Guarda se l'avessi preso... di sicuro non sarei qui a scrivere adesso :ghigno:Originariamente Scritto da davidbrutti
Differenze generali: a livello di proiezione il Mark VI era superiore, poco ma superiore... secondo me dovuto al fatto che il canneggio è più stretto e che comunque nonostante fosse uno degli ultimi Mark VI (inizio anni 70') è sempre uno strumento con più 35 anni alle spalle ed era di un sassofonista classico, docente in conservatorio: è uno strumento che stato suonato TANTO, il che sul "suono" complessivo ha sicuramente giovato, sulla meccanica un po' meno.
A livello di volume, non ho notato sostanziali differenze... io sono abituato a suonare con bocchini di metallo (a 13 anni usavo giÃ* il Super Tone Master 7* sul tenore), il mio amico venendo dal conservatorio non ha mai usato bocchini diversi dal Selmer C*/D e il Vandoren AL (sul alto). (Paradossalmente ha comprato per l'alto un Dukoff D8: passato dall'acqua santa al diavolo!!!)
Il suono del Mark VI ha parecchi residui di nasalitÃ*, che a me non piacciono, ma che il mio amico (proprietario del Mark VI che era lì con me a provare i Rampone), venendo dal conservatorio, è abituato a percepire (sul soprano in maggior modo: nella musica classica trovo che il suono del soprano se è un Selmer può diventare troppo "oboistico" come concezione) e che probabilmente inconsciamente a livello psicoacustico lo facilitano parecchio... Non è un giudizio di valore, è soltanto una constatazione.
Il suono del Rampone R1 Jazz (ma anche l'R1 argentato) secondo me è molto più avvolgente e tridimensionale del suono del Mark VI. Quel esemplare particolare di Mark VI secondo me aveva bisogno di una revisionata generale, forse anche piuttosto pesante, perchè le ottave non erano intonate... Il Rampone sul tema intonazione era eccellente: parere condiviso con il mio amico!!!
Meccanica: qui non c'è storia: il soprano Mark VI è decisamente superato... trovo che siano davvero scomodissime le chiavi di D, Eb e F acuti, molto innaturali... in effetti i fori relativi a quelle note sul Mark VI soprano sono frontali e non laterali come su tutti i soprani moderni. Boh...
Note: le prove le abbiamo fatte nella stanzetta insonorizzata di cui Emanuel dispone... la stanzetta è tendente all'asciutto e tende un po' a scurire... comunque siccome tutti gli strumenti (i soprani) li abbiamo provati lì dentro, la prova devo che è stata comunque significativa. Probabilmente una stanza con più riverbero avrebbe permesso di far proiettare le armoniche medio basse caratterizzanti dei Rampone... e alla fine penso che il suono in un ambiente aperto diventi ulteriormente più avvolgente del Mark VI!
Per quanto riguarda i Rampone: ho provato un R1 Jazz dorato, un R1 argentato un R1 Jazz curvo argentato e un saxello R1 Jazz argentato con la campana dorata.
Ho trovato qualche similitudine tra l'R1 argentato e il Mark VI: l'R1 è più chiaro come suono dell'R1 Jazz.... c'è da dire che: l'argentatura dovrebbe schiarire e la doratura dovrebbe inspessire... quindi sarebbe stato interessante anche provare un R1 dorato e un R1 Jazz argentato.
Tutti e 2 i soprani dritti che ho provato li ho trovati più spontanei nell'emissione rispetto al Mark VI... però, ribadisco, quel Mark VI aveva bisogno di una revisione... secondo me "sfiatava".
Il saxello aveva decisamente un suono più scuretto ma più personale di tutti gli altri (più distinguibile e sicuramente più distintivo per un uso solistico), forse più lavorabile... Devo dire meno spontaneo probaiblmente a causa della curvatura del chivere... mi piaceva comunque molto. Sono passato parecche volte dal R1 Jazz dritto dorato al R1 Jazz saxello... a mio avviso la spunta il dritto, però:
1) in vita mia ho suonato soprani complessivamente per 3 ore
2) non ho mai studiato sul soprano
3) venendo dal tenore... e ascoltando praticamente solo jazz sono abituato più a certi suoni che non ad altri: nel jazz, la maggior parte dei grandi sopranisti ha un Mark VI quindi strumento dritto, monoblocco, "french sound"...
Tuttavia stravedo come sonoritÃ* per Roberto Ottaviano (che mi risulti usi un Borgani moderno), che secondo me ha un timbro privo di nasalitÃ*, non so, quasi contraltistico.
Ho provato anche un tenore R1 Jazz argentato con interno dorato (finitura vintage ovviamente)... quello l'ho provato anche un po' fuori dallo stanzino insonorizzato... Proiezione notevole, suono rotondissimo e avvolgente... uno strumento con grandissimo sustain... meccanica molto molto fluida: sinceramente era molto sileziosa, non ho notato quel rumore che la grande maggior parte dei sassofonisti classici spera di non trovare. Il suono era davvero molto liquido: era veramente dapperutto...
A livello di proiezione il mio Selmer era decisamente superiore... ci suono da più di 10 anni: lo conosco sicuramente di più... Il canneggio del Selmer è più piccolo quindi sul caso del tenore, superata la "resistenza" si ottiene un volume maggiore... Il Rampone aveva molto più corpo del mio Selmer... tanti medio/bassi in più ma meno alti... Come armonici il mio Selmer era favorito, più cristallino come sonoritÃ*. Intonazione eccellente!
Secondo me sono i 2 sassofoni (il mio Super Action e l'R1 Jazz) non sono succedanei.... come sonoritÃ* sono filosoficamente tanto distanti... ad avere soldi comunque comprerei un tenore R1 Jazz: comprerei prima il tenore e lascerei per il futuro il soprano... :lol:
Forse un R1 normale... che dovrebbe essere più penetrante come suono pur mantenendo il suono "corposo" a me sarebbe più congeniale!!!
Concludendo ora dovrei solo trovare un R1 Jazz dritto in occasione...![]()