notte d'estate in dolce compagnia..... li forse un caldo suono di sax potrÃ* darci quelle sensazioni che nessuna, ripeto nessuna teoria fisica o matematica potrÃ* mai eguagliare!
Uhm..in effetti lo scopo dei modelli matematici non è dare emozioni (anche se qualcuno la pensa diversamente...) ma spiegare un fenomeno, quindi che male c'è, il formulone mica è in conflitto d'interessi con i sentimenti, operano su due livelli diversi...
hai ragione.
secondo me è giusto parlare di musica e matemetica,il sentimento e un altra cosa ma per nn essere ignorani bisogna sapere tutto!!! ... si legge prima di commentare!nn lasciate commenti senza nn aver letto l articolo
si potrebbe aprire un nuovo topic "musica e scienze" (perchè limitare alla fisica ed alla matematica)..... anche se da più di duemila anni si cerca di dare una risposta!
la Musica la si è studiata da sempre e sempre la si studierÃ*.. ma la sua bellezza è che fugace, scapperÃ* da ogni tentativo di prenderla, sempre, fuggirÃ* come una lepre nella foresta, come cercare di afferrare una nuvola. piu' cercheranno di intrappolarla in una gabbietta fatta di teorie e paragoni e ambivalenze e studi forzati, piu' lei si poserÃ* nelle mani di chi non si cura di che forma abbia. capirÃ* ogni sua geometria senza bisogno di dimostrarla. aspetta solo il momento giusto per farsi accarezzare come un gattaccio altezzoso..
Mozart aveva un gusto e una sensibilitÃ* sovrannaturale, eppure nelle sue composizioni sono state trovate tracce di sezione aurea. questo per spiegare il gattaccio altezzoso. non c'è bisogno di fare un' autopsia alla musica,
penso che vada osservata, non "studiata", vada ascoltata così com'è, a volte bella a volte brutta, a volte dodecafonica "(schoenberg è morto!!!!)" a volte tonale, senza chiedersi troppi perchè. è chiaro.. segue delle leggi matematiche, ma non solo. così verrebbe ridotta a una successione di vibrazioni che al nostro orecchio risultano piu' o meno piacevoli. e invece c'è molto molto di piu' che semplici altezze relative.
per quanto riguarda il discorso sentimenti scienza penso questo:
Esistono 2 tipi di reazioni ad un fenomeno.. quando accade... da una parte si mettono gli Scienziati dall'altra i Poeti, a guardarlo con gli occhi pieni di luce..
SiRiLi0N
:D
Non ho ancora letto l'articolo, poichè è abbastanza lungo, ma lo farò presto.
Però ricordiamoci che ogni volta che leggiamo musica in realtÃ* abbiamo a che fare con la matematica (1/4, 1/8,...), che ci piaccia o no. Forse è proprio questo, è che a volte magari ci piace pensare meno a questo aspetto e lasciarci conquistare dal pezzo che eseguiamo o ascoltiamo, senza stare lì a scomporlo nei minimi termini.
se la musica ha una misteriosa bellezza è proprio perchè altro non è che un linguaggio matematico, e forse quello che ci stupisce è proprio che abbia una misteriosa bellezza!!! :lol: :lol:Originariamente Scritto da SiRiLi0N
In più, pensiamo che ci sono alcuni artisti, come il saxofonista Steve Coleman, che riescono a comporre sugli schemi di modelli matematici, come la serie di Fibonacci o le regole della sezione aurea...come faccia lo sa solo lui! :\\: :lol:
L'unica rabbia che posso provare è verso di me, quando non riesco a suonare quello che voglio (J.Coltrane)
Tenore YTS-61; Soprano Selmer SA I - Alto Grassi 1974
DisegniJazz
.... ma ricordiamoci che matematica e fisica sono state "inventate" dall'uomo per cercare di spiegare la natura: prima si è scoperto il suono ( e la musica), poi si è cercato di dargli una rappresentazione perchè fosse comprensibile e ripetibile! La fisica che oggi conosciamo è ben diversa da quella che conosceva Platone e che sicuramente conosceranno i nostri posteri ma non per questo è cambiata o cambierÃ* la natura.
D'altronde l'Universo ( o chi per Lui) non conosceva i logaritmi quando ha creato le galassie eppure......
Infine molti aspetti della musica sono "culturali" e non fisici: le stesse scale che utilizziamo oggi non erano utilizzate nel passato e viceversa!
Per cui lasciamo che gli scienziati definiscano gli aspetti fisici dei fenomeni naturali, e lasciamo agli artisti il compito di stupirci.
Non sono daccordo nel contrapporre come antitetiche la figura dell'arido scienziato e quella dell'istintivo, romantico artista musicista.
La scienza e' strapiena di creativita', fantasia. immaginazione proprio come la musica (o altre arti)
e viceversa e' anche vero che si puo' essere aridi badilanti applicatori di "tecniche" nella scienza come nella musica.
Certo per percepire il bello, per commuoversi di fronte a certe formule o a un oggetto supermassiccio occorre preparazione, ma questo accade anche nella musica.
Tutti si stupiscono di fronte a una tela di ragno piena di gocce di rugiada scintillante al sole subito dopo un temporale, se si e' preparati si gode ancora di piu' vedendoci anche, in tutto il suo splendore, il regno di "e" (la base dei log naturali)
L'unica cosa che mi sento di affermare e' che, poiche' la musica ci arriva alle orecchie sin dalla nascita e tutta la ns vita ne e' percorsa, siamo molto piu "preparati" a goderne.
Walter
Ten: Yamaha YTS-62 tamponi custom - 8link STM 7 reworked by Mandrake- Vandoren V16
Alto:: Conn Ladyqualcosa + Yamaha xC+ Vandoren 2,5
Yamaha WX5+VL70+PatchmanTurbo
osservazione interessante mandrake.
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