L'ho sentito diverse volte, ho frequentato per un anno il suo corso di musica d'assieme e sentirlo suonare al di fuori di un'esibizione è anche meglio in quanto è completamente libero e non deve necessariamente dimostrare fin dove è arrivato con il suo studio.
Due anni fa ha organizzato un incontro con Francois Louis e conoscere quel satiro di genio, quel guru del suono è stata un'esperienza, mi ha insegnato un esercizio di respirazione che ha cambiato radicalmente il mio suono.
Consiglio di visitare il suo sito http://www.aulochrome.com/ (purtroppo non ci sono file da ascoltare), quello strumento è interessantissimo, ha delle possibilitÃ* incredibili, pur essendo costituito da due soprani accoppiati può produrre un armonico basso che scende sotto il registro basso del tenore, modulando la chiusura di uno dei due becchi produce una pulsazione per l'interferenza d'onda su cui suona come avesse una loop station.
Parlarne così sembra uno scienziato, ma ha un approccio totalmente fisico al suono.
Emanuele suona con un becco che dire aperto è un eufemismo, non tanto per il "tip" quanto per la lunghezza del facing, usa ance LaVoz hard, e la pienezza del suo suono è insuperabile.
L'unico difetto (per modo di dire) è che emana un'autorevolezza che mi lega e quando suonavo alle sue lezioni mi sembrava di essere fantozzi e di essere totalmente incapace. (non che sia molto di più, ma certi trucchetti mi aiutano).
Si possono sentire diversi suoi pezzi sul suo sito: http://www.emanuelecisi.com/
Naturalmente sentirlo con il suo MarkVI o il nuovo Chu Berry è un'altra cosa che con i nuovi Rampone, checchè ne dica lui.