Sul manuale delle ance di Larry Guy e sul "librone" di Larry Teal... ci sono pagine e pagine e pagine dedicate alla "lavorazione" delle ance.
Ok, tutto giusto però...
... però andate a vedere quando sono stati scritti/pubblicati questi libri.

Ora, la situazione è che 60/70 anni dopo la pubblicazione di questi libri, la produzione di ance è diventata molto più consistente e precisa.
Nei pacchetti compriamo, troviamo ance vere e proprie e non semilavorati.

Il metodo descritto (... modificare lo spessore della parte vibrante dell'ancia, su lato destro e/o sinistro) non prende in considerazione che potrebbe essere non simmetrica tra i binari... cosa che può accadere sia su imboccature Selmer (soprattutto non recenti) sia su imboccature Yamaha.
Diciamo pure che una persona che insegna (o almeno ci prova) a insegnare a suonare il sassofono dovrebbe prendere queste cose in considerazione, se non altro per aiutare il neofita a trovare comfort e facilità.
Diciamo pure che una persona che insegna dovrebbe inizialmente controllare planarità della tavola dell'imboccatura e planarità della tavola dell'ancia ed intervenire qualora necessario:
• la tavola dell'imboccatura, se non perfettamente piana, va fatta sistemare da un artigiano specializzato.
• la tavola dell'ancia, se non perfettamente piana, si può sistemare anche da soliti, senza particolari abilità manuali con pazienza e un foglio di carta da stampante.


Usare ance che necessitano un periodo di inizializzazione ("breaking-in" in inglese) molto molto lungo è quasi sempre sconsigliabile, specialmente per un neofita. Meglio concentrarsi sulla stabilità e sulla facilità.
C'è tempo per scegliere un tipo di ancia (e relativa rigidità) solo e soltanto per il suono che produce. Da neofiti è bene concentrarsi su produzione/controllo/coerenza del suono, più che sull'equalizzazione/timbro, rimanendo sempre su suoni NON estremi.