si anche io mi riferivo al messaggio precedente al tuo
ciao fra
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sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
allora si.. :ghigno:Originariamente Scritto da fcoltrane
comunque c'è gente che va dicendo in giro che il primo suono che emetti da bambino è puro. il resto no.
picasso ci ha messo decenni per riuscire a disegnare come quando era bambino.
il suono ha caratteri molto differenti. nessuno è riuscito a risuonare la "voce bianca" nemmeno jhon, secondo me. davis ci è andato molto molto vicino.
mi permetto di non condividere, nella bella e ampia analisi di LadySax,
"allontanandosi da Dio e dall'Assoluto".
A Love Supreme, almeno così mi sembra, è un canto rivolto a Dio,
una preghiera.
Se molti sassofonisti sono atei, o credono di esserlo (la musica buona è tutta "sacra",
vedi i Gospel e lo spirito originario del Blues),
certamente Coltrane in Dio ci credeva
pace a tutti
:saxxxx)))
alto Trevor James
soprano Jean Michael
imboccature Berg Larsen / Yamaha
ance Vandoren
mi permetto di aggiungere:
dalle note di copertina di A Love Supreme:
"John Coltrane saw the album-lenght suite A Love Supreme as his gift to God."
:
Che Dio benedica tutti i sassofonisti
:saxxxx)))
alto Trevor James
soprano Jean Michael
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ance Vandoren
bhè se dio ha inventato la musica e poi ce l'ha fatta scoprire... tanto di cappello a lui e ai suoi complici ghhghg
però robert jhonson era molto atero... diceva sempre "sono talmente ateo che non ho neanche l'osso sacro" e lui il blues l'ha inventato :D
Reverendo gary davis invece suonava la sua armonica cantando "say no to the devil" chiss* perchè la chiamano musica del diavolo diabulus in musica.
"Da tutto ciò che è male, allontanandoci da Dio, dall'Assoluto."Originariamente Scritto da puffosky
Io lo ho inteso come
Da tutto ciò che è male, che ci allontana da Dio, dall'Assoluto.
Who's the greatest band around,
makes the cats jump up and down,
who's the talk of rhythm town,
five guy's named Moe, that's us!
http://www.francescoragnifotografo.i...-Parampara.png
Forse perchè il blues ha a sua volta le radici nella musica Gospel, o sacra, quella che cantavano in chiesa per parlare a e di Dio, quando invece i soggetti del blues erano le passioni e le sofferenze terrene, il male che ci affligge in quanto esseri umani, ma cantati con la stessa forma della musica sacra, e questo sicuramente dispiacque ai credenti che videro sviliti i loro sentimenti ed emozioni, che erano appunto rivolti a soggetti più elevati, in apparenza...Originariamente Scritto da Ornette
Who's the greatest band around,
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gi* sax'o'phone (:
Come spiegato da Sax O'Phone, "allontanandoci dall'Assoluto" sta per "che ci allontana dall'Assoluto". Scrivendo l'analisi di getto, non mi sono avveduto del possibile fraintendimento, per cui - grazie, Puffosky - ho appena apportato una piccola correzione al testo.Originariamente Scritto da puffosky
"A Love Supreme" è un canto rivolto a Dio, ma tutta la musica di Coltrane, dopo "Giant Steps", è una preghiera, un rito afroamericano.
A parte Coltrane, i legami del jazz con il sacro sono ancora tutti da approfondire: si pensi all'influenza del gospel e dei riti vodoo sul jazz primigenio (la nonna di Morton era una fattucchiera), alla formazione nelle chiese nere di tanti jazzisti di colore, ai Concerti Sacri di Duke Ellington, alla spiritualit* della musica di Jarrett, al misticismo di Steve Coleman.
Concordo con te, Puffosky, la buona musica è tutta sacra, anche se chi la fa non sempre ne è consapevole, ma seguire questo ragionamento ci porterebbe a tutta una serie di spinosissimi problemi, tipo: quando la musica è buona? Si aprirebbero polemiche infinite.
Tenore Buescher Aristocrat Series II / Markneukirchen Klingenthal B&S (di riserva)
Bocchino Aaron Drake "Jerry Bergonzi" n. 8
Anche Rigotti n. 2,5 strong
Legatura Rovner Dark
Contralto "bandistico" Ramponi&Cazzani primi '60
mi scuso se ho frainteso
e ringrazio di avermi ascoltato
certo, sarebbe lunghissimo discutere sulla sacralit* della musica
magari ci saranno altri argomenti...
intanto un Grande ringraziamento a LadySax per aver postato
la bellissima frase di Coltrane
me la sono copiata sul computer
pace a tutti
viva il sax e la musica
:saxxxx)))
alto Trevor James
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C'è anche un'altra spiegazione.Originariamente Scritto da Sax O' Phone
I blues, da "blue devils" (= demoni, spiriti "down"), nella mitologia afroamericana dell'Ottocento, sono i demoni della depressione. La parola blues, prima nello slang afroamericano, poi nell'americano, sta anche per depressione, per es. nella frase "I had a bad case of the blues" (= "ho avuto una brutta depressione").
Il retaggio animistico africano è evidente. In molti blues, sentiamo "I got the blues", per dire "ho la depressione", ma il significato più genuino è "ho i demoni, gli spiriti maligni dentro".
