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Discussione: Breve panoramica su imboccature WBS Mouthpieces per sax alto - Made in Italy

  1. #1

    Breve panoramica su imboccature WBS Mouthpieces per sax alto - Made in Italy

    Vista e considerata la (grande) richiesta, ho ritenuto interessante proseguire la panoramica sulle imboccature WBS per sax tenore riportando un po’ di considerazioni su alcuni modelli per sax alto che ho avuto la possibilità di provare, direi, approfonditamente.

    Come molti utenti del forum ben sanno (non tutti per fortuna) non sono un “alto sassofonista”.
    Per onestà intellettuale, non mi sembrava chissà quanto significativo provare a recensire accessori per sax contralto.
    Ma ho fatto questo piccolo sforzo visto che da qualche anno possiedo un sax contralto (uno strumento con una storia buffa…) e tutto quel pacchetto di tools per poterlo usare con discreta soddisfazione.

    Non mi dilungo sull’introdurre il produttore etc etc… è già stato detto tutto nel post dedicato alle imboccature per tenore.




    Di seguito la lista delle imboccature per alto a disposizione… con un po’ di foto.

    WBS M5 #6: https://www.facebook.com/media/set/?...10227104438480
    WBS M6 #6: https://www.facebook.com/media/set/?...10230121104845
    WBS M7.1 #6: https://www.facebook.com/media/set/?...10242934436897

    WBS VA1 #6* (White): https://www.facebook.com/media/set/?...10261194435071
    WBS VA2 #6* (Azure): https://www.facebook.com/media/set/?...10265874434603
    WBS VA3 #6* (Azure): https://www.facebook.com/media/set/?...10274367767087

    Al solito… la qualità delle immagini è migliorabile perché le imboccature trasparenti, escluso il VA1 che è bianco.


    https://www.wbs-mpc.com/index.html
    https://www.wbs-mpc.com/saxalto.html

    I modelli “originali” sono sempre contraddistinti dalla lettera “M”, seguita da un numero (da 1 a 7.2) che rappresenta il modello.
    Come si legge sul sito internet, esistono N° 7 modelli, in realtà sono N° 8: il modello M5 non è listato, ma esiste ed è arrivato nelle mie mani.

    Diversamente dai modelli per sax tenore, la forma esterna è unica, dimensioni standard per imboccature in ebanite, per sax alto.

    I modelli “vintage” (cloni di imboccature famose del passato) sono contraddistinti da “VA” (Vintage Tenor) e un numero (da 1 a 3)..
    Tra gli esemplari “vintage” ricevuti, ci sono esemplari di resine di tipo differente: una bianca opaca, una chiara trasparente, l’ultima trasparente leggermente azzurrina.
    Non sono ancora listati sul sito internet.

    L’inclinazione del “becco” è sensibilmente più alta a quella di imboccature standard per jazz, per sax alto.
    Anche la curvatura è più marcata (il raggio di curvatura è più piccola e visivamente il becco sembra più “curvo”, trasversalmente).
    Credo che la ragione di questa scelta sia ricercarsi nel fatto che di voler creare maggior spazio all’interno dell’imboccatura, nella zona della discesa, così da poter avere la libertà di creare geometrie interne più… originali, appunto.

    Come nei modelli originali per sax tenore, l’inclinazione della tavola che è più marcata che su imboccature più comuni: Otto Link, Meyer, Vandoren, Selmer…
    Probabilmente qualche legatura particolarmente rigida potrebbe non fermare correttamente l’ancia, nella parte anteriore.



    WBS M5 #6


    https://www.wbs-mpc.com/am5.html

    Citazione Originariamente Scritto da WBS Mouthpieces
    In fase di sviluppo
    Questo modello non è ancora listato sul sito internet.
    Da una prima osservazione si nota una certa somiglianza “geometrica” rispetto al fratello, M5 per sax tenore.
    Cambiano però alcune proporzioni interne e di conseguenza non siamo di fronte a un’imboccatura mediamente brillante (come l’M5 per tenore) ma la percezione (suonando l’imboccatura) è che si tratti di un’imboccatura piuttosto brillante, più brillante del modello M7.1.

    La camera è media, non ci sono restrizioni nella camera. La discesa verso la camera è alta (stile Ponzol M2?) c’è la “bullet chamber” a fine baffle.
    Il suono forse va nella direzione di un Berg Larsen brillante o appunto un Ponzol M2… ma riporta questi due marchi/modelli solo per avere una collocazione sonora.
    Ci sono tanti medi.



