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Discussione: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

  1. #1

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    Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Prendendo spunto da un'altra discussione e da un fatto accadutomi quest'oggi, mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista in merito all'ascolto del repertorio "easy listening" da parte del neofita.
    E' opportuno consigliare all'allievo di ascoltare anche musica che alcuni possono ritenere poco interessante (sotto diversi punti di vista)?
    Personalmente ritengo che colui il quale si trova nella posizione di insegnante debba sempre tenere in considerazione le aspirazioni e i gusti del proprio allievo, cercando di assecondarlo per quanto possibile, senza alcun tipo di forzatura.
    Infatti, oggi sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che un mio allievo sia riuscito a trascrivere quasi integralmente il solo di Alfie (la versione di Kenny G :azzangel ) di Bacharach. Ai più potrebbe sembrare una cosa ovvia e banale, ma non lo è se pensate che lo stesso ragazzo aveva difficoltÃ* a trascrivere Summertime fino a poco tempo fa.
    Perché non riusciva? Semplicemente perché non aveva molto interesse per quel tipo di repertorio che vede ancora "lontano" e quindi non si impegnava; scorazzando su YouTube invece ha trovato un brano, lo ha ascoltato, lo ha assimilato e lo ha trascritto in maniera eccellente.
    Questo per dire che a volte occorre pensare maggiormente all'oggi rispetto al domani, ben venga che l'allievo si eserciti su brani anche meno interessanti da un punto di vista strettamente musicale ma che gli piacciano veramente, piuttosto che "intristirlo" con cose verso le quali ancora non mostra interesse. Forse in futuro, maturando, cambierÃ* anche gusti musicali ma quello che interessa al momento è che impari ad utilizzare bene l'orecchio e soprattutto impari a mettere su carta quello che suona.
    E se la musica easy listening è il mezzo per raggiungere il fine...ben venga, meglio un solo facile di 3 minuti che quattro battute arruffate di uno standard "di rango"...

    P.S.: Il solo di cui parlavo è questo .

    ;)
    Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
    Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
    Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC

  2. #2

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    l'argomento è interessante.
    I miei ascolti sono stati sempre un po' particolari, ho vagato fra tanti falsi amori temporanei fino ad approdare al jazz. Ricordo ancora quando uno dei miei primi maestri mi presto' una cassetta di Kenny G.
    Ero completamente digiuno di sax pur volendolo suonare, ma quella cassetta me la ricordo ancora. Mi fece, per usare un eufemismo, cagare :ghigno:
    l'anno dopo cambiai maestro ed inizio a registrarmi cassette su cassette, 2 audiocassette da 90 minuti ogni lezioni.

    Le prime due furono:
    Cannonball Adderley - live in japan
    Jackie McLean - jackie's bag

    mi piacquero subito entrambe. Non ci capivo niente, ma mi piacevano di brutto...e, cosa piu' strana, ho adorato da subito Jackie McLean che di certo non è quello piu' immediato fra i 2.

    Tutto questo sproloquio per dire che alla fine sono d'accordo con Modern e che, piu' che easy listening o no, bisognerebbe cercare di punzecchiare la curiositÃ* dello studente cercando di capire quali sono le cose che piu' lo attraggono...e sfruttarle in modo didattico.
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  3. #3

    Data Registrazione
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    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Citazione Originariamente Scritto da KoKo
    ....bisognerebbe cercare di punzecchiare la curiositÃ* dello studente cercando di capire quali sono le cose che piu' lo attraggono...e sfruttarle in modo didattico.
    Infatti è proprio questo il punto. Con un certo tipo di repertorio stavo facendo quasi un buco nell'acqua proprio perché il ragazzo non aveva un particolare interesse e lo faceva solo per fare il "compitino". Lasciandolo più "libero" invece, il miglioramento è stato subito evidente...

    ;)
    Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
    Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
    Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC

  4. #4

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    molto dipende anche dal percorso didattico che si sceglie ma sono d'accordo con la tesi di modern, questa interazione maestro/allievo credo sia molto produttiva!
    A:Yana991-JJSJ9 Légère-S2 -A:Conn Wonder Improved JJJ6 Légère-S2-1/4-S:Yana991-Selmer D Légère S-2-3/4-
    C-Mel.:Conn(1923)-LaVoz:Med-S.in Do:Conn(1921)-Buescher- Légère S-2-3/4-S.inoYanaS981-Selmer C* Légère S-3
    http://www.almartino.it/

  5. #5

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    c'è da dire che per me sarebbe stato (e lo è tutt'ora) impresa ardua presentarmi la lezione successiva con il solo di bluesnik trascritto :ghigno:
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  6. #6

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    io consiglierei ciò che ritengo un opera d' arte.
    una lezione su k g non riuscirei proprio ad accettarla.
    è chiaro poi che se gli insegno il modo di trascrivere che faccia ciò che preferisce,
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  7. #7

