Il metodo in questione, come quasi tutti i testi di Londeix, presenta un approccio innovativo allo strumento: invece di studiare centinaia e centinaia di studietti inutili e antimusicali per acquisire velocitÃ* digitale, la quale poi risulta parziale poichè la maggiorparte degli studi sono in tonalitÃ* "facili", il buon Londeix va al "succo" della tecnica digitale al suo "grado 0" analizzando singolarmente tutti i passaggi e quasi tutte le combinazioni di note.
Il problema di tutti i metodi di questo tipo sta nell'approccio spesso sbagliato che può portare al nulla più assoluto: ogni esercizio va eseguito dapprima con un metronomo assai lento e ALMENO per un minuto di seguito senza fermarsi (si respira quando se ne ha bisogno, ovviamente) puntando non solo alla pulizia e alla regolaritÃ* ritmica ma anche alla omogeneitÃ* di suono. Una volta acuisito l'esericizio si passerÃ* a velocizzarlo gradualmente (1 tacca di metronomo=un minuto di studio ALMENO).
Conviene, soprattutto a livelli bassi, non tralasciare nemmeno gli esercizi che apparentemente sembrano facili o stupidi: tralasciandoli si potrebbero avere delle mancanze negli esercizi pi complessi. Ad es.: l'esercizio SOL-LA sebbene banale, è un esercizip fondamentale per il potenziamento dell'anulare, dito debole e che spesso si ha difficoltÃ* a coordinare con le altre dita. Di conseguenza se non si potenzia questo dito si potrebbero avere problemi su passaggi più complessi, come ad esempio sul passaggio RE-LA (e molti altri ovviamente).