non ho mai sentito che ci fossero guarnizioni in un sax...a questo punto credo che sia un problema di manico...........
non ho mai sentito che ci fossero guarnizioni in un sax...a questo punto credo che sia un problema di manico...........
Tutto può essere, New York! Infatti sono talmente maldestro a cucinare che quando giro la minestra mi scappa sempre il manico e spruzzo roba dappertutto...
Magari il suo volume è dovuto all'apertura maggiore dei tamponi...che favorisce anche la perdita di condensa.Originariamente Scritto da emiliosansone
In ogni caso, se la campana non è bucata non ci dovrebbe essere problema..mal che vada mentre suoni ti lavi anche le mani ;)
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
è anche possibile che la condensa abbia seguito un percorso diverso.
soprattutto quando i sax sono nuovi hanno questa caratteristica nel senso che la condensa
scendendo verso il basso cerca un percorso che poi tenderÃ* a ripercorrere.
è per questo motivo che se il percorso tende ad avvicinarsi ad un foro (con la conseguenza di innaffiare l'esterno) deve essere corretto asciugando l'interno e sperando che ne trovi altro distante dai fori (o nel tuo caso dalla giunzione campana fusto).
se però lo sfiato c'è andrebbe eliminato anche se è in un punto davvero ostico.
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Ciao Emilio, ma da quant'è che ce l'hai sto strumento? non è un po' presto per dire che si sta sfogando? :BHO:Originariamente Scritto da emiliosansone
Comunque come han giÃ* detto altri, l'importante è che piaccia a te e sopratutto...foto!!!!
L'unica rabbia che posso provare è verso di me, quando non riesco a suonare quello che voglio (J.Coltrane)
Tenore YTS-61; Soprano Selmer SA I - Alto Grassi 1974
DisegniJazz
Se hai comunquel la possibilitÃ*, fai dare una controllatina. Lo strumento è ancora in garanzia
[size=92]Alto Selmer Serie III
Vandoren Java A35
Vandore Java 3
Tenore Comet
Berg Larsen 110 2 sms
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Let it schwing
Per vedere le mie foto clicca qui
Dato che oggi sono a casa in malattia ho deciso di rompervi un po’ le scatole, sperando di non andare off topic.
Negli ultimi anni ho provato moltissimi strumenti ed ho avuto incontri ravvicinati del terzo tipo con personaggi come Claudio Zolla (Rampone e Cazzani), Orfeo Borgani e diversi rivenditori e riparatori.
Fermo restando che rispetto ogni scelta che un sassofonista può fare sul proprio strumento, e che trattasi di cosa assolutamente personale e soggettiva, vorrei portare le mie considerazioni.
Da molte parti in questo forum ho letto di iscritti che all’acquisto del sax, o solo per prova, hanno preferito sax di marche molto meno blasonate come i Trevor, oppure i cosiddetti artigianali (ma io li chiamo di importazione orientale e basta…) rispetto ad altri come Selmer, Yamaha ecc.
Per fare un punto, Trevor, P.Muriat, Cannonbal, Antigua, Grassi e via discorrendo sono tutti China o Taiwan.
Sicuramente Selmer non è più quella casa costruttrice dei BA, SBA, o Mk VI, giÃ* dal MK VII si avverte una discesa, ma di qui a ritenere che gli altri sax orientali siano migliori ne passa eccome!
Gli Yamaha sono ottimi strumenti, frutto di anni di ricerche e di perfezionamenti, e, parere personale, non è vero che hanno un suono impersonale.
Yanagisawa, Rampone e Borgani sono tutti sax artigianali, nel vero senso della parola. Yanagisawa ha una componente macchina molto elevata mentre le due aziende italiane sono interamente hand made, e la qualitÃ* si vede e si sente.
Tornando agli orientali ho potuto constatare che hanno tutti in comune una caratteristica precisa: all’atto della prova prima dell’acquisto la prima impressione è sempre molto positiva.
I motivi sono svariati, in primis perchè si tende sempre a sottovalutarli e quindi si rimane sorpresi dal fatto che invece suonano per davvero!
Se costano così poco però un motivo ci sarÃ* oltre al marchio e alla manodopera meno costosa: sono i materiali usati.
La lastra è sempre molto sottile, da 0,65 a 0,60 in alcuni casi, ed è una mescola di metalli dalla bassa qualitÃ*, spesso con nikel e molto zinco a discapito del rame, al contrario dei vintage dove lo spessore era contenuto ma la lastra aveva molto rame.
La lastra così sottile da immediatamente l’impressione, a chi prova il sax per la prima volta di prontezza e proiezione, dicasi free blowing.
Per esempio Rampone e Borgani sono 0,70 ma con molto rame presente per permettere la lavorazione a mano, sono quindi strumenti a cui bisogna abituarsi, prenderci la mano.
