Scusate ma io non capisco con quale principio si possa confrontare la propria scelta con quella di professionisti che come endorser forniscono informazioni al produttore il quale, con tali preziose nozioni, sviluppa il progetto con una ricerca spinta verso il futuro (il Mark VI sarÃ* ottimo ma ha troppi anni sulle spalle...). Le aziende "big" spesso non riescono a portare avanti questo sviluppo nemmeno minimamente e a volte si limitano miseramente a copiare.
Voi siete proprio certi che nelle pieghe dei budget delle aziende italiane possa venir fuori una somma sufficiente per assoldare il suonatore di grido? Oppure, se poi si critica il comodato d'uso gratuito, come si potrebbe pagare in modo più corretto un endorser se non fornendo il materiale con cui suonare e migliorare così le proprie performance?
Infine se si cercasse la pura e mera vendita, non è più facile piazzare un numero maggiore di sax percorrendo il filone scolastico: invece a scuola, correggetemi se sbaglio, se non si utilizza un Selmer fare un diploma è o non è più che un'impresa?
Ma, per non andare fuori tema, torno a bomba: Federico se puoi e se vuoi prova prima di scegliere e allarga la scelta...
Max