Prendendo spunto da un'altra discussione e da un fatto accadutomi quest'oggi, mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista in merito all'ascolto del repertorio "easy listening" da parte del neofita.
E' opportuno consigliare all'allievo di ascoltare anche musica che alcuni possono ritenere poco interessante (sotto diversi punti di vista)?
Personalmente ritengo che colui il quale si trova nella posizione di insegnante debba sempre tenere in considerazione le aspirazioni e i gusti del proprio allievo, cercando di assecondarlo per quanto possibile, senza alcun tipo di forzatura.
Infatti, oggi sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che un mio allievo sia riuscito a trascrivere quasi integralmente il solo di Alfie (la versione di Kenny G :azzangel ) di Bacharach. Ai più potrebbe sembrare una cosa ovvia e banale, ma non lo è se pensate che lo stesso ragazzo aveva difficoltÃ* a trascrivere Summertime fino a poco tempo fa.
Perché non riusciva? Semplicemente perché non aveva molto interesse per quel tipo di repertorio che vede ancora "lontano" e quindi non si impegnava; scorazzando su YouTube invece ha trovato un brano, lo ha ascoltato, lo ha assimilato e lo ha trascritto in maniera eccellente.
Questo per dire che a volte occorre pensare maggiormente all'oggi rispetto al domani, ben venga che l'allievo si eserciti su brani anche meno interessanti da un punto di vista strettamente musicale ma che gli piacciano veramente, piuttosto che "intristirlo" con cose verso le quali ancora non mostra interesse. Forse in futuro, maturando, cambierÃ* anche gusti musicali ma quello che interessa al momento è che impari ad utilizzare bene l'orecchio e soprattutto impari a mettere su carta quello che suona.
E se la musica easy listening è il mezzo per raggiungere il fine...ben venga, meglio un solo facile di 3 minuti che quattro battute arruffate di uno standard "di rango"...
P.S.: Il solo di cui parlavo è questo .
;)