I tamponi, i sugheri e le molle sono tutte di bassissima qualitÃ* anch’esse ma sono ben regolate e studiate appositamente per funzionare benissimo nell’immediato ma che poi nel medio termine evidenziano tutti i loro difetti. I tamponi sono giÃ* sagomati ed è raro che alla prova in negozio ad un sax cinese o taiwanese la chiave non si apra perché il tampone si attacca (G# e C# basso in genere…)
Ben diversa cosa succede per un Selmer, Rampone, Borgani ecc..occorrono mesi per sagomare bene i tamponi, trovare la giusta regolazione delle chiavi e delle molle, cioè bisogna superare una periodo di rodaggio dove il sax si abitua allo strumentista e viceversa.
Per concludere, ripeto ancora, quando uno trova un sax e lo sente suo è giusto che lo compri a prescindere che si tratti di cinese, italiano, francese ecc… ma cerchiamo di non confondere l’ottone con il ferro! ::
Saranno anche pagati…ma ce lo vedete un Lovano, un Chirs Potter, un Liebman o Redman con in mano un Trevor o un Grassi???? :lol: :lol:
Cari Amici:
Qualcuno di voi mi ha chiesto un po' di foto dell'oggetto di questa discussione ed ho cercato di provvedere. Ecco qua una prospettiva del sax:
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Campana e fusto a distanza più ravvicinata:
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Viti di compenso della tastiera sinistra (quelle 2 piccole viti in corrispondenza dei sugheri). Servono a recuperare rapidamente la taratura della tastiera nel caso di variazioni dovute ad assestamento degli spessori o dei tamponi:
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Viti di compenso tastiera destra (3 viti, vedi sopra):
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Particolare del chiver e del marchio del fabbricante:
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Trevor e Buffet S1 in "ensemble":
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Campane a confronto:
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Differenze di canneggio nelle "parti basse":
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Come si può facilmente constatare, le differenze di forma e di meccanica tra i due strumenti sono alquanto evidenti. Il Buffet, a suo tempo, mi costò come un'auto di media cilindrata. Per il Trevor ho speso l'equivalente occorrente per un ciclomotore economico. Purtroppo devo dire, attirandomi ancora una volta le ire dei "puristi", che tra i due a livello acustico, secondo me, vince il Trevor. E' altrettanto chiaro che se in passato non fossero esistiti strumenti come il Selmer Mark 6 o il sopra riportato Buffet, che all'epoca costava parecchio più del Selmer, il sax non si sarebbe potuto evolvere fino ai livelli attuali.
Quoto, e aggiungo che i SA80 Serie II sono comunque ottimi strumenti anche se non sono Mk VI.Originariamente Scritto da New York nights
Ti quoto in toto :bravo:Originariamente Scritto da New York nights
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
Pur concordando in parte con quanto hanno scritto i due forumisti qua sopra, su alcuni aspetti la penso diversamente. A me sembra che la qualitÃ* media degli strumenti di provenienza orientale sia in costante e rapido miglioramento. Tanto è vero che molti marchi europei e statunitensi, anche piuttosto "pretenziosi", commercializzano saxofoni provenienti da Taiwan e Cina.
La stessa Trevor propone 3 livelli di prodotto: Classic, Revolution e Custom. Quest'ultima linea è la cosiddetta "professionale" e impiega 4 materiali differenti: ottone, bronzo, ottone "rosso" (alto contenuto di rame), argento 925 (lastra d'argento). Il cliente può ordinare il sax scegliendo liberamente tra questi materiali. Per esempio può ordinare un tutto bronzo con chiver d'argento, un tutto argento con chiver di bronzo, un fusto argento con campana in bronzo, eccetera. Come si vede, quindi, la denominazione "Custom" si riferisce proprio ai materiali. Perciò non si può affermare "tout court" che gli strumenti asiatici sono costruiti con la cacca. In alcuni casi può essere vero, ma limitatamente agli strumenti più economici.
Per quanto riguarda la resa acustica, mi è capitato in passato di suonare su saxofoni orientali, e posso testimoniare che negli ultimi anni ci sono stati dei veri e propri "giant steps" da questo punto di vista. Gli stessi Cinesi propongono oggi degli strumenti economici molto validi sulle prestazioni sonore. Posso capire che questa faccenda stia antipatica a molti, ma si deve pur prendere atto che il mondo gira. Qua in Italia questi prodotti non arrivano, ma se lo "pappano" francesi, inglesi, tedeschi ecc. Si parla molto bene, per esempio, di un certo marchio Walstein. Questo è un tipico prodotto, copiato dalla serie 992 Yanagisawa in bronzo, che si vende in Inghilterra a 470 sterline, e cioè a 525 euro al cambio di oggi:
Secondo gli inglesi l'aggeggio qua sopra suona molto bene.
