in realtÃ* che il materiale influenzi il suono lo si può trarre anche dall'articolo citato da lester.
ed infatti se si guardano le figure (il risultato dell'esperimento)
si nota che alcune differenze vi sono.
ed infatti le figure sono molto simili ma non eguali.
è lo stesso prof che dice che le differenze non sono rilevanti.
le differenze (non rilevanti ) sono quelle dei bocchini di plastica e di metallo.
in pratica il prof sostiene che le differenze evidenziate dallo strumento (minime differenze) non sono percepite da un ascoltatore.
(così come lo sono quelle rilevanti degli altri bocchini).
per questo motivo ritiene che il materiale influisca il suono in maniera trascurabile.
a prescindere da quanto detto sinora
(e che mi fa ritenere che questo esperimento abbia poco di scentifico)
se le conclusioni contraddicono le premesse, vi sono una serie di obiezioni
che un sassofonista (professore ) era in grado di evitare.
l'esperimento è stato fatto con alcune note
(e lo strumento ha evidenziato alcune se pur minime differenze)
non era conveniente provare con tutte le note del sax.
(magari anche il prof avrebbe avuto gradite o meglio sgradite sorprese)
ed ancora dovevano anche provare a legare i suoni
(perchè un bocchino reagisce diversamente quando si legano due note.)
anche in questo caso avremmo avuto diverse sorprese.
(e non voglio pensare alle combinazioni)
la pressione dell'aria :anche questa andava modificata
perchè avrebbe prodotto probabilmente ulteriori modifiche.
infine una richiesta (il mio inglese è inesistente)
non ho capito chi soffiava (se uno strumento creato ad hoc con che criteri?)
ciao fra