Ciao, è da una settimana che sto provando questo saxscape ,e devo dire che mi intriga...
il modello è "uptown dark" apertura 136,ossia 10*.
Queste imboccature sono prodotte a mano artigianalmente da Kenneth Barry,e sono fatte di un materiale particolare:una resina acrilica dalle ottime capacit* acustiche e di notevole durezza.
Il becco si presenta esteriormente tale e quale ad un becco in ebanite come dimensioni,ed all'interno risulta simile ad un ottilink in ebanite (nella lunghezza del facing ed altezza del baffle ), ma con una scavatura molto piu' pronunciata prima della camera (che è ovviamente quella di un becco "large chamber",alla ottolink).
Vi sono due scritte ai lati del becco:
a sinistra l'apertura ,il modello ed il num. di serie
a destra la firma/logo dell'aritgiano :saxscape
Arriviamo al dunque ,ossia come suona?
All’inizio ho faticato un po’ a trovare un’ancia buona,ho provato con le rico 3 e 2,5 (orange box e royal),vandoren java e V16 3.Alla fine come sempre l’accoppiata migliore l’ho trovata con le rico 3 orange box,anche se un mio amico,un bravissimo professionista mi ha assicurato che le rigotti vanno ancora meglio,cmq.sono aspetti molto personali ovviamente.
Per la legatura ho utilizzato la classica selmer a 2 viti ed il sax è il mio fido mark VI 80,XXX silver.
Anche se il modello è stato definito dal suo creatore “uptown dark”,e Ken riferisce che è stato concepito come un vintage ottolink con piu’ proiezione,in realt* questo becco è molto diverso da un link,e non è poi cosi' "dark".
Il range dinamico è molto buono.
è possibile ottenere soffiati burrosi e timbri vellutati,ma anche sonorit* incisive e moderne.è sempre udibile un alone di leggero soffio ,che dona per cosi’ dire “resipro” al suono,che è meno scuro di un ottolink.Si ha la sensazione di suonare un ottolink moderno,piu’ duttile ,a met* strada fra un suono tradizionale di stampo vintage jazz ed uno piu’ moderno e proiettato,direi “sparato”.

Soprattutto cio’ che colpisce è la risposta dell’ancia alle minime sollecitazioni,questa caratteristica lo rende molto simile ad un becco in metallo,e soprattutto spingendo ed andando nel range acuto e sovracuto ho avuto la sensazione di suonare un guardala,ma contemporaneamente non si ha tutta quell’enfasi delle frequenze medie ,è una caratteristica difficile da spiegare…
E’ la prima volta che noto un comportamento del genere in un becco:sembra di avere a disposizione due sonorit*,la potenza e la risposta del metallo ,ma contemporaneamente una buona corposit* del registro grave ed un’ottima sonorit* nel subtone (in questo il fatto che sia un 10* da una bella mano!).
E’ come se si avessero nel suono risultante piu’ timbri contrastanti…certe volte chiudendo gli occhi sembra di suonare un becco in metallo preciso e centrato,altre volte sembra quasi uno slant ,soprattutto dal piano al mf!
Personalmente ritengo quest’imboccatura molto complessa e difficile da definire,ma sicuramente molto versatile.Il registro sovracuto è un po’ meno immediato di un ottolink,ma basta studiare quella settimana in piu’ e si è a posto.
Consiglio a tutti di provare questo saxcsape,e soprattutto a mio avviso siamo davanti ad un prodotto che necessit* di una notevole padronanza tecnica per essere sfruttato al meglio in tutte le sue sfumature ,e che per il suo carattere “ibrido” puo’ piacere o no,ma di sicuro non lascia indifferenti.
Se cliccate sul link in basso potete ascoltarmi in un breve sample con quest’imboccatura.
http://rapidshare.com/files/191305569/uptown_mp3.mp3

per altre info e prezzi consultate http://www.saxscape.com

Ciao Fabrizio D’Alisera

P.S. Appena avro’ un attimo di tempo libero aggiungero’ delle foto ed altri sample per evidenziare i diversi comportamenti del becco,per es. un sample solo di sovracuti,un altro dal carettere piu’ funk/R&B e cosi’ via,quindi restate sintonizzati!!!