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Discussione: Cerco bocchino Selmer S80 c** alto sax anni 1973-2012

  1. #1

    Cerco bocchino Selmer S80 c** alto sax anni 1973-2012

    Ciao a tutti, sono alla disperata ricerca di un bocchino Selmer S80 c** per contralto vintage anni 1973-2012, in pratica quelli vecchi prima del nuovo design, con apertura 1,80 mm e lunghezza del piano 22 mm.
    Qualcuno che vuole sbarazzarsene?

  2. #2

  3. #3
    Sicura che Selmer S80 c** sia aperto a 1,80? Su thomann scrive 1,65...Comunque io ho un Selmer S80 D degli anni '80, sempre su thomann lo dà a 1,75. Per la verità ho anche un E, che però talvolta uso.

  4. #4
    https://www.saxforum.it/forum/showth...ovo-Corso-quot
    qui c’è la tavola con tutte le spiegazioni e le aperture vecchie e nuove

  5. #5
    Grazie, allora penso che il mio D sia quello da 1,90. Evidentemente con l'E ci riesco a suonare perchè è simile a tutte le altre mie imboccature moderne che viaggiano attorno e oltre i 2,00. Una curiosità, per il repertorio classico c'è qualcuno che suona con D o E (vintage, da 1,90 e 2,00) o il massimo per contralto è un vecchio s80 C** da 1,80 come cerchi tu? Sono solo un appassionato, soprattutto di jazz, ma, memore degli studi fatti agli inizi, ultimamente mi piace leggere qualcosa di classico.

  6. #6
    Citazione Originariamente Scritto da ogundejazz Visualizza Messaggio
    Grazie, allora penso che il mio D sia quello da 1,90. Evidentemente con l'E ci riesco a suonare perchè è simile a tutte le altre mie imboccature moderne che viaggiano attorno e oltre i 2,00. Una curiosità, per il repertorio classico c'è qualcuno che suona con D o E (vintage, da 1,90 e 2,00) o il massimo per contralto è un vecchio s80 C** da 1,80 come cerchi tu? Sono solo un appassionato, soprattutto di jazz, ma, memore degli studi fatti agli inizi, ultimamente mi piace leggere qualcosa di classico.
    Allora, il mio ambito é quello classico e il mio professore dice che per il repertorio classico il top, per avere un suono bello scuro e rotondo, sarebbe un s80 c** di quelli vecchi 1,80 mm di apertura e 22mm lunghezza (quello che sto cercando io) ma sono praticamente introvabili e quindi come soluzione più o meno simile ci ha consigliato i Soloist apertura D ma io sto incontrando veramente un sacco di difficoltà.

  7. #7
    Ok, grazie per la risposta. In effetti questi selmer S80 D ed E mi sono arrivati tanti anni fa, quando ho comprato e venduto due contralti selmer. Su uno mi sa che c'era proprio quello che cercavi tu, o il C*, ma siccome per me era lo stesso, suonavo con altro, mi hanno "ammollato" il D o l'E proveniente da un altro selmer..Forse il D lo potresti provare per curiosità, sta lì buttato in un cassetto, ma siamo troppo lontani. l'E, come ho già scritto, ogni tanto lo uso per la musica classica, ed in effetti esce un suono più appropriato. Sul registro medio alto, intendo, per le note bassissime è un altro mondo, non so proprio come vanno suonate, escono, ma....In bocca al lupo per la tua carriera musicale e complimenti per la scelta del baritono, strumento meraviglioso, forse in parte ispirata, inizialmente, da "Lisa dei Simpson"! Scherzo, naturalmente..

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da Elena Spampani Visualizza Messaggio
    Allora, il mio ambito é quello classico e il mio professore dice che per il repertorio classico il top, per avere un suono bello scuro e rotondo, sarebbe un s80 c** di quelli vecchi 1,80 mm di apertura e 22mm lunghezza (quello che sto cercando io) ma sono praticamente introvabili e quindi come soluzione più o meno simile ci ha consigliato i Soloist apertura D ma io sto incontrando veramente un sacco di difficoltà.
    Le modifiche che la Selmer ha apportato sulle imboccature "rinnovate" sono/erano mirate al miglioramento del prodotto, da una punto di vista costruttivo.

    Sugli esemplari pre-Jubilee era comune trovare che la lavorazione della parte discesa appena dopo il ciglio fosse poco definita... quando andava male un ciglio ben definito era proprio assente.
    Questo ovviamente aveva - come conseguenza sull'emissione - una riduzione della precisione degli attacchi che poteva essere percepita come minor "brillantezza". Il termine "brillantezza" va messo tra virgolette perché parliamo di un'imboccatura per musica classica.

    Sui modelli rinnovati non trovi queste "imprecisioni costruttive", ma essendo cambiati facing e conformazioni di binari e ciglio (meglio rifiniti sì, ma di spessore maggiore) il risultato è un suono leggermente più scuro, ma con un controllo migliorato.

    Le imboccature "rinnovate", poi, permettono l'utilizzo di ance un po' più morbide a tutto vantaggio di colore e controllo... oltre che alla possibilità di suonare più rilassati.
    Sui modelli "vecchi" spesso si doveva ricorrere ad ance più rigide per controllare l'intonazione e l'omogeneità di suono.


    Il confronto però va fatto sempre tra esemplari dello stesso modello. Il Selmer Soloist ha caratteristiche e sonorità diffenti.
    La scelta dell'apertura dipende sempre della necessità e dalle capacità tecniche.
    Probabilmente la maggior parte dei sassofonistici classici, non ha avuto problemi nel passare da un "C* vecchio" a un "C* nuovo" pur essendo il "C* nuovo" considerevolmente più chiuso (dimensionalmente) di quello vecchio.

    Lo stesso succedeva passando da un generico S80 C* "vecchio" a un comune Vandoren Optimum AL3.
    Le nuove aperture infatti servono per "replicare" le aperture Vandoren, in un certo senso per avere una corrispondenza.

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