L'interpretazione del blues come musica del diavolo credo sia successiva e influenzata da concezioni cristiane.
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Non so se sia possibile spiegare o interpretare frasi o concetti che, appartenendo all'evoluzione interiore di una persona, al suo cammino verso una rinnovata e piu' "sottile" consapevolezza della realt* e quindi di se stessa, appaiono come le "visioni intuite" dei "mistici" di ogni epoca...una percezione che supera la mera comprensione razionale, come è stata intesa soprattutto dalla cultura europea...quella che segue è una "ipotesi di lettura", fatta di riflessioni/ analogie "dubitative"...
"Non c'è mai fine: ci sono sempre suoni nuovi da immaginare, nuovi sentimenti da sperimentare..."
Paradossalmente, questo incipit è molto "europeo" rispetto a ciò che segue...se non sapessimo che fosse Coltrane a parlare...descriverebbe bene il percorso evolutivo della tradizione musicale occidentale sempre volto a superare le "conquiste musicali" delle epoche precedenti...in fondo, anche il jazz, in un periodo ben piu' ristretto è stato animato dallo stesso tipo di "motivazione"...rimane il dubbio "umano"...l'uomo è in grado di immaginare suoni indipendentemente da tutte le "fonti produttive" (strumenti e non) o il suo "immaginario musicale" o sonoriale è strettamente collegato all'esperienza che dei "suoni" ha, ha avuto o può avere? Sappiamo che Beethoven scrisse la 9^ Sinfonia in uno stato di totale sordit*...ma aveva una "bussola interiore" guidata da un'esperienza pregressa intensa e profonda...se, invece, si nasce sordomuti, quale "immaginario sonoriale" si possiede? Se la ns. conoscenza dipende dal "corretto" funzionamento dei ns. sensi, esiste un tipo di "conoscenza" o esperienza che supera le ns. parziali percezioni sensoriali? E' un'attivit* immaginativa della mente o una "abilit* mentale" che non siamo stati in grado di identificare o di indagare opportunamente? Il metodo scientifico è una "risposta parziale" a questo "interrogativo aperto"...
In "To Be" (Expression), Coltrane "dialoga" al flauto con l'ottavino di Sanders...esplora nuovi suoni con un nuovo strumento...
se fosse vissuto di piu' si potrebbe ipotizzare che avrebbe approfondito anche il flauto oppure che si sarebbe rivolto verso altre "fonti sonore"...se non avesse ad un certo punto "scoperto" il sax soprano, la sua musica si sarebbe evoluta lo stesso verso una "ricerca modale"? Quali "sentimenti" sperimentiamo veramente...quelli che sappiamo ci caratterizzano o solo quelli che non ci appartengono e che circostanze, eventi, occasioni particolari "risvegliano" in noi?
La corrispondenza tra scale musicali e sentimenti umani è stata "codificata" dalla tradizione musicale millenaria del Nord India...Coltrane faceva in qualche modo riferimento ad essa od era giunto o stava per giungere ad una sua "percezione sonoriale" o "organizzazione musicale" transculturale?
"C'è la necessit* di purificare sempre piu' questi sentimenti, questi suoni per arrivare ad immaginare allo stato puro ciò che abbiamo scoperto, in modo da riuscire a vedere con maggior chiarezza ciò che siamo."
La "purificazione" di tutti i sentimenti è nell'Amore! Vorr* forse dire...che solo amando qualsiasi sentimento si "purifica"? E che soltando esprimendo quei "suoni", purificati dall'amore siamo in grado di fare delle "scoperte" e riusciamo ad esprimere ciò che siamo?
Oppure lo "stato di purezza" è uno stato di non-identificazione, di accettazione "sic et simpliciter", l'attimo di non-mente...simile al concetto di esperienza espresso nei sutra di Patanjali o tipico della tradizione orientale? Se fosse vera, questa seconda ipotesi, la "posizione" di Coltrane sarebbe simile a quella di Cage...ma Coltrane non era "cinico" come Cage...istintivamente, mi convince di piu' la prima ipotesi...
"Solo così riusciamo a dare a chi ci ascolta l'essenza, il meglio di ciò che siamo."
Potrebbe tradursi..."solo ciò che facciamo con amore, parla di noi..."
"E per far ciò bisogna pulire lo specchio..." Nell'amore, non abbiamo bisogno di dimostrare altro, non ci sono i "riflessi dell'Io"...
ma "diventiamo ciò che siamo, col ricordo di ciò che eravamo diventati", come recita un antico adagio sufi...
La musica la materializzazione dell'intelligenza che nel suono.
Edgar Varse
Un tentativo di spiegazione per molti aspetti diverso dal mio, almeno altrettanto plausibile e senz'altro interessante. Grazie, Juggler.
A proposito della prima parte del tuo messaggio, nel misticismo cristiano si parla di "sensi spirituali", ma si tratta di un concetto, sia pure espresso diversamente, trasversale.
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Originariamente Scritto da MyLadySax
Grazie a te, per l'interessante spunto riflessivo! Ciao!
La musica la materializzazione dell'intelligenza che nel suono.
Edgar Varse
io ringrazio entrambi :yeah!)
ciaofra
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