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Ci sono i tempi giusti per ogni cosa e la maturazione avviene per gradi, e non c'è un uguale cammino per tutti: chi viene preso dalle musiche facili, chi ama il jazz classico... basta che scatti la molla dello stimolo all'apprendimento (guarda caso nel nostro cervello è vicina al "centro" del piacere e del dispiacere).
    Mi ricordo che quando suonavo in banda a 15 anni eseguivo la Norma senza una sbavatura (al clarinetto) perchè il maestro mi chedeva di fare così, ma quando avevo un pò di libertÃ* con i più giovani e scalmanati suonavamo in jam, tutto in sovracuto, con improvvisazioni le più fantasiose possibili prorio su marce e inni. Uno di questi "fantasiosi scalmanati" era Claudio Ceschini (c'è qualcuno che non lo conosce?) un'altro saxofonista ancora allora giovanissimo (ma non ricordo più il nome) ora dovrebbe essere un valido docente.
    Il maestro deve avere un grande intuito per saper tirar fuori dall'allievo un suonatore, utilizzando come dice Modern appropriati stimoli, un pò alla Michelangelo che vedeva dentro il blocco di marmo il David (e lo tirava fuori...).
    Max
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  8. #8

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Al diploma ho presentato la trascrizione di un solo di ERIC DOLPHY :shock:
    ALTO CONN chu berry 1927 /MEYER 5
    TENORE KEILWERTH N.K. 1959 / ESM 8
    ance VANDOREN

  9. #9

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    bravo Fabrysax così si fa!
    macchè "easy listening"!! :ghigno: bisogna SEMPRE suonare ogni nota come se fosse l'ultima! :yeah!)
    io ho cominciato l'immersione nel cosiddetto Giazz, direttamente dal cofanetto di 6cd di Ornette Coleman "Beauty is a rare Thing" :ghigno: :yeah!)

  10. #10
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    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Citazione Originariamente Scritto da pumatheman
    bisogna SEMPRE suonare ogni nota come se fosse l'ultima!
    Considera però che con un brano inadatto potrebbe essere la prima e l' ultima, contemporaneamente ...

  11. #11

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    dico le cose un pò a skerzo :alè!!) anche se il mio pensiero è quello :ciuccio::

    se è anche l'ultima forse vuol dire anche che non ha perso tempo nello studiare/imparare una cosa che non gli piaceva sul serio...

  12. #12

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Credo che il maestro debba assolutamente astenersi dal proiettare i propri gusti sull'allievo. Invece, deve lasciarlo liberissimo di fare le proprie scelte. Solo così studierÃ* con passione e potrÃ* seguire il proprio corso naturlae, diverso per ciascuno.
    Però, è al contempo essenziale che il maestro trasmetta all'allievo il senso di ogni scelta; per es., ad un mio allievo che intenda trascrivere un assolo banale di KennyG direi: va bene, puoi farlo e, se lo fai, devi farlo bene, perché pretendo che tu lo faccia bene, però, vedi che questo assolo è banale per questo motivo, quest'altro e quest'altro ancora, e per questi stessi motivi questo assolo di Charlie Mariano non lo è. Poi, magari con il tempo e la maturitÃ*, l'allievo capirÃ*. O forse no, ma il maestro deve indicare una via, che poi l'allievo sarÃ* libero di percorre, di non percorrere o di percorrere in modo originale.
    Sax tenore Markneukirchen Klingenthal B&S anni '80, bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8, ance Rigotti Gold n. 2,5 s, legatura Rovner Dark
    Sax soprano curvo Yanagisawa 010, bocchino Aaron Drake "New Era" n. 8, ance Rigotti Gold n. 2,5 s, legatura Rovner Dark
    "You've got to be original, man" (Lester Young)

  13. #13

    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    MyLadySax :bravo:

  14. #14

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    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    Concordo con te MyLadySax, ma credo che proiettare la propria impronta sia controproducente se l'allievo è ancora "acerbo", quindi non in grado di apprezzare l' "impronta".
    Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un ragazzino e la trascrizione al momento è indirizzata allo sviluppo dell'orecchio; piuttosto che annoiare l'allievo con i dettati al pianoforte (che ben presto finirebbe per odiare), meglio che inizi a tirare giù qualcosa per saxofono, senza (per ora) pensare all'analisi. Quella verrÃ* in un secondo momento, per ora se riesce a trascrivermi un solo senza errori è giÃ* un grandissimo risultato.

    ;)
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  15. #15

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    Re: Importanza del repertorio "easy listening" per il neofita

    finchè si impara a trascrivere kenny g può andare bene come va bene qualsiasi cosa... dal punto di vista della crescita artistica dell'allievo invece cono d'accordo con il Puma e con MyLadySax: terapia d'urto! i miei primi concerti a 10, 11, 12 (non ricordo con precisione) anni sono stati Joe Zawinul, Steve Lacy, The Art Ensamble of Chicago, The Yellow Jackets, Wayne Shorter solo per citarne alcuni (grazie PapÃ*!)... bisogna andare al di lÃ* di quello che si conosce! e insegnarlo ai giovani vuol dire creare un pubblico di amanti dell'arte...
    Tenore:R&C R1 Jazz AGU
    Spectruoso 280; ultimate ligature, cap e ance 3,5 FL
    Soprano dritto: R&C R1 Jazz Solid Bronze SB
    Jody Jazz HR 7*, ultimate ligature, cap e ance 3 FL
    http://www.myspace.com/jacopoalbinimusic

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