Il problema è di rapida risoluzione perché basta capire alcuni concetti fondamentali. Ogni sax ha grossomodo la stessa estensione (dal Sib grave al Fa# acuto), tranne casi particolari come i baritoni discendenti al La (che arrivano quindi al La grave) o i soprani ascendenti al Sol acuto (ci sarebbero anche i sax che arrivano soltanto al Fa acuto perché non hanno la chiave per il Fa#).
Comunque in linea di massima l'estensione è la stessa e le posizioni sono identiche. Questo tipo di estensione è quella fittizia.
Il discorso invece cambia se pensiamo all'estensione "reale" dello strumento, ovvero alla nota realmente percepita (immagina di dover riprodurre esattamente la nota sul pianoforte); per renderti conto immediatamente della cosa, senza addentrarci troppo con i tecnicismi, basta eseguire il Do centrale (terzo spazio) con un soprano e con un tenore: la "lettura" è la stessa (la nota è sempre lì, sul terzo spazio), la posizione utilizzata sul sax è la stessa (tasto 2), ma il tenore suona esattamente un'ottava sotto il sax soprano. Stesso rapporto che intercorre ad esempio tra alto e baritono...

;)