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Discussione: La giungla dei bocchini e ... forse delle ance.

  1. #1

    La giungla dei bocchini e ... forse delle ance.

    Una buona serata o buona mattinata
    In questi giorni sto facendo dei controlli dell'intonazione dei miei clarinetti vintage in metallo.


    Mi sono organizzato:
    - 2 bocchini, 1 Pomarico Wizard e 1 Vandoren M13;
    - 1 ancia Vandoren 56, 2,5;
    - 1 legatura Vandoren in pelle,
    - 1 tabella per le 3 ottave, per registrare le variazioni in funzione della nota suonata.


    Durante le prove ho avuto qualche sorpresa, es. il clarinetto Pan American "blasonato", di fatto è un Conn, se suonato con il bocchino Pomarico, risulta perfetto nell'intonazione, se suonato con l'M13, il mio bocchino preferito, una delusione.
    Per contro, un clarinetto non di livello elevato, diciamo da studio, il Three Star, se suonato con il bocchino Pomarico, una delusione, con il bocchino M13, risulta perfetto e che intonazione morbida!


    Nei giorni seguenti, mi procurerò le tabelle delle aperture e delle ance consigliate.
    Poi scoprirò che "forse", lo stesso clarinetto, sebbene suonato con due bocchini diversi, avrebbe dato un ottimo risultato, cambiando semplicemente l'ancia.
    Può essere?


    Ringrazio per il tempo dedicatomi.
    Una stretta di mano.

  2. #2
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    eh sì può essere, l'ancia rimane il primo "problema" come influenza su più o meno tutte le variabili
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
    Tenore Grassi Wonderful '81
    Otto Link STM Usa 7*, Otto Link STM 105 Floridizzato da Paolo Porta, Rigotti 3 Strong
    Alto Grassi '76,
    Otto Link HR 7*, Rigotti 2 strong
    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  3. #3
    ma nel clarinetto l'intonazione non si regola come sul sax tirando avanti e indietro il bocchino?

  4. #4
    Grazie per le risposte.
    Si', anche nel clarinetto qualcosa si puo' recuperare tramite lo spostamento del barilotto o intervenendo, ma di poco, sul bocchino. Uso degli spessori, che di fatto sono delle semplici guarnizioni idrauliche.
    Le prove le avevo effettuate senza nessun intervento correttivo.
    Oggi pomeriggio ho fatto nuovemente delle prove.
    Ho allineato 4 bocchini di diversa marca e apertura.
    Usando le tabelle che indicano gli abbinamenti per le ance, ho ripreso le prove:
    - mi sono annotato le variazioni;
    - sono intervenuoto sul barilotto e sul bocchino per trovare la posizione migliore.

    Resta il fatto che un clarinetto: il three star, poco blasonato, da punti a quelli ... di marca.
    Un saluto e di nuovo grazie.

  5. #5
    Hai verificato per quale intonazione siano progettate le due imboccature?

  6. #6
    Una buona serata.
    I bocchini utilizzati sono stati:
    - M13 Lira;
    - BD5;
    - B45;
    - Pomarico Wizard.

    L' M13, è un 440. L'ho verificato sulle tabelle della Vandoren. E qui ho una perplessità perché, sempre dalla tabelle ho trovato la seguente indicazione ... "Vandoren ha sviluppato il bocchino “Serie 13”per i clarinettisti americani che utilizzano un'intonazione a 440."
    Che significa? Che volutamente alcuni clarinettisti Americani decidono di suonare a 440, mentre, sempre in America lo standard è 442?
    Qualcuno è in grado di fornirmi delle delucidazioni?

    Gli altri 2 bocchini Vandoren, dovrebbero essere a 440 ma non trovato tabelle utili.


    Per il Pomarico Wizard non sono riuscito a trovare il dato certo.
    E per la Pomarico mi si consenta di aprire una parentesi.
    In precedenza avevo scritto due email alla Pomarico per chiedere alcune informazioni sia di carattere "generale" sia per delle aperture di bocchini non più in catalogo.
    Ho anche telefonato.
    Risultato. Assenza totale dell'Azienza. Pronti a vendere i prodotti, ma nessun assistenza.

    E torniamo all'oggetto della discussione.
    Pensa che ti ripensa.
    ... Per i clarinetti in resina o in ebano, utilizzando i barilotti di diverse lunghezze ovvero gli anelli distanziatori, si può intervenire sull'intonazione sia in "aumento" sia "in diminuzione", per quelli metallo si può intervenire solo in "aumento". Perché? Eppure, da quello che vedo sono stati suonati e "forse" anche tanto. Quale è stato il criterio di costruzione? ...

    E così ho ripreso a fare delle prove.
    Analizzando le frequenze con l'applicativo "intonatore" del cellulare regolato a 440:
    - le note Mi e il Fa della prima ottava risultavano inferiori alla frequenza ideale delle rispettive note;
    - le note a seguire: Sol, La, ... risultavano in aumento;
    - se cercavo di regolare lo strumento, intervenendo sul barilotto in ferro che, per memoria, può essere solo estratto, mi sono accorto che il Si della seconda ottava aveva una frequenza vicina al 440.

    In ragione di ciò ho pensato che, se avessi centrato subito il valore del Si, avrei ottenuto una regolazione ideale.
    Infatti, a regolazione effettuata, le note Mi a Fa risultavano ancor più fuori ma dal Sol della prima al Do della terza ottava avevano sì degli scostamenti ma poca cosa.
    Qualcuno potrebbe dirmi ma, non sarebbe stato il caso di riferirti al Sib, visto che lo strumento è in Sib?
    Ho provato ma si starava tutto.

    Per un clarinetto in metallo in La, mi sarei aspettato una risposta vicina ai 440 con il La della seconda ottava, invece il 440 l'ho riscontrato con il Do della seconda ottava.

    Un saluto a tutti

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