In base a quanto è stato giÃ* detto, mi sembra piuttosto evidente quale sia l'utilitÃ* dello studio degli accordi.
E' vero, siccome fai un ragionamento da pianista, hai una visione "verticale" dell'accordo e lo intendi come un insieme di suoni prodotti in contemporanea, sostanzialmente per te "accordo=armonia". Tuttavia lo studio degli accordi è utile anche per quegli strumenti che sviluppano l'accordo in senso "orizzontale", ossia intendendo "accordo=melodia": per dirla piuttosto brutalmente alla "pane e salame" un qualsiasi solo altro non è che un mix tra scale e accordi (utilizzati in senso orizzontale quindi melodico).
Non mi sembra un concetto particolarmente criptico, oltretutto anche con il pianoforte, nessuno si sognerebbe mai di suonare soltanto per accordi, una melodia deve pur esserci e questa melodia da cosa è composta? Il solito mix di scale e accordi (ovviamente è un discorso, come detto prima alla "pane e salame", però il concetto di fondo è questo)...