Be', io sassofonisti, anche molto bravi, in grado di eliminare del tutto le differenze, come dici tu, tra bocchini così diversi non ne conosco (e ne conosco tanti).
Se ascolti Coltrane nelle registrazioni, comunque bellissime, con Ellington, per esempio, noti che il suono non è il solito, perché in quel periodo il grande sassofonista era privo del suo usuale bocchino, ma neanche lui poteva eliminare del tutto le differenze!
D'altronde, che senso avrebbe, altrimenti, suonare con un bocchino piuttosto che con un bocchino diverso?
Peraltro, ammesso e non concesso che le differenze siano almeno in parte eliminabili, è necessario uno sforzo consapevole, che tenderei ad escludere nel caso del sassofonista dell'esperimento, il cui sforzo, semmai, è contrario.
Considerando globalmente tutto quanto si è detto, comprese le tue obiezioni, non te la prendere, fccoltrane, ma mi sento più propenso a concludere che il materiale ha una rilevanza veramento minima, forse trascurabile, se non addirittura zero.
Naturalmente, non escludo di sbagliarmi.