    WBS M6 #6


    https://www.wbs-mpc.com/am6.html

    Citazione Originariamente Scritto da WBS Mouthpieces
    Il modello M6 nasce come piccola ma significativa variante al modello M1. Per aumentare la brillantezza complessiva si è adottato una camera decisamente più piccola. Camera media. Pensato per chi piace un bocchino dalla sonorità scura ma con una ottima presenza anche nei registri medio e acuto. (Large)
    Questo modello ricorda un’imboccatura per jazz più tradizionale: camera più larga, roll-over baffle.
    Qui, qualcuno potrebbe pensare che ci siano delle similitudini con un Meyer per sax alto (così come l’M6 per tenore richiamava a un Otto Link) e invece no.
    Perché? Perché su questo modello, la transizione tra discesa e camera in maniera più graduale e la camera è più grande di quella di un Meyer (a camera media), offset tra camera e tavola è minimo… come per esempio su Otto Link STM, potrei anche ipotizzare che anche per l’M6 per contralto, ci sia l’ispirazione di un Otto Link.

    Il suono risulta più scuro e un po’ più voluminoso da quello che ci si aspetta da un imboccatura Meyer-style, più o meno brillante/frizzante.
    È un bene o un male? Non lo so… essendo io una persona che suona quasi esclusivamente sax tenore, ritrovo più quello “tenore-osità” che sarebbe amplificata da un’apertura maggiore, di quella qui a disposizione.



    WBS M7.1 #6


    https://www.wbs-mpc.com/am71.html

    Citazione Originariamente Scritto da WBS Mouthpieces
    Il modello M7.1 è il più brillante fra quelli proposti. Grande proiezione dovuta al tetto basso. Chi lo prova dice che non fa rimpiangere blasonati concorrenti in metallo. Il timbro è brillante ma corposo e complesso e non “scompare” affatto nel registro basso dello strumento. Come in tutti modelli WBS infatti, si pone grande attenzione all’equilibrio complessivo ed all’intonazione.
    Questo da descrizione risulterebbe il modello più “brillante” di tutti (sia tra quelli disponibili a catalogo, sia tra quelli che avevo a disposizione in prova).
    In realtà direi che è “chiaro”, quasi “brillante”… ma, confrontandoli, il modello M5 risulta più efficiente nel produrre volume sonoro e più brillantezza del M7.1.
    L’M7.1 rimane però più neutro neutro nel registro medio. Personalmente è più gradevole dell’M5.


    ————————————————————

    Vediamo dunque ancora ai modelli “vintage” che ad ogni non sono ancora riportati sul sito ufficiale, ma sono presenti (in vendita) in qualche store online.

    WBS VA1 #6* (White)

    Il modello VA1 è una riproduzione di un Selmer Soloist Short Shank. Il materiale qui, diversamente dagli altri esemplari, è una resina di colore bianco, non trasparente.
    Forma esterna (con il classico collo “bombato”) e forma interna sono stati prodotti fedelmente.

    Il feeling è classico feeling di un Soloist di quegli anni, anni ’50.
    La discesa non presenta un baffle importante, il suono rimane centrato, complesso ma complessivamente risulta più “gentile” rispetto ad altri cloni Soloist più popolari che in nome di una maggior versatilità provvedono a fornire maggiore brillantezza… caratteristica che non appartiene ai Selmer Soloist “vecchi”.

    Per come la vedo io, il Selmer Soloist rimane comunque un’imboccatura di nicchia… e nel caso di questo clone intravedo


    WBS VA2 #6* (Azure)
    WBS VA3 #6* (Azure)

    Il modello VA2 è una riproduzione di un Meyer Bros. NY, un Meyer risalente agli anni ’50. L’esemplare in prova è realizzato nella solita resina trasparente azzurrina.
    Il modello VA3 è una riproduzione di un Meyer NY USA, modello successivo al Meyer Bros. NY.

    È interessante osservare le differenze tra i due modelli proprio per notare proprio come si sia evoluto il design dei Meyer tra gli anni ’50 e gli anni ’60.
    Sono entrambi esemplari a camera media… essendo trasparenti è possibile intravedere le differenze nella camera e nella discesa: queste differenze vanno a influenzare appunto la timbrica.

    Il VA2 (Meyer Bros.) risulta un po’ più “grosso” (maggiore presenza di frequenze medio basse) ed è presente una maggior separazione tra registro basso e medio… difatti risulta forse un po’ più brillante.
    Il VA3 (Meyer NY) risulta invece più omogeneo e risonante: si nota come la discesa verso la camera sia più uniforme. Rispetto al VA2, sul VA3 c’è meno materiale vicino al ciglio. Come risultato sonoro si avverte forse un sensibile aumento dell’uniformità di suono e anche (forse) una maggiore linearità.
    Stiamo parlando comunque di differenze appena percettibili.
    Si tratta sempre del suono Meyer, di due ottimi Meyer.

    Personalmente non ho mai avuto ancora la fortuna e/o l’occasione di avere in casa, nello stesso momento, due Meyer “vintage” veri e propri.
    Secondo me è significativo che i due cloni Meyer WBS riproducano (più o meno fedelmente( la diversità dei due originali.

    Per pure coincidenza, al momento in cui avevo in casa un’altra imboccatura clonata da un Meyer NY realizzata da arcinoto produttore americano… posso confermare che i due cloni WBS - Made in Italy - non sfiguravano affatto davanti a un prodotto più popolare e molto più costoso (… due volte più costo).


    ————————————————————

    Mi preme fare un’osservazione… un po’ insolita.
    Tutti i modelli originali a disposizione per la prova - M5, M6 e M7.1 - erano in apertura #6.
    Misurandoli eravamo nei dintorni di 1,90/1,94 mm, intorno ai 0,075”, una tradizionale apertura Meyer #6.
    I “cloni” invece di cui parlerò qui sotto erano disponibili in apertura #6*, misurandoli l’apertura era nei dintorni di 0,085”, ovvero circa un Meyer #8.
    Diversamente dall’esperienza del test delle imboccature per sax tenore, nel caso dell’imboccature per contralto… qui ho riscontrato una netta differenza di comfort tra i modelli originali e i cloni dovuta appunto al fatto che i modelli originali che seppure con un’apertura inferiore risultavano più resistenti, per il mio modo di suonare (e non solo il mio a quanto pare).

    Per scrupolo, ho chiesto qualche informazioni a chi me li aveva dati da provare e mi è stato riportato ugualmente che effettivamente i modelli con apertura maggiore (i “cloni”) risultavano effettivamente più semplici da suonare.
    Quindi non è una sensazione provata solo dal sottoscritto, che non appunto pratico al 100% sul contralto.

    Mi viene da pensare che forse il facing scelto per le imboccature per contralto sia più “funzionale” utilizzando apertura più ampie.
    Sarei curioso di verificare questo aspetto, provando le imboccature originali, nelle aperture più ampie disponibili (#6* e #7).

    Per dovere di cronaca: generalmente sull’alto uso imboccatura con apertura #7 Meyer e ance D’Addario Select Jazz #3S/#3M filed… che risultavano perfette sulla imboccature #6*, ma troppo resistenti sulle imboccature #6… cosa che mi ha spinto poi a usare un’ancia D’Addario Select Jazz #2M filed.


    Un’altra curiosità che mi piacerebbe soddisfare è cercare di percepire differenze tra i vari tipi di materiali.
    Nel caso dei cloni per contralto, i materiali includevano anche un resina bianca, mentre tra le imboccature per tenore che avevo disponibili in prova le resine erano due: chiara e azzurrina… e non c’erano differenze… e se c’erano non erano imputabili di certo al materiale.


    L’offerta di mercato di imboccature per jazz per sax contralto è non vasta come quella per sax tenore
    Ma non solo, i modelli di riferimento sono molti di meno… e sono di solito dei Meyer e/o imboccature a camera media che si spostano di poco dal “suono Meyer ideale metafisico”… con poche eccezioni.

    Per che la vedo io, entrambi i cloni Meyer, VA2 e VA3 potrebbero essere tranquillamente dei “best buy” nella categoria (cloni di Meyer antichi) e in quella fascia di prezzo.

  2. #2
    Urca che lavorone! Grazie preventivo, poi leggo...

  3. #3
    Riporto anche i costi delle imboccature per sax contralto:

    - modelli WBS "originali" per sax contralto: 160€
    - modelli WBS "vintage" per sax contralto: 220€

    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    Se posso fare una considerazione di pubblica utilità, invito tutti a cercare cosa si trova in quella fascia di prezzo, sul mercato del nuovo e dell'usato.
    Evitiamo (come accade in altri post) commenti da boomer.

  4. #4
    Mi è stato chiesto privatamente dove poter provare le imboccature WBS.

    Vi riporto, in base alle informazioni di cui sono in possesso, quali sono i posti dove è possibile provare imboccature WBS
    Il mio suggerimento è sempre quello di contattare direttamente il produttore per avere sempre gli ultimi aggiornamenti... e di contattare i singoli negozi/concessionari per conoscere la disponibilità.



    WBS Mouthpieces - Milano (MI)
    https://www.wbs-mpc.com/
    https://www.facebook.com/profile.php?id=100010010585066



    Cavalli Musica - Castrezzato (BS)
    https://www.cavallimusica.com/
    https://www.facebook.com/cavallimusica



    Simone Borgianni - Monteriggioni (SI)
    https://www.saxforum.it/forum/member...mone-Borgianni
    https://www.facebook.com/simone.borgiannidocsax
    https://www.facebook.com/profile.php?id=100063470113795
    http://www.docsax.it/



    Francesco Berini - Udine (UD)
    https://www.saxforum.it/forum/member...ancesco-Berini
    https://www.facebook.com/francesco.berini
    https://www.facebook.com/frnberini/?ref=ts&fref=ts
    https://www.francescoberini.com/

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