Proprio così. Collazoni, ad onor del vero, è, probabilmente, uno dei tecnici più preparati al mondo. Ma non è sicuramente l'unico. Vuoi che Selmer, Yamaha, ecc., non abbiano buoni tecnici e sassofonisti? Certo che ce li hanno! Sono assunti e stipendiati. Solo che la Borgani (e non solo) ha puntato principalmente sulla qualitÃ*, con una produzione artigianale di poche centinaia di sassofoni ogni anno. Altre ditte operano in una dimensione molto diversa, coprendo una fetta di mercato molto più ampia, ed entrano in gioco anche altri fattori. Per es., la qualitÃ* di un prodotto (es.: un bocchino di nuovo tipo) è un criterio per decidere se commercializzarlo o meno, ma, se un'indagine di mercato accerti che quel bocchino, con le sue caratteristiche (più o meno ampliate dal messaggio pubblicitario), anche al di lÃ* della sua intrinseca qualitÃ*, è destinato ad essere venduto in una percentuale capace di determinare un guadagno netto ed effettivo, sta' certo che questo criterio non è meno importante.
Di fatto, i sassofoni Selmer dopo il Mark VI sono paragonabili ai Selmer precedenti? Secondo la maggior parte dei sassofonisti, anche professionisti, no. Eppure, la Selmer resta sull'onda. Che, poi, in tutto questo possa celarsi una politica errata nel lungo termine è un altro discorso.