Ad ogni modo non avevo aperto questa discussione per proclamare "guerre di religione". Mi sono limitato a dire che oggi, per 1000 euro o anche meno, secondo me si può comprare anche in Italia un sassofono tenore più che decente, contrariamente a ciò che molti credono. Dopo di che, come giustamente hanno sottolineato New York e Nous, uno è liberissimo di spendere 10.000 euro per lo stesso tipo di oggetto. E' più o meno la cifra che fui costretto a sborsare quando acquistai quel Buffet: nel lontano 1978 mi costò 1.400.000 lire. Ma a quell'epoca c'erano ben poche alternative, se si voleva un oggetto che suonasse sul serio. L'opzione che mi fu proposta era il Selmer Mark 7 che costava meno, ma optai per il Buffet, che mi ha accompagnato in tutti questi anni consentendomi di acquisire quel poco che so fare sul sax tenore. Onore al merito. E onore pure a mia moglie, che l'ha portato ad argentare e revisionare quando ormai l'avevo abbandonato perchè era quasi del tutto marcio.
Per quanto riguarda il Trevor che ho acquistato, non riesco a trovargli dei difetti. Il problema dell'incontinenza sembra definitivamente rientrato. Se ci saranno ulteriori problemi li segnalerò.
Concludo dicendo che sono stato anche io cliente dell'ottimo Claudio Zolla della Rampone, dal quale acquistai 2 sassofoni in successione.
Concludo anch'io affermando che intanto ti sei rimangiato quanto hai scritto al Nous, e cioè che alla fine sei veramente convinto che oggi fesso è chi spenda certe somme per un Selmer e altro quando si trovano questi Trevor a 1.000 sacconi ma vorrei farti riflettere su una cosa...dato che non è la Trevor a fabbricarli...chi è???
Non è forse la Eastman....? :\\: ...che vende il tenore a marchio proprio come il tuo a circa 400 euro.....??????? :zizizi))
E anche il bronzo (c'è bronzo e bronzo poi...) a poco meno di 500????
Non è che il caro vecchio Daminelli abbia molto più margine di guadagno su un Trevor che su un Selmer o un Yani e quindi spinga questi prodotti?
Ciao e buone suonate con il tuo inglese coloniale!
Dimenticavo..lo vuoi vendere il tuo Buffet?
Ciao, premesso che ritengo ovvio che ognuno consideri il proprio strumento il migliore per lui..trovo che spesso si pecchi di onestÃ* intellettuale. Per intenderci, non arriverei mai a dire che il mio Selmer, che per me è l'ideale, sia il migliore sassofono del mondo (ammetto che possano esistere un paio di strumenti leggermente migliori)..però sono fermamente convinto che per uno strumento che comprato usato costa più del doppio di un Trevor James non si può liquidare la questione con la solita trita e ritrita affermazione che "si paga il marchio". Lo strumento lo paghi quello che vale, di solito...pertanto non mi piace molto la parte del tuo discorso che quoto qui sotto :
E' come dire che io posso comprare una Ferrari, tuttavia con 10mila euro posso prendere una Seicento che tutto sommato è lo stesso tipo di oggetto (un'auto). Del Rampone, del Borgani, del Selmer, dello Yamaha non si paga solo il marchio.Originariamente Scritto da emiliosansone
Certo, dei nippogiappoindocoreani non si paga NEANCHE il marchio ;)
Comunque il tuo Buffet lo conosco, l'ho sentito suonare e credo che valga molto più di un Trevor James.
Arriveranno :saputello !!Originariamente Scritto da emiliosansone
(se vuoi te li cerco io, gratis...consideralo un favore tra amici :lol: )
Vox clamantis in deserto :saputello !!
Selmer Lover
Si parla spesso del fatto che i sax vanno provati poiche' 2 esemplari distinti, ancorche della stessa marca modello e epoca di produzione possono avere differenze anche notevoli.
Allora, poiche' Emiliosansone vanta grande esperienza e dunque va ritenuto in prima istanza affidabile nei suoi giudizi, perche' non ipotizzare che il suo TJ sia un esemplare venuto particolarmente bene e/o il suo BC non lo sia altrettanto?
Cio' salverebbe i principi ispiratori di coloro che ritengono il marchio fatto di rilevante importanza (e non dico non abbiano valide argomentazioni) e anche quelli di chi e' piu' scevro da preconcetti nei suoi giudizi e tende a basarsi solo sulla sua esperienza diretta e sulla sua personale capacita' di valutazione (cosa che mi sta benissimo ...con 40 anni di suono alle spalle).
pace e bene a tutti
.
Ten: Yamaha YTS-62 tamponi custom - 8link STM 7 reworked by Mandrake- Vandoren V16
Alto:: Conn Ladyqualcosa + Yamaha xC+ Vandoren 2,5
Yamaha WX5+VL70+PatchmanTurbo
concordo, magari sarÃ* anche venuto bene, però questi sax si devono valutare sul lungo periodo